Andrea Guida (@naqern)
21 Gennaio 2011
Cambio ai vertici di Google: dopo dieci anni di indiscutibili successi,
Eric Schmidt lascia la poltrona da CEO per assumere il ruolo di Executive Chairman. Al suo posto arriva un altro dei co-fondatori del motore di ricerca più famoso del mondo,
Larry Page.
L’avvicendamento non sarà subitaneo ma avrà luogo solo il prossimo
4 aprile. Tuttavia, Page ha deciso di portarsi in un certo qual modo avanti col lavoro e ha commentato la sua promozione ad Amministratore Delegato di
Google con le seguenti parole:
Eric ha chiaramente fatto un lavoro eccezionale alla guida di Google negli ultimi dieci anni. I risultati parlano da soli […] È un ottimo capo e ho imparato tantissime cose da lui. I suoi consigli e il suo supporto saranno indispensabili per me per iniziare con questo nuovo incarico. Google ha ancora tante incredibili opportunità – siamo solo all’inizio e non vedo l’ora di mettermi al lavoro.
A questo punto, appare chiaro che potenzialmente cambia poco. La “triade” formata dai fondatori di Google, Schmidt, Page e Brin, rimane salda al comando del gruppo, ma bisognerà vedere quanto e come il nuovo CEO saprà raccogliere un testimone che è comunque pesantissimo.
Pur senza il carisma di suoi colleghi come Steve JobsIn, in dieci anni di carriera
Eric Schmidt si è effettivamente dimostrato un CEO formidabile facendo diventare Google il colosso che è oggi. Riuscire a eguagliarlo e ad affrontare nuove sfide, come quella ancora “pendente” del social network per
contrastare Facebook, non sarà facile per Page.
Il primo vero banco di prova per il nuovo CEO, comunque, sarà il
lancio mondiale di Chrome OS (atteso entro qualche mese) e la spinta che il colosso di Mountain View saprà dare alla sua nuova creatura intorno alla quale – inutile negarlo – aleggia ancora un bel po’ di scetticismo.
Ne vedremo delle belle. Almeno si spera.