Se qualcuno, soltanto per un istante, ha pensato di poter girovagare tra i meandri della rete BitTorrent in anonimato si è sbagliato di grosso, o quasi.
La maggior parte dei file BitTorrent, infatti, sono sotto controllo o almeno questo è quanto emerge stando ad un recente studio condotto dalla Birmingham University.
Tenendo conto di quelli che sono i cento file più popolari presenti sui principali client BitTorrent gli utenti più attivi in tal senso verrebbero individuati entro tre ore circa dalla connessione ai vari ed eventuali siti web adibiti al download dei contenuti d’interesse.
Ovviamente ad essere individuati e monitorati sono soltanto gli indirizzi IP e, in quanto tali, non permettono di risalire a quella che è l’identità dell’utente se non previa richiesta da parte del giudice.
Lo studio condotto dalla Birmingham University fa riferimento, nello specifico, ad un campione di oltre 1000 peer su 421 tracker e stando ai dati ottenuti è stato possibile apprendere, unitamente alle informazioni in questione, che i contenuti più popolari vengono tracciati in maniera costante da società adibite appositamente al monitoraggio dei flussi digitali, una pratica questa che, invece, non risulterebbe applicata anche per quelli che sono i file meno diffusi.
Nel dettaglio, su circa 60 torrent pubblici sono stati scovati circa 900 peer aventi caratteristiche che possono essere associate a quelle delle operazioni di monitoraggio in rete.
Circa il 31% sul totale dei peer, comunque, non risulta compreso nelle blocklist impiegate dai downloader per aggirare le organizzazioni antipirateria.
In ogni caso, così come messo in evidenza anche dallo studio condotto dai ricercatori britannici, i metodi mediante i quali evitare di essere tracciati sono diversi, quali l’utilizzo di un servizio proxy, quello di una rete VPN e l’utilizzo delle liste per bloccare indirizzi IP anche se proprio queste ultimo non sono in grado di garantire un livello di protezione totale.
#1Raziel
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