ChromeExperiments, portale di applicazioni da usare con google Chrome

Chrome Experiments

Google Crome è entrato quasi prepotentemente nel mondo dei browser. Ha smosso un po’ le acque, portando non poche novità. Oggi è uno tra i browser più usati, e ciò non deve meravigliare. Ora voglio presentarvi un nuovo pretesto per scaricare (e forse usare) il browser di casa google. Se già ne siete in possesso meglio ancora.

Vi starete chiedendo: Ma cosa intende dire questo tizio che scrive su geekissimo con “nuovo pretesto”. Nulla di serio e veramente importante, sia chiaro. Vi consiglio comunque di continuare a leggere questo post, perché ciò che troverete è molto probabile che vi incuriosirà.


Oggi voglio parlarvi di Chrome Experiments. Trattasi di un portale che raccoglie diverse decine di applicazioni sviluppate in javascript (“We think JavaScript is awesome” questa è la prima frase che descrive il servizio) . Voglio precisare che queste applicazioni non hanno alcuna utilità, o forse solamente una: Farci perdere un po’ di tempo.

Ma cosa hanno di particolare queste applicazioni? Perché dovrebbero meritare un posto su questo blog? Le applicazioni come prima cosa sono divertenti da usare, ma ciò non giustifica comunque questo post.

Le applicazioni si aprono in modi particolari (e sono particolari). Per farvi un esempio: C’è un’applicazione che mi ha particolarmente colpito, trattasi di una versione rivisitata del gioco del pong. Fin qui tutto regolare, ma le cose cambiano se vi dico che come racchette userete due minifinestre di chrome (così come la pallina).

Naturalmente questo era solo un’esempio, ma ci sono decine e decine di altre applicazioni che non aspettano altro che essere provate. Nel sito troverete una descrizione per ogni applicazioni.

9 commenti su “ChromeExperiments, portale di applicazioni da usare con google Chrome”

  1. Hai commesso un’imperdonabile leggerezza “Trattasi di un portale che raccoglie diverse decine di applicazioni sviluppate in java”. Javascript e java non sono la stessa cosa… e infatti leggendo l’articolo ho pensato che quelli di google fossero dei pazzi a scrivere codice java (dicasi applet visto che parliamo di browser).

    Documentarsi meglio non sarebbe male…. spero fosse solo una svista di battitura.

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