IDNs e la rete è sempre più internazionale

icann

Uno dei limiti principali della rete è sempre stato il suo anglocentrismo. Come molte delle innovazioni tecnologiche dell’ultimo secolo, la rete si è sviluppata negli Stati Uniti, ed è lì che i suoi standard si sono definiti.

Dall’alfabeto usato nell’HTML ai Domains tutto è tarato sull’alfabeto latino a 26 lettere, il che è un limite non indifferente per molte culture. Pensate soltanto ai problemi che molti europei hanno per i conflitti che le lettere accentate causano, immaginate ora se utilizzate un altro alfabeto, o magari una scrittura ad ideogrammi.

Una delle barriere culturali è sempre stata il dominio. Non essendo gli indirizzi web in grado di contenere caratteri speciali non hanno mai potuto essere perfettamente integrabili con tutte le culture. Quante volte abbiamo dovuto registrare domini grammaticalmente errati e quanto l’indicizzazione dei nostri siti ne ha pagato le conseguenze.


Il 30 Ottobre l’ICANN (Internet Corporation for Assigned Names and Numbers) probabilmente introdurrà lo standard IDNs (Internationalized Domain Names System). Grazie a questo sistema i nomi dei domini potranno essere composti da qualunque tipo di carattere, digitandolo vedrete la scritta traslitterale e trasformarsi nell’indirizzo reale.

Poter assegnare indirizzi utilizzando le proprie regole linguistiche certamente faciliterà la diffusione della rete in quei paesi dove ancora è lenta ad entrare, inoltre dovrebbe rendere la vita un po’ più semplice agli affannati SEO specialists da tutto il mondo. Un pensiero in meno.

7 commenti su “IDNs e la rete è sempre più internazionale”

  1. Assolutamente d’accordo: oltre al phishing che trovera’ terreno fertile nei migliaia di nuovi caratteri a disposizione, l’anglocentrismo della rete aveva aiutato la rete a crescere in maniera uniforme e coerente. adesso assisteremo alla nascita di diverse internet diverse, a livelli diversi.

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  2. non capisco perchè dovrebbe crescere phishing e spammers? se non volete email con caratteri diversi dal vosrto le eliminate a priori e siete a posto.
    Moltissime aziende hanno la necessità di registrare domini con i loro caratteri, io ho provato, ma molte volte con arabo, giapponese, greco e russo è quasi impossibile registrare qualcosa che corrisponda similmente alla realtà del nome originario.
    Penso sia una gran cosa democatica anche, visto che sono forse 2 miliardi di pesone e olte chi non usa i caratteri inglesi, occhio e croce:
    oltre 1 miliardo i cinesi
    200 milioni di russi ed altrettanti arabi piu i giapponesi e coreani
    siamo gia a ben oltre 1 miliardo e mezzo id utenti con gravi difficoltà, o pretendiamo che imparino il dialetto del nostro quartiere per entrare su internet? l’inglese è molto sviluppato, ma nemmeno si può obbligare i madrelingua a usare solo 26 lettere.

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  3. Il perche’ del phishing e’ ovvio, e non lo spieghero’ in questa sede.
    Per quanto riguarda la preferibilita’ dell’inglese, usero’ questo acronimo: KISS.
    E con questo ho detto tutto; il tempo mi dara’ ragione.

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  4. L’idea di registrare domini anche con caratteri diversi dalle 26 classiche mi piace ma allo stesso tempo mi lascia perplesso:
    -posso quindi registrare domini come gòogle.com o pòste.it?
    -Imparare 26 caratteri, che sono alla base di molte delle lingue piu’ diffuse non è piu’ semplice che imparare caratteri e simboli strani in tutti gli altri idiomi?
    Prendete ad esempio: جوجل
    Non crea confusione? e come si scrive il dominio com.جوجل

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