
YouTube e Paramount Pictures hanno annunciato, nel corso delle ultime ore, di aver raggiunto un accordo conseguenzialmente al quale saranno messi a disposizione, entro breve tempo, ben 500 film dei quali sia gli utenti del ben noto servizio di condivisione video reso disponibile da big G sia gli utilizzatori di Google Play potranno usufruirne senza problemi.
Il gran quantitativo di film in questione risulta comprensivo di titoli che vanno dai grandi classici del cinema a pellicole ben più recenti ma comunque sia apprezzate ed appassionanti come, ad esempio, Hugo Cabret, Transformers e Il Padrino.
Stando a quanto reso noto i film potranno essere visionati ad un costo compreso tra i 3 e i 4 dollari a seconda della pellicola che ciascun utente sceglierà di noleggiare e resteranno a disposizione per una visione entro 30 giorni e che, inoltre, con un esborso economico maggiore di un dollaro, guardarlo anche in alta definizione.
In tal modo, dunque, il catalogo di film messo a disposizione da Google giunge a quota 9 mila titoli, tutti offerti da cinque dei sei principali studios e oltre dieci studi cinematografici indipendenti, una quantità questa che potrebbe iniziare ad infastidire ed impensierire la ben nota azienda della mela morsicata ed il suo iTunes.
La Paramount Pictures, appare però opportuno specificarlo, altro non è che una controllata della Viacom, ovvero il gran colosso con il quale YouTube ha avuto a che fare, nel corso degli anni, relativamente ad alcune fastidiose diatribe legali.
Nel dettaglio YouTube era stata accusata da Viacom per violazione di diritti d’autore ritenendo che avesse goduto consapevolmente dei benefici indotti dalla pirateria video, accusa dalla quale era poi stata assolta nel 2010 in una sentenza di primo grado.
A tal proposito, parallelamente al recente accordo con la Paramount Pictures, la questione è stata nuovamente aperta e, stando a quelle che sono le ultime informazioni al momento disponibili, i giudici d’appello avrebbero annullato la decisione presa due anni addietro affermando che si potrebbe ragionevolmente asserire che “YouTube era effettivamente a conoscenza o comunque era consapevole delle violazioni del diritto d’autore” praticate sul proprio servizio.
I giudici di New York hanno dunque fatto sapere che YouTube dovrà dimostrare che non vi è alcuna conoscenza specifica e diretta del ben noto servizio di video sharing per quanto concerne le violazioni in questione anche se alcune email inviate dai vertici del tubo potrebbero inoltre contribuire al peggioramento della già spinosa situazione.
Quindi, a seconda dell’esito della sentenza, o YouTube verrà condannata al pagamento della cifra di 1 miliardo di dollari richiesta da Viacom oppure sarà assolta in maniera definitiva dalle accuse e per conoscere l’effettiva risoluzione della vicenda non resta nient’altro da fare che attendere.





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