Ormai è parte integrante della nostra vita, le dedichiamo una porzione più o meno importante della nostra giornata: è la rete, fidata e giovane amica che ci aiuta quando non sappiamo qualcosa, quando vogliamo passare un po’ di tempo e siamo da soli, ci aiuta per lavoro o è addirittura fonte del nostro reddito, ci aiuta per lo studio e per altro in generale.
Milioni sono ormai i siti internet, veri punti di riferimento per la rete, stazioni di una ferrovia sempre in continuo aggiornamento, in continua costruzione, sulla quale sfrecciano i nostri computer a velocità sempre più elevate, complici anche le connessioni sempre più veloci, e milioni, anzi miliardi, sono anche gli utenti, che più o meno quotidianamente si connettono.
Ma dopo una introduzione su quello che è per noi questo mondo virtuale, è bene porsi una domanda molto importante: ma non è che esageriamo con internet? Non è che se ce la togliessero rimarrebbe un grande “vuoto” dentro di noi?
Chi vi scrive pensa proprio di si. Internet è infatti un grande mondo al quale siamo troppo abituati, dal quale troppo dipendiamo e con il quale troppe cose facciamo. Se collassasse, purtroppo, sarebbe per molti di noi un vero disastro e ci ritroveremo col dover fare molte delle azioni che oggi compiamo grazie alla rete senza di essa, magari non ricordandoci neanche più come si fanno.
Più che sul catastrofico effetto sulla nostra vita della scomparsa di internet, vorremmo però soffermarci sulla sua effettiva utilità. Molto spesso infatti, ci ritroviamo davanti servizi e siti che offrono la possibilità di fare cose che fino ad adesso noi facevamo in altro modo, spesso pagando il costo di qualche sacrificio in più. Un esempio classico: la ricerca scolastica.
La questione principale alla quale oggi vogliamo arrivare è una sola: Internet, viziandoci troppo, non può scadere nell’ inutilità per certi versi? Perché devono nascere ad esempio servizi online che ci permettono di vedere cosa sta facendo il nostro vicino fuori di casa in questo momento quando possiamo benissimo affacciarci alla finestra?
L’essere umano sta diventando, se non lo è già diventato, una creatura dipendente da una sua creatura, internet appunto. Ma molto spesso la realtà che ci circonda, con tutte le azioni e le cose che la compongono, può essere vista da un punto migliore, fosse solo perché così non stiamo attaccati ad un monitor: non bisogna passare dal mondo reale al mondo virtuale, ma dobbiamo utilizzarli entrambi per i rispettivi ambiti di competenza.
Internet è forse la più grande invenzione della storia moderna, si sa, ma non dev’essere un punto di dipendenza fissa. Dobbiamo ritornare ad essere capaci di compiere azioni anche senza di essa. E per farlo, forse ogni tanto, potremo optare per una passeggiata in piazza, e non come facciamo sempre, su Facebook.
Per chi volesse continuare a sviscerare questo concetto o semplicemente per chi volesse dire la sua, sapete bene che ci sono i commenti per farlo. Commenti umani ma espressi per mezzo della rete. Questo è un buon compromesso.
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#1HoTbOy91
è tutto vero!
#2albymilan
Ottimo post.
Ho 15 anni, ho il pc da quando ne avevo 8 e internet da quando ne avevo 11.
Internet mi ha ammazzato la vita sociale, c’è poco altro da dire. Per fortuna che me ne sono accorto in tempo.
Se fossi un genitore sicuramente metterei un limite fisso ai minuti al PC, ora capisco Bill Gates con i suoi figli… Lui ne avrà passate di giornate intere davanti al PC…
Internet è un’invenzione strepitosa, però ruba troppo, troppo, troppo tempo. Usare la rete con moderazione è un’impresa per un adulto, figuriamoci per un ragazzino…
Purtroppo però si connettono sempre più >bambini< e sempre più presto, e la tendenza (imho) è destinata ad aumentare fino a che non ci sarà una grande diffusione di patologie che ora affliggono poche persone, cioè quelle che portano a gravi sensi di isolamento in mancanza di internet, a mancanza di amici reali, ecc…
Solo allora, forse, ci sarà una svolta..
