Come tutti noi ben sappiamo, nonostante la miriade di servizi che offre, il core business e la maggiore fonte di introiti per Google sono ancora l’accoppiata Google Search – Google Adsense, la stessa accoppiata che ha fatto spiccare il volo al motore di ricerca più famoso del mondo quando ancora era solo una delle tante start-up della Silicon Valley, alla presa ogni giorno con problemi economici sempre più pressanti.
Da qualche tempo però, la nuova creatura di casa Microsoft, Bing, si sta rivelando una minaccia sempre più pericolosa per i piani alti di Mountain View, visto il sorpasso della quota di mercato di Yahoo dopo poche settimane dalla presentazione ufficiale. Risultati che, pur infastidendo minimamente l’egemonia quasi totale di Google, impongono comunque attenzione e maggiori investimenti per tenere il passo della concorrenza.
E non parliamo solo delle tecnologie di ricerca, ma anche dei guadagni e dei programmi pubblicitari. Dagli ultimi dati resi pubblici da Chitika risulta infatti che gli utenti Bing tendono a cliccare di più sugli annunci pubblicitari rispetto agli utenti Google, un dato sconcertante se si pensa che la perdita di quote di mercato da parte di Google Adsense e Google Adwords costituirebbe un danno economico enorme per la società di Mountain View, stimato in diversi miliardi di dollari.
Bisogna considerare però anche l’altra faccia della medaglia: essendo il numero di impressions registrate da Google Adsense molto, ma molto più grande di quelle dei suoi concorrenti, il CTR risultante, nonostante il numero di click sia più del quintuplo rispetto a Bing e Yahoo, è in percentuale più basso rispetto agli altri. Questo non vuol dire quindi che ci sono più annunci cliccati su Bing che su Google, ma che in percentuale gli utenti tendono a cliccare di più quando utilizzano Bing.
Un rischio concreto per Google, o un semplice gioco di numeri? Aspettiamo le vostre risposte nei commenti.
Via | TechCrunch
#1Matteo
alle aziende non importa la percentuale, ma il numero assoluto di potenziali clienti (e dei loro soldi), e Google ne porta di più, checchè ne dica chi cerca di affermare il contrario sperando di parlare a persone che non conoscono la matematica.
#2Marco
Attento che hai ciccato il titolo! 😉
#3Valerio Caruana (Superkick)
@ Marco:
Grazie della segnalazione, ma non capisco perché WordPress mi abbia troncato il titolo, ieri sera l’ho ricontrollato e sono sicuro al 101% che era scritto giusto. Lo ricordo bene perché l’ho cambiato diverse volte.
#4ambro91
È un articolo fuorviante imho. Come Matteo ha già detto prima di me.
Certo il titolone fa scena, come anche il grafico. Peccato però che su TechCrunch c’era anche una simpatica tabella che hai riassunto in 1 riga di testo. Sarebbe stato carino vedere il grafico con le percentuali rapportate al traffico reale dei tre motori di ricerca.
Comunque si può trarre un altra conclusione (parziale) dalla ricerca: in percentuale più utenti di google sembrano più interessati al contenuto delle ricerche e delle pagine rispetto alla pubblità.
Fossi un’azienda e volessi fare pubblicità su internet mi affiderei comunque a Google, anche se secondo queste percentuali senza senso sembra avere un calo dei click
#5Valerio Caruana (Superkick)
@ ambro91:
Appunto perché il grafico era importantissimo, ho deciso di dedicargli un paragrafo. Molti utenti avrebbero potuto non capire ugualmente quanto fosse relativo il vantaggio di Bing, invece così l’ho spiegato in modo che nessuno potesse non capire. 😉
#6ambro91
Beh, ma appunto perché è un grafico importantissimo che va rappresentato in modo corretto.
Mettere le percentuali relative alle ricerche effettuate da ogni motore non ha senso. Dall’analisi risulta che microsoft ha il maggior share di pubblicità, cosa tutt’altro che vera. È infatti quella che totalizza meno click sui suoi ads.
Lo puoi ben vedere dai due grafici che ho fatto io.
http://img189.imageshack.us/gal.php?g=colonnen.png
#7Marco
come faccio ad inserire un sistema di clik a pagamento che non sia adsense di google.
Qual è la pagina per registrarsi.
Vorrei pubblicare annunci sui miei siti.