Google condannata in Italia. Gli USA: è censura
Il tribunale di Milano ha sentenziato. I dirigenti di Google David Carl Drummond, George De Los Reyes e Peter Fleischer devono scontare una pena di sei mesi di reclusione con la condizionale. La colpa di cui si sono macchiati? Non aver impedito a quattro imbecilli di pubblicare un filmato in cui malmenavano un ragazzo affetto da autismo su Google Video.
Il deprecabile episodio, lo ricorderete benissimo, si verificò nella seconda metà del 2006 e vide come protagonisti alcuni studenti di un istituto tecnico torinese, i quali prima malmenarono un loro compagno disabile, filmando l’accaduto, e poi provvidero a pubblicare le loro “gesta” sul Web.
Come riportato da tutti i più importanti organi di informazione italiani, si tratta della prima sentenza del genere a livello internazionale. Una cosa di cui non andar troppo fieri, a nostro avviso, sintomo che qualcuno non ha ancora capito che monitorare in tempo reale un flusso di video come quello ricevuto quotidianamente da YouTube è praticamente impossibile.
Allibiti, ovviamente, dalla sentenza i legali dei dirigenti di Google, i quali hanno confermato la loro intenzione di appellarsi alla decisione dei giudici e hanno dichiarato che: «Google si è comportato correttamente, perché non aveva alcun obbligo di controllo preventivo sui video e i messaggi messi in Rete, mentre invece dal momento in cui è stato informato di quel filmato ignobile l’ha subito eliminato».
A reagire duramente a quest’ennesimo rigurgito di censura sul Web proveniente dall’Italia anche l’ambasciatore USA David Thorne, il quale ha asserito che gli States “non sono d’accordo sul fatto che la responsabilità preventiva dei contenuti caricati dagli utenti ricada sugli internet service provider“.
Thorne ha poi ricordato che “Il segretario di Stato Hillary Clinton lo scorso 21 gennaio ha affermato che internet libero è un diritto umano inalienabile che va tutelato nelle società libere. È quindi necessario prestare grande attenzione agli abusi – ha concluso l’ambasciatore – ma il riscontro di eventuale materiale offensivo non deve diventare una scusa per violare questo diritto fondamentale“.
E se lo dice lui, che altro c’è da aggiungere?
[Via | Repubblica] [Photo Credits | spanaut su Flickr]
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#1Arkay Infernal
E' anche vero che Google, non gli frega niente delle segnalazioni eh!
Secondo voi un video su YouTube con nelle annotazioni pieno di bestemmie, insulti e offese dovrebbe essere lasciato ancora visibile?
Il tasto segnala ce lo hanno messo per prenderci per il …..?
Guardatevi sto video di questa canzone e leggete bene le annotazioni che ci sono in tutto il video fino alla fine: http://www.youtube.com/watch?v=J1ho2UIEpi4
Io lo ho segnalato 3 volte e il video è ancora disponibile!
Per me non le leggono le segnalazioni!
#2Andrea Gargano
davvero ripugnante sto video, l'ho segnalato anche io… spero guardino almeno le segnalazioni serie… che gente… bah
#3Tio
è scandaloso… a questo punto arrestiamo anche i produttori di armi da fuoco e coltelli, visto che è colpa loro se la gente li utilizza per fare del male.
#4valerio
che figura di merda…..ma perchè noi italiani ci dobbiamo sempre far riconoscere?
#5Dege
Quando ho visto ieri al notizia al TG mi si è accapponata la pelle…
#6Silver D
Siamo giunti all'ennesima dimostrazione che in questa repubblica delle banane si punisce il mezzo anzichè gli autori materiali dell'abuso. Questa condanna fa schifo così come la motivazione per cui è stata emessa. È impossibile controllare un traffico di video come supportano Google e Youtube, queste cose mi fanno ricordare le stronzate pronunciate in governo riguardo Facebook e le limitazioni
#7rico
Possibile che a questi magistrati sia sfuggito il principio di "segnalazione e rimozione" che è l'unico modo POSSIBILE di togliere un video offensivo da un portale?
#8Mr_Nick
Certo che l'Italia diventa sempre di più una divertentissima barzelletta…
#9Santino Bivacqua
invece di condannare gli imbecilli che hanno agito e caricato il video hanno condannato google….
e come se ammazzo qualcuno col martello ed invece di condannare me condannano la casa produttrice….
povera italia…..poveri noi….
#10@sandi_ugauga
Quoto perfettamente
#11mirkojax
ma se hanno dato 6 mesi a google, quanti anni hanno dato a chi fa fatto il video?
Mi immagino la classica frase "E' stata una bravata…" pacca sulla spalla e via.
cmq ho Google un po' di colpa ce l'ha, perche' non rimuove subito i video segnati col Report. Che so.. uno scriptino che con 3 report il video viene sospeso per ulteriore indagine si potrebbe anche fare… anche se poi mi immagino gente che riporta video solo perche' parlano bene o male di berlusconi o cose cosi…
#12@nonimo
Mi vergogno di essere italiano!
Belle figura di ***** che abbiamo fatto nel mondo….
#13Max121
Il regime e le major ringraziano…
#14Raziel86
Si ok Google avrà pure la sua colpa, ma nessuno ci dice quante siano ste segnalazioni e chi è che se ne occupa. Nel caso delle bestemmie, se la segnalazione va direttamente al servizio Google straniero, per capire l'italiano non è che subito si fa. Stessa cosa se il controllo deve poi passare al centro italiano.
