Google sempre impegnato nella sua innovazione e non solo ha reso disponibile per gli utenti un Lab, Google Public Data Explorer che potrà interessare molti di voi. Quante volte avrete sentito la frase: i dati sono pubblici e tutti possono vederli? Durante tribune politiche, talkshow, battibecchi da domenica sera e campagne elettorali i politici sfoggiano eminentissimi dati e statistiche che in qualche modo riescono sempre a dimostrare tutto.
La maggior parte di noi prende per buone o per cattive le informazioni che queste figure ci danno e non approfondiscono con una ricerca su Google che solitamente restituisce un’immagine neutrale della situazione in esame fornendo sia l’una che l’altra fonte.
I dati statistici aggregati su tassi di disoccupazione, fertilità media, attività criminali e chi più ne ha più ne metta sono una quantità di dati abnorme. Ogni anno e a volte ogni trimestre più o meno gli Stati di tutto il mondo raccolgono queste informazioni e le mettono a disposizione del pubblico che, tuttavia, non sa mai dove andarle a cercare.
Google Public Data Explorer si pone l’obiettivo di aggregare queste ricerche in un’unica piattaforma e fornire grafici facilmente consultabili e condivisibili. In questo modo Google sta offrendo un servizio alla comunità non indifferente e come sempre sorge la stessa domanda. Chi decide quali dati sono buoni e quali cattivi?
Ora che Google Public Data Explorer è ancora in fase beta se avete statistiche che vi piacerebbe vedere inserite in questo repository dovete comunicare direttamente con Google che si riserverà il diritto di adottarle o meno. Se questa iniziativa dovesse ottenere consenso non c’è dubbio che sarà necessario definire criteri di selezione più trasparenti.
I politici di casa nostra, come del resto tutti i politici del mondo potrebbero non essere troppo contenti nel vedere i cittadini leggere da casa propria le statistiche di crescita del proprio paese, l’andamento della disoccupazione e delle imposizioni fiscali negli anni. Una vista del genere potrebbe non essere retta da tutti coloro che continuano a portare avanti la bandiera del “va tutto bene”.
Voi che ne pensate? Credete che un servizio del genere possa essere realmente utile alla comunità?
#1Christian Micocci
Google è innovativo come sempre!
#2argo
in realtà il servizio non è proprio una novità di google…è un servizio promosso da un ricercatore del karolinska institute di stoccolma a cui google aveva già un anno fa offerto appoggio….se mi passa l'alzhaimer vi dico anche il nome del ricercatore e il nome del sito dove bill gates promuove questi personaggi.
Se invece c'è qualche puro di cuore che vuol darmi la mazzata finale e anticiparmi sul tempo ben venga! ;D
#3argo
wow…google mi ha salvato dall'alzhaimer!!!
il nome era Hans Rosling, coautore del sito
http://www.gapminder.org/
era stato pubblicizzato sul sito TED
http://www.ted.com/speakers/hans_rosling.html
(ora noto che alcuni video sono stati caricati addirittura nel 2006).
Ad ogni modo la risposta è SI: a mio parere questo servizio è davvero molto utile. Il problema è però la praticità….si lavora quotidianamente su tali moli di dati che se si vuole snellire il più possibile il lavoro diventa difficile ricorrere a strumenti cosi "pesanti" per ogni cosa che andrebbe resa pubblica.
#4ken
Penso sarebbe un servizio di inestimabile valore.
Ovviamente il discriminante e' quanto sara' obiettiva la selezione delle fonti.
Comunque fin d'ora sono certo che il politico di turno potra' definire i dati presentati, per quanto oggettivi e imparziali possano essere, "un giudizio di parte". Ci abbiamo tristemente fatto l'abitudine in questi anni.
#5lucapas
A Google non gli si sta proprio dietro, è troppo avanti!! 😀