#3eDantes
L’autore di questo articolo ha perfettamente ragione. Certo, sta ad ognuno di noi “dosare” l’uso della rete, ma di fronte alla velocità con cui certe notizie e certe azioni possono essere raggiunte e svolte, è davvero difficilissimo staccarsene!
E credo che questa “dipendenza” continuerà e peggiorerà sempre più … speriamo che resti almeno un mezzo “pulito” e controllato il più possibile, specialmente per i più piccoli che si affacciano alla rete per le prime volte.
#4alanparly
Parole giuste, Ferdinando
Internet è l’evoluzione o la devoluzione della razza umana?
Quanto c’è di utile e quanto di inutile c’è in Internet?
#5FunGo
Bell’articolo, però dobbiamo tener conto che internet è anche cultura, non solo svago.
#6pierpalol
le cose che possiedi, finiscono col possederti 🙂
#7Gbaromhunter
albymilan dice:
concordo in tutto e x tutto…
mi sono accorto di quanto fosse importante farsi degli amici “fuori” e divertirsi troppo tardi… ho 16 anni e da 2 anni mi limito nell’uso di internet… preferisco una sana partita di calcetto o anche semplicemente un giro in paese con gli amici… penso che di questo se ne debbano rendere conto molti ragazzi che a causa della rete stanno perdendo il senso della realtà (vedi anche molti suicidi che a volte sono aiutati dall’essere isolati in una finestra di chat)
#8Paolo
Bellissimo articolo, sono cose che da tempo volevo provare a dire, avendole sperimentate sulla pelle… internet va usato solo per il necessario… credo sia vero bruci i neuroni…
Avete mai fatto caso che non si riesce ad interagire allo stesso modo di sempre dopo aver passato 1 ora o più su internet lavorando?
#9Lucien
Tutto giustissimo. Servizi come facebook, twitter o peggio ancora second life (che montatura!) sono inutili e stupide perdite di tempo. Basta usare l’aspetto più intelligente, informativo e creativo della rete: si risparmia tempo e ci si diverte.
#10Andrea
mah..anchio ho 16 anni però tutto sommatto so’ pormi dei limiti di internet.ci son tipo giorni in cui piove o fa freddo e non si puo’ uscire che potrei anche fare 6-7 ore il pomeriggio . mentre capace che capitano alcune settimane belle col sole e il pc lo tocco max 2 ore al giorno.(contando 10 minuti prima di mangiare, mezzoretta dopo e 30-50 minuti dopo che torno da palestra). faccio palestra 2-3 volte a settimana per 2-3 ore e il sabato e domenica sera lavoro in un bowling.ho amici con cui organizzo feste e esco spesso , eppure ho internet da piu’ o meno quando avevo 10 anni.anche all’asilo avevo una sottospecie di computer che mi aveva regalato mio padre con cui giocavo quando tornavo a casa ( l’amiga 2000 se qualcuno se la ricorda).quindi io credo che la situazione non sia così drastica basta sapersi regolare e avere carattere.sì forse a volte son capitati anche periodi in cui ci ho preso troppo la mano e mi son isolato troppo , pero’ i casi sono rari.
#11SimonX
Questo discorso è da estendere verso la stragande maggioranza di tecnologia: telefonini, navigatori, tv in macchina, console per giochi….
Pensa a che bello non essere disturbati mentre si è al parco… o sbagliarsi strada così che la prox volta te la ricordi meglio… guardare la strada mentre si guida… giocare con gli amici muovendo tutto il corpo e non solo i pollici…
#12Paolo
Io credo che 2 ore al giorno come esempio di poco tempo, a 16 anni sia abbastanza…
6-7 ore stai sicuro che limitano molto le capacità sociali di una persona.. con questo non voglio insultare te, probabilmente hai una vita sociale migliore di chiunque altro, su ogni persona hanno diversi effetti.. però solitamente quando vedi una ragazzo che ha passato 6-7 ore su internet(nel 98% dei casi non lavora su internet a 16 anni, o almeno non ci passa 6-7 ore a lavorare) di solito ha capacità sociali molto minori di quelle che avrebbe avuto 6-7 ore prima
#13Marco
..ho lavorato per molto a siti internet, gestisco tutt’ora vari siti web e lavoro spesso e volentieri a nuovi progetti, scrivo nuovi articoli per i miei blog e molto altro… (effettuo test di software e siti web ne scrivo quindi recensioni).
