“Solo” quaranta minuti. Quaranta minuti che sono riusciti a scombussolare l’intera Rete, in ogni parte del mondo. Non so quanti di voi erano presenti in quel momento e stavano effettuando una ricerca con Google, ma vi assicuro che è stata un’esperienza poco piacevole.
In sostanza, a causa di un errore, tutti i risultati restituiti dal motore di ricerca per antonomasia erano contrassegnati dalla dicitura “Questo sito potrebbe arrecare danni al tuo computer” e, pertanto, inaccessibili tramite click. In realtà, dietro a tutto ciò, una spiegazione c’è.
Google, da qualche tempo, ha integrato la funzionalità di ricerca sicura, che fornisce un avviso quando un sito viene ritenuto incerto e, per collegarvisi, spinge l’utente a compiere la digitazione completa dell’URL. Associato a questo servizio è un sito, stopbadware.org, il quale è finito in overflow a causa delle connessioni da tutte le parti del mondo degli utenti in cerca di qualche informazione su come arginare il problema sorto.
Ricerche vane: come avrebbe spiegato in seguito Marissa Mayer, vice presidente di Big G, l’errore era scaturito da un’errata decodifica della lista dei siti sicuri e non, fornita da stopbadware. Ciò ha provocato un’errata applicazione del filtro di sicurezza ad ogni risultato fornito, piuttosto che solo a quelli segnalati.
Rapido e magistrale l’intervento di Google nel risolvere il problema: relativamente breve, un tempo di quaranta minuti, per risolvere un blocco di proporzioni internazionali. Oltretutto, è stata fondamentale la coesione della Rete nei confronti del problema, che già sembrava aver scisso l’utenza in “timorati di Google” e coraggiosi avventurieri della Rete.
Beh, insomma, una nuova pagina di storia: 31 gennaio 2009. Forse, i quaranta minuti pià brutti della storia recente della società di Mountain View.
A tutti voi una buona navigazione 😀 A presto!
ehhh addirittura i peggiori 40 minuti, come la fate tragica ehehe… avevo capito subito che si trattasse di un problema… hanno temporaneamente staccato per poco la connessione a stopbadware, non è che si siano scervellati più di tanto ehehehe
io c’ero … è stato terribile!! 🙁 uhuhuhuuhuhuhuuh
He he he e io che stavo imprecando per essermi preso un malware e continuavo a fare tutti i test possibili per cercare di risolvere il problema… ha ha ha… Il problema si traduce nel fatto che siamo google dipendenti e al momento non c’è alternativa (o meglio non ne cerchiamo), come invece c’è per i browser o per i sistemi operativi…
Si, infatti, quest’intervento d’emaergenza, tipo programmatori sudati in frenetica digitazione, non credo proprio ci sia stato.
Mi ricordo una notte di tanto tempo fa, avevo beccato il famoso NetBus, quel trojan che permettava ad un lamer di farti ciò che voleva.
Avevo cominciato a urlare che non sapevo come fare, cercavo guide on-line per la rimozione, intanto quello mi apriva e richiudeva il CD e mi scriveva a tutto schermo frasi in non so che lingua.
Mio padre, enorme, assonnato, incazzato, mi arriva alle spalle….e stacca la spina dicendo….”e moh formatta in silenzio!”.
Questo per dire cosa? Non lo so, ma quest’articolo, non so perchè, mi ha ricordato quella notte in cui un “tizio” che a malapena sapeva cosa vuol dire “formattare”, mi ha insegnato qualcosa.
ieri sera mi sono ricordato di yahoo.. e di quanto le alternative siano imprescindibili.
Anke io c’èro e stato terribile ma mi ha fatto capire che forse ci sono delle alternative a google!!!!!!!!!!!!!!!
Sicuramente è stato un momento davvero critico. Che apre un pochino gli occhi su quanto dipendiamo da google…e se ci pensiamo come questo può condizionare la nostra navigazione su internet!
N.B nel testo viene parlato di overflow dei server…che in realtà non vuol dire proprio niente… di overflow si parla in caso di :
– buffer overflow
– aritmetich overflow
– stack overflow
In questo caso è corretto parlare di DoS (Denial of Service) per altro involontario.
