Nel corso degli ultimi giorni è andato ad aggiungersi un ulteriore episodio all’oramai infinita saga della patent war tra i giganti dell’IT: lo scorso venerdì, infatti, Apple ha messo a segno un nuovo colpo di notevole importanza nella sua battaglia contro Samsung.
Il giudice Koh ha infatti stabilito un’ingiunzione, valida soltanto per quanto concerne il territorio statunitense, nei confronti del Galaxy Nexus, il fortunato smartphone Android realizzato dalla sudcoreana in partnership con Google.
L’ingiunzione andrebbe a basarsi sulla violazione di alcuni brevetti Apple che, tra le altre cose, avrebbero arrecato ingenti danni alla celebre azienda della mela morsicata sottraendole fette di mercato.
I brevetti finiti nell’occhio del ciclone sono, nello specifico, quattro ed a differenza di quanto accaduto diverse altre volte in passato non hanno a che fare con l’estetica e l’interfaccia del dispositivo ma riguardano più specificamente la parte software.
La ben nota azienda Sudcoreana, però, ha deciso di passare immediatamente alla fase di contrattacco presentando una richiesta di appello.
La volontà di Samsung è quella che l’ingiunzione venga bloccata almeno sino al termine del ricorso in appello avendo in tal modo la possibilità di commercializzare il proprio device negli Stati Uniti.
In ogni caso affinché l’ingiunzione divenga effettiva Apple ha da pagare una cauzione pari a 95 milioni di dollari, una cifra questa che appare decisamente ben più alta rispetto a quella relativa al blocco delle vendite, sempre in terra a stelle e strisce, del Samsung Galaxy Tab 10.1.
Gli Stati Uniti, è però opportuno sttolinearlo, vanno a configurarsi come un territorio di notevole importanza nello sviluppo di una società operante nel settore dell’elettronica di consumo così come nel caso di Samsung ed Apple ragion per cui il blocco di due dispositivi di fascia alta quali il Galaxy Tab ed il Galaxy Nexus potrebbe rappresentare per la sudcoreana un fattore estremamente negativo, molto più di ogni altro.
L’ultima parola, comunque, spetta alle autorità.
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