Da un lato sono contento.. guadagno qualcosina, imparo sempre cose nuove, ho dei siti che crescono con me.. ma è vero devo ammetterlo tutto ciò distrugge la vita sociale di una persona.
E’ vero è una droga.. per un periodo sono rimasto per 2 mesi senza pc.. l’inizio è stato oltre che atroce.. sentivo la mancanza di connettermi “con il mondo” ma poi mi sono ripreso.
E’ un’arma a doppio taglio questo internet..
p.s.: ho 16 anni.. e faccio praticamente tutto col web da circa 4 anni.
p.p.s.: una curiosità che ho notato.. per un periodo mi sono dato parecchio all’hacking e allo studio di tutto ciò che riguardava la materia…vi posso assicurare che in quel periodo ho chiuso ancora di più i miei rapporti con gli altri.. non so spiegarvi il perchè.. ma mi ha fatto questo brutto effetto.
#14Marco
aggiungo anche il mio record…
una settimana intera a lavorare ad un nuovo sito web che dovevo far uscire.
Mi svegliavo alle 10 di mattina e lavoravo fino alle 2-3 di notte con pausa per pranzare, cenare e fare merenda… non capisco come non sono diventato matto…
#15maurr
Uso interent dal 96 e ho 45 anni……
per me internet e’ come una protesi,che mi permette di afferrare concetti,e conoscere associazioni di idee che con fatica si riescono a trovare in un libro concetto finito in quanto non aggiornabile come il web.
Ovviamente ci si puo’ perdere e sopratutto annullarsi in essa…
Secondo me il limite e’ capire quanto bene ci si voglia a se stessi al proprio corpo,e alle relazioni con gli altri..
Chi quotidianamente ( saltuariamente puo’ capitare qualche volta a tutti ) senza motivo utilizza interent 6 7 ore,( o fa attivita’ simili compreso guardare la televisione) ha un problema.
E la soluzione e’ SEMPRE fuori da quella stanza….Google non serve piu’
e una passeggiata in bicicletta, ( ad esempio)e’ la soluzione a questa ricerca …..
#16Netheo
Io penso che internet sia un passo fondamentale per l’evoluzione dell uomo.. L’istinto alla partecipazione, l’inconsapevole necessità e volontà di comunicare è una caratteristica dell’essere umano.. Si sarebbe evoluto il pensiero umano se la mamma o il nonno non avessero raccontato al figlio le proprie storie e i propri vissuti? Io penso che internet sia una ovvia evoluzione del modo di comunicare umano che non può tenersi dentro un mondo di pensieri. Il fatto è che quando capiremo che a nessuno frega molto di quello che scriviamo su internet o torneremo a raccontarlo ai nostri figli, nipoti, parenti e amici o altrimenti saremo uomini depressi.
#17Ferdinando Toscano
Salve ragazzi,
mi fa piacere che vi siate espressi nei commenti perché era proprio questo l’obiettivo: sentire la vostra! 😀
Purtroppo la rete può diventare il contrario di quello che dovrebbe essere, ma è d’obbligo dire che se capaci di un buon autocontrollo i rischi a cui andiamo incontro vanno a minimizzarsi.
Bisogna stare attenti, ma bisogna pure stare attenti a non esagerare nell’allarmarci. Un buon compromesso tra virtuale e “classico” ci sta tutto. A discapito di niente e a favore del meglio.
#18Mirabilandia Forever
Andrea dice:
Non bestemmiare però… sottospecie di computer ai tempi del Amiga erano i pc con dos e soli 16 colori, l’Amiga era il top in tantissimi campi!