Il web 2.0 ha portato una gran mole di dati personali sul web, accessibili in vari luoghi del web che ne rendono spesso impossibile il reale controllo e la possibilità finale di un sano “delete” che cessi di rendere pubblico il singolo dato.
In soccorso, anche se in modo abbastanza elaborato, esiste Vanish, un servizio creato da Roxana Geambasu, ricercatrice dell’Università di Washington. Il sistema converte un testo in una chiave incomprensibile al normale lettore (denominata VDO, cioè Vanish Data Objects), inseribile in qualsiasi tipo di comunicazione (mail, social-network, chat…), e dotata di una scadenza, rendendolo impossibile da leggere oltre una data predefinita.
Il servizio si presenta, per ora, come un prototipo funzionante di una ricerca universitaria ed è disponibile sia all’interno di una pagina web (con una semplice casella di testo in cui inserire il testo ed ottenere il testo decifrato), sia in qualità di plugin di Firefox per rendere più comodo il suo utilizzo.
Ecco uno screencast esplicativo di quanto Vanish può realizzare:
Viene precisato, comunque, che il sito è ancora un prototipo e che potrebbe non essere esente da bug e, soprattutto che non può raggiungere una sicurezza del 100%, perchè la chiave potrebbe essere recuperata prima della sua effettiva cancellazione. Una soluzione complementare potrebbe essere l’utilizzo abbinato di una chiave PGP per codificare il testo in base ad una chiave, codificarlo poi con Vanish e pubblicarlo sul web. Il messaggio, a quel punto, risulterà codificato e, dopo qualche ora, impossibile da rintracciare il web.