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Google, Chrome e lo scandalo dei link a pagamento

 
Martina Oliva
4 Gennaio 2012
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Google Chrome link a pagamento

Secondo quanto recentemente rilevato da Search Engine Land, una tra le più interessanti realtà on line per quanto concerne il settore SEO, nella SERP di Google vi sarebbero alcune pagine web contenti link che vengono sponsorizzati per Google Chrome, il browser web proprietario di big G.

Pare infatti siano centinaia i siti internet indicizzati su Google riportanti la dicitura “sponsored by Google Chrome“ e ad essere sotto accusa, nello specifico, sarebbero degli appositi post aventi un collegamento al download di Google Chrome senza però presentare il nofollow e, in alcuni casi, celato anche mediante codice JavaScript in un filmato, una caratteristica che fa pensare inevitabilmente ad un link a pagamento.

Non vi sarebbe nulla di strano in tutto ciò se non il fatto che, come risaputo, la policy di big G prevede dei limiti specifici relativamente a questo tipo di annunci.

Proprio per tale ragione, così come sottolineato da Danny Sullivan su Search Engine Land, Google si ritroverebbe ora coinvolta in una situazione in cui le sue stesse regole mettono fuori giorno il ben noto motore di ricerca.


Attenendosi infatti a quelle che sono le regole sui paid links Google dovrebbe ora provvedere a penalizzare Google Chrome sul proprio motore di ricerca unitamente ai vari ed eventuali siti web affiliati dimostrando, in tal modo, che la legge è uguale per tutti, nessuno escluso.

Ad aggravare la situazione, come evidenziato da Sullivan, vi sarebbe inoltre il fatto che tutti i post risultano inequivocabilmente pubblicitari consigliando Chrome all’utilizzo nelle piccole e medie imprese senza però contenere alcuna informazione utile o un eventuale descrizione del prodotto.

Il gruppo di Page e Brin, comunque, ha già provveduto a rispondere alle accuse dichiarando di aver sempre pubblicizzato Chrome mediante metodi del tutto legali smentendo inoltre le insinuazioni relative alla violazione delle sue stesse norme.

I responsabili dell’azienda stanno ora indagando in maniera accurata sulla vicenda in modo tale da potersi assicurare che incidenti di questo tipo non si verifichino mai più.

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