Dopo diverse settimane dall’annuncio dato da Eric Schmidt in merito alla presunta afonia di Larry Page l’ad di Google è tornato a “dar voce” alla sua azienda.
Nel corso dell’ultima edizione della conferenze Zeitgeist Americas in Arizona dedicata ai vari partner di Google, Larry Page è intervenuto parlando senza sosta per circa 40 minuti e ponendo l’accento sui cosiddetti “temi caldi” dell’anno relativi, appunto, a big G cercando di rassicurare il più possibile gli investitori.
Durante questi lunghi 40 minuti, Page, seppur con voce debole e dal tono abbastanza basso, ha avuto modo di discutere delle recenti indiscrezioni in base alle quali i membri della Federal Trade Commission sono pronti a dare il via ad un’indagine antitrust a causa di un presunto abuso di posizione dominante nel mercato del search a livello globale, una questione questa in merito alla quale l’ad ha dichiarato che Google, qualora necessario, collaborerà pienamente fiduciosa di quanto fatto sino a questo momento.
Page non ha poi mancato di sottolineare le questioni attualmente ancora in corso con la francese CNIL per quanto concerne la nuova privacy policy di Google ribadendo, ancora una volta, il significato del cambiamento apportato e quanto la privacy californiana sia pienamente rispettosa di tutte le leggi comunitarie.
A tal proposito Page ha poi aggiunto che l’eccessiva regolamentazione di internet potrebbe costituire un grande rischio per tutti, internauti e non, ribadendo quindi quanto dichiarato dal co-founder Sergey Brin qualche mese fa.
Prima di concludere Page non ha poi mancato di discutere della questione mappe Apple e, nello specifico, della scomparsa di Google Maps dagli iDevice.
Page, nello specifico, ha messo in evidenza le sempre maggiori lamentele relative al livello di accuratezza del neo sistema di mappe inserite in iOS 6 ma non ha fatto alcun accenno sull’effettiva possibilità di sviluppo di un’app ad hoc targata, appunto, Google.
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