Geekissimo

Megaupload, Kim Schmitz difende se stesso e il suo impero

 
Martina Oliva
5 Marzo 2012
4 commenti

 Kim Schmitz

Sono trascorsi poco più di dieci giorni da quando Kim Schmitz, il fondatore dell’impero Megaupload, è stato scarcerato su cauzione ottenendo nuovamente la sua libertà seppur sottoposta ad alcune limitazioni, almeno per il momento.

La libertà di Dotcom non sembrerebbe però essere stata cosa gradita alle autorità di Washington che, così come dichiarato, preferirebbero vedere il fondatore di Megaupload nuovamente dietro le sbarre, una richiesta questa che è però stata negata dal giudice.

Frattanto, comunque, Dotcom ha già avuto modo di rilasciare alcune interviste nelle quali, nonostante sia atteso l’esito del processo contro Megaupload, è apparso come tutt’altro che arrendevole.

Dotcom, infatti, ha fatto sapere che durante i giorni passati in cella ha avuto modo di riflettere attentamente sulla vicenda giungendo, infine, ad una precisa conclusione: “non possono vincere”.


Il fondatore di Megaupload continua a professare la buona fede del proprio operato sottolineando, appunto, come il suo team avesse provveduto a cancellare, volta dopo volta, i link verso il materiale protetto da copyright dichiarandosi inoltre favorevole nella lotta contro la pirateria.

A tal proposito, stando a quanto reso noto da Dotcom, Megaupload avrebbe stipulato accordi commerciali con quasi 200 operatori per la rimozione dei file illeciti e più di 15 milioni di link sarebbero stati abbattuti con tecnologie realizzate appositamente dalla piattaforma anche se l’associazione che negli Stati Uniti tutela l’industria cinematografica ha però fatto notare come Megaupload fosse già presente nella loro lista nera da almeno due anni a questa parte.

A detta di Dotcom, inoltre, il caso Megaupload sarebbe analogo a quello di YouTube, facendo riferimento alla vicenda con Viacom, sottolineando poi il fatto che, quasi sicuramente, se fosse stato in possesso degli stessi capitali di Google ora non sarebbe a rischio di tornare nuovamente in galera.

L’imputato, sostanzialmente, ha dichiarato quindi di essere finito in carcere soltanto perché visto come un bersaglio facile facendo notare anche come il suo arresto sia andato ad assumere un valore simbolico generando un vero e proprio terremoto nel mondo del file sharing.

Kim Schmitz, comunque, non ha mancato di scaricare le responsabilità della pirateria sulle spalle delle stesse Majors poiché, a suo detta, sarebbe loro la colpa di un sistema che prevede la distribuzione di film statunitensi al di fuori dei confini nazionali soltanto mesi e mesi dopo aver debuttato nelle sale cinematografiche.

Photo Credits | Flickr

Potrebbe interessarti anche
Articoli Correlati
Mega-Search, il primo motore di ricerca per Mega

Mega-Search, il primo motore di ricerca per Mega

Mega, il nuovo servizio di storage online nato dalle ceneri di Megaupload, è stato definito dallo stesso Kim Dotcom estremamente sicuro ed al riparo da qualsiasi attacco alla legalità poiché […]

Mega, sospeso il dominio per il nuovo Megaupload

Mega, sospeso il dominio per il nuovo Megaupload

Il successore di Megaupload, quello che da qualche settimana a questa parte si è fatto conoscere in rete con il nome di Mega, pare proprio che non sia nato sotto […]

Megaupload torna con me.ga il 20 gennaio 2013

Megaupload torna con me.ga il 20 gennaio 2013

La notizia del ritorno di Megaupload circola in rete già da un bel po’ di tempo a questa parte e nel corso degli ultimi giorni sono stati resi noti ulteriori […]

Kim Dotcom, Megaupload ritornerà ma questa volta cifrato

Kim Dotcom, Megaupload ritornerà ma questa volta cifrato

Mentre The Pirate Bay ha scelto di affidarsi al cloud per aggirare la collera delle major e delle autorità Kim Dotcom è invece alle prese con ulteriori soluzioni alternative mediante cui […]

Il fondatore di Megaupload è stato scarcerato su cauzione

Il fondatore di Megaupload è stato scarcerato su cauzione

Kim Schmitz, il fondatore dell’impero Megaupload meglio conosciuto come Kim Dotcom, è stato scarcerato, nel corso delle ultime ore, previo versamento di una cauzione. Messo in carcere dopo il blitz […]

Lista Commenti
Aggiungi il tuo commento

Fai Login oppure Iscriviti: è gratis e bastano pochi secondi.

Nome*
E-mail**
Sito Web
* richiesto
** richiesta, ma non sarà pubblicata
Commento

  • #1HiScream

    Dunque questo è accusato di riciclaggio di denaro sporco e altre nefandezze e in seconda parte di condivisione di materiale coperto da copyright. Ha guadagnato cifre spropositate mettendo in condivisione l’iradiiddio di materiale coperto da copyright, senza versare una goccia di sudore, in quanto erano gli utenti a farlo, e pure a pagamento. Per l’amor del cielo io sono pro filesharing, oltre ogni dubbio, ma mr.dotcom ha passato ogni misura… e il bello che c’era pure gente che pagava gli abbonamenti per lo streaming .. vabbè

    5 Mar 2012, 11:09 am Rispondi|Quota
  • #2TheQ.

    per esempio: perchè youtube non monta brightwave o silverlight che impediscono il download di file flv? (comunque i video sono acquisibili con screencapture)…
    Semplice, perchè perderebbe milioni di internauti.
    Il sistema di cerficazion degli utenti basato sulle amicizie (vedi Google+ e facebook) va di pari passo con l’inserimento di un numero di cellulare, che sblocca l’upload di file a 12 ore e 20 Gb

    5 Mar 2012, 12:45 pm Rispondi|Quota
  • #3Raziel

    E gli vogliamo dare torto quando accusa le Major?

    5 Mar 2012, 5:27 pm Rispondi|Quota
  • #4Raziel

    HiScream la tua è ipocrisia.
    Cioè… mica gli ha messo una pistola alla tempia e ha detto agli utenti: o così o vi ammazzo.
    Poi possono dire quello che vogliono le accuse, ma alla fine è stato beccato perchè voleva solo cominciare a fare un pò di concorrenza alle Major. Punto.

    7 Mar 2012, 10:38 pm Rispondi|Quota