Tutti i siti, tutti i blog a parlare di questo fatto.. ma per piacere!!! sembra una disgrazia..!!!!!!! è stata una cosa da nulla che si è subito risolta.. “sti blogger”
Come non ci sono alternative valide e Google, ci sono un mare di motori di ricerca sul web il più famoso è senz’altro Yahoo, poi ce Live Search, Virgilio, Lycos ed Excite e poi per le ricerche sicure ce anche Scandaoo
Alex dice:
è capitato anche a me.
come hai risolto alla fine ?
cmq io non li ho vissuti questi 40 minuti, ma quanto potranno mai essere tragici ?
se era un problema così relativamente piccolo, non credo che sia l’inizio di una crisi mondiale, senza nulla togliere all’autore dell’articolo
Io c’ero ed è stato pazzesco: pensavo di essermi preso un virus oppure un trojan!!!!! Tutto è bene ciò che finisce bene 😀
IO C’ERO!!!!
I primi segni di dipendenza da internet,sveglia..disintossicatevi!
io c’ero ma mi è bastato solo disattivare il SafeSearch nelle preferenze per risolvere il problema.
esagerati… pare che cè stato la fine del mondo… qualsiasi software scritto dall’uomo può avere errori di funzionamento… quindi non dipendete troppo da internet che può far male alla salute! 😉
Molto probabilmente questa data passera alla storia, in ambito Web ovviamente.
In merito a questo avvenimento ho scritto un articolo per il quale mi farebbe piacere conoscere il vostro pensiero, l’articolo tratta più che l’avvenimento in se le conseguenze che ha scatenato per le quali mi sono posto alcune domande.
Saluti Luigi
Alternative ci sono si, ma come funzionano!! Per esempio, provate a cercare youtube e you tube su live search 😆 no serio a me veniva da ridere ieri su sto “problema”
Nel mondo ci sono guerre di cui nessuno parla e si pensa a far passare alla storia “40 minuti di problemi di Google” ma siete scandalosi…
Sì posso dire “Io c’ero” ^^, pressochè dall’inizio alla fine di tutto il “disastro”.
Cmq da informatico mi son preoccupato ben poco, se la gente avesse a volte la calma di riflettere su quello che accade, non troverebbe logica che il sito Microsoft venga rilevato potenzialmente danni al pc. O addirittura se nello stesso motore di ricerca avessero ricercato Google stesso e avessero ottenuto la medesima risposta per quanto sia un minimo di logica matematica avrebbe portato alla conclusione che poteva trattarsi solo di un errore.
Quanto alla soluzione che i tecnici di Google hanno attuato, è stato semplicemente staccare la connessione, visto che un semplicissimo tracert e un altrettanto rapido ping ha rilevato la mancanza di risposta del server stesso 🙂
Io c’ero ed è stato pazzesco: pensavo di essermi preso un virus oppure un trojan!!!!! Tutto è bene ciò che finisce bene 😀
io pure c’ero.. dovevo cercare delle tariffe su trenitalia e mi usciva il messaggio… sapevo che i treni fossero cari, ma talemnte tanto da considerarli virus ce ne vuole XD!
Mat dice:
axel dice:
ma bastava un attimino di attenzione per rendersi conto che c’era solo da rimuovere un pezzo della stringa dell’indirizzo (fino al simbolo = ) per utilizzare poi normalmente il motore di ricerca… 😛
http://img150.imageshack.us/img150/4223/snap5475zh2.jpg
Io ero a letto.
@ Alex:
XD
Siete bravissimi,unici!!
E’ la miglior recensione sui 40 minuti di google,che abbia letto .
Non e’ ironia,anzi…e’ un modo coinvolgente,per far capire un problema.Un po di fantasia,un po di effetto cinema,e il dramma sfiorato,un po romanzato un po reale
Senza scherzi,chi ha scritto l’articolo merita di essere un giornalista a tutto tondo,tipo reportage di guerra..
insomma a me e’ piaciuto..Bravo!!!per me continua cosi’.
Della serie,”basta che se ne parla”..anche di qualcosa che non ti cambia la vita,ma parlare ,parlare,parlare,scrivere,scrivere……..
Io in quei 40 minuti ero fuori, ma ho ricevuto 15 telefonate da clienti che chiedevano spiegazioni sul fatto che “google aveva trovato un virus sul loro sito”