Ma quello che più mi fa ridere (per non piangere e disperarmi) è l'ignoranza che continuano ad avere i nostri giudici in fatto di Web.
Prima The Pirate Bay (che grande cavolata) poi Google Video. Il prossimo chi sarà?
#15LeonShadow
Certo che stanno diventando sempre più ridicoli ma dai vorrei vedere loro a controllare tutti i video che vengono pubblicati ma fatemi il piacere
#16@sandi_ugauga
Ma non riescono nemmeno a gestire lo stato in quanto traffici economici politici e sociali voglio vederli a gestire i video di youtube e tutti ovviamenti gli altri traffici che BIg G ha da gestire. Ma dico era più sensato che controllassero loro che fannoi gli alunni delle loro scuole… che deficenti!
#17gianji
che schifezza… pensano di riuscire a privatizzare alle mafie anche internet…
sulla faccenda di facebook hanno rotto le scatole per mesi.. anche quando i dirigenti di facebook avevano dichiarano che stavano già mettendo a punto un sistema per garantire la privacy.. e il mese scorso.. detto fatto. filtri e protezioni su qualsiasi cosa..
bisogna dare tempo al tempo. gli utenti, come ha suggerito un legale intervistato da un giornale, dovrebbero prima di caricare un video, dare il consenso alla pubblicazione prendendosi le responsabilità a livello di un editore sul contenuto del video.
sul fatto del ritardo di google nel ritiro dei video sono d'accordo.. tolgono video che contengono canzoni protette da copyright dopo poche ore dalla pubblicazione.. e non riescono a bloccare quelli. sempre la solita storia che se non intervengono le multinazionali o le major..
se un video ha un notevole numero di visite e un discreto numero di segnalazioni.. dovrebbe essere il primo della lista per i moderatori del sito.
aggiungo anche che con le putt@nate che fanno in sto paese non vedremo mai servizi come Hulu.com che permettono di vedere puntate e spettacoli televisivi. si credono furbi ma ci perdono e basta… avrebbero repliche illimitate dei loro programmi senza occupare i palinsesti.. e guadagnerebbero una percentuale dalle pubblicità..
beh di che li tengano nei loro archivi.. l'italia "non è un paese per vecchi" governanti. Rinnovareeee!!
#18Frezzo
La solita magistratura comunista (?)
#19Stefano F. Deadmau5
ovviamente è la magistratura comunista…quei porci sono lì sul seggiolino da prima che nascesse Pertini a momenti…sono loro che dovete incolpare, non il governo…e comunque anche se mi sembra che google non ha colpa, dovrebbe controllare qualche cazzo di video…ho visto il video che ha postato Arkay Infernal e sono rimasto col moccolo..ma su dai..va bene che non possano controllarli tutti..ma una cazzo di risposta alle segnalazioni..per favore…CHI PICCHIA UN INDIFESO E' UN VIGLIACCO CHE MERITA LA MORTE
#20paik
mi associo…è assurdo che video con musica che viola copyright vengano immediatamente tolti e video del genere no. google non può controllare tutti i video ma di segnalazioni sicuramente quello ne avrà ricevute parecchie.
#21Andrea
Internet consente la pubblicazione di contenuti su diverse piattaforme. YouTube è una di queste, come Vimeo, Facebook, Flickr e molte altre. La responsabilità del contenuto è di chi pubblica, non del gestore della piattaforma. Se OGNI contenuto dovesse essere controllato dal punto di vista legale prima di essere messo on line, Internet dovrebbe chiudere i battenti.
Se viene scritto su un muro un insulto diffamatorio, non si può condannare il proprietario dello stabile per averlo permesso o non averlo cancellato immediatamente. Se si usa il telefono per diffondere notizie che dovrebbero essere protette dalla privacy non si denuncia la compagnia telefonica.
Senza il video il bambino sarebbe ancora vittima dei suoi seviziatori, lo scandalo è scoppiato solo grazie alla visibilità data da YouTube. I colpevoli sono nell'ordine: gli insegnanti e il preside che non hanno vigilato, i compagni che lo picchiavano abitualmente, i compagni che assistevano senza muovere un dito, coloro che sapevano e non hanno sporto denuncia.
YouTube ha reso pubblico un reato. Qualcuno è stato punito per quel reato? Si è punito chi ha rivelato uno spaccato delle scuole italiane e del bullismo da quattro soldi con genitori assenti o complici del comportamento dei loro figli. I dirigenti di Google non solo sono innocenti, ma dovrebbero ricevere una medaglia. La sentenza è un monito: i disabili nelle scuole italiane si possono pestare, ma in incognito. E', come chiunque può capire, un problema di privacy.
fonte: http://www.beppegrillo.it/2010/02/bullismo_senza_…
#22Stefano_93
quoto
#23fede
è giusto che siano stati puniti i responsabili ,perchè è vero che non puoi controllare tutto ma si sa subito di un video nuovo.per quanto riguarda la magistratura fa solo il suo dovere e voi ignoranti che vi siete fatti fare il lavaggio del cervello da quello stupido più ignorante di voi di berlusconi (sempre ammesso che un cervello lo abbiare) .