Il brevetto siglato con numero 7.749.949, quello registrato circa tre anni fa da Apple e relativo ad “un dispositivo touchscreen, ai modi e all’interfaccia utente grafica per determinare i comandi applicando sistemi euristici“, è stato annullato.
Il brevetto che, in linea generale, definisce il multitoutch e le azioni ad esso correlate, tra cui anche il celebre pinch to zoom, è stato dichiarato dall’ufficio statunitense dei brevetti e dei marchi registrati non valido respingendo quindi le tesi presentate da Cupertino nella lunga e travagliata battaglia contro Samsung.
Il brevetto incriminato, identificato anche come quello di Steve Jobs poiché in cima alla lista dei suoi inventori figura, appunto, il nome dell’ex CEO Apple, è allo stato attuale delle cose oggetto di revisione da parte dell’ufficio statunitense dietro richiesta di riesame avanzata da una o più aziende i cui nomi per il momento restano sconosciuti.
L’invalidazione, tuttavia, non è definitiva, così come sottolineato da Florian Mueller su Foss Patent, e sarà oggetto di una complessa procedura di verifiche che potrebbe anche rivelarsi un nulla di fatto.
Da notare comunque che il provvedimento in questione segue un altro caso analogo verificatosi recentemente ed in cui l’USPTO mise fuori gioco il brevetto sul rubber-branding, l’effetto a elastico degli elenchi di contenuti che scorrono dall’alto verso il basso, grazie al quale tempo fa Cupertino aveva ottenuto in Germania il blocco temporaneo delle vendite di alcuni prodotti Motorola.
Sia nel caso del brevetto che definisce il multi-touch sia nel caso di quello sul rubber-branding a determinare la decisione di annullamento è l’esistenza di casi di prior art, di sistemi analoghi di utilizzo del display touch a toco multiplo magari meno noti ma comunque già esistenti prima dell’avvento degli iDevice.