Romolo Ganzerli (Seroban)
10 Marzo 2008
Tra i tanti fattori che determinano il “punteggio di qualità”, quella variabile dinamica che il sistema assegna ad ogni parola chiave, verrà a breve inserito il tempo di caricamento della pagina web.
Per essere più chiari, è meglio precisare che come tempo di caricamento si intende la quantità di tempo che impiega un utente per visualizzare la pagina di destinazione dopo aver cliccato su una pubblicità.
La decisione è stata presa in seguito a due considerazioni; la prima è che gli utenti preferiscono ovviamente non dover attendere a lungo per visualizzare qualsiasi pagina, la seconda è invece una conseguenza logica, ovvero che gli utenti sono più propensi ad abbandonare pagine che si caricano lentamente ancor prima di visualizzarle completamente.
Il cambiamento sarà apportato entro qualche settimana, il tempo di consentire a chi di dovere di ottimizzare al massimo il proprio sito web, per non incorrere in spiacevoli penalizzazioni.
Se questo metodo si rivelerà valido, i vantaggi dovrebbero arrivare per tutti, inserzionisti, utenti, publisher e persino Google, quando gli annunci che pubblica rispondono il più possibile alle esigenze degli utenti. Gli annunci pertinenti tendono a registrare un numero maggiore di clic, a collocarsi in posizioni più elevate e a garantire all’inserzionista il massimo rendimento
#1francesco
Per la serie + è veloce la mia pagina e migliori sponsor mi da adsense o ho frainteso io? grazie a chi mi risponde.
#2nickel22
ma da questa frase “..quantità di tempo che impiega un utente per visualizzare la pagina di destinazione dopo aver cliccato su una pubblicità..” sembra che l’onere della ottimizzazione sia degli inserzionisti, in ogni caso è un bene per tutti se si evitano caricamenti inutili .. così le pubblicità compaiono subito e anche il sito che pubblica l’adsense diventa più veloce e fruibile..almeno ho capito così 🙂
ciao
#3Alex
non si finisce mai di dover ottimizzare un sito internet!!! aiutoooooo!