Questioni con Microsoft a parte il 2013 di Google sembra essere iniziato davvero bene ed il recente accordo siglato con la FTC non può che far festeggiare il colosso di Mountain View che esce vincitore sul tema principale delle indagini dell’antitrust e che, di conseguenza, riesce a salvare e rinnovare il proprio imprinting sul comparto della ricerca.
L’accordo raggiunto tra Google e l’FTC e consequenziale ad un’indagine in corso da oramai due anni a questa parte, infatti, fa riferimento ai brevetti per alcune particolari tencologie per il settore mobile e scagiona big G dalle accuse di abuso di posizione dominante nel settore dei motori di ricerca.
L’accordo, andando ancor più nel dettaglio, assume particolare rilevanza poiché da un lato costringe Google a modificare in parte le proprie pratiche business, dall’altro, invece, non individua colpe tali da portare all’applicazione di una sanzione ragioni per cui big G ne esce praticamente illesa concordando però con le autorità una deviazione di non poco conto nel modo di operare relativamente a brevetti, advertising e ricerca verticale e ricerca online.
Nello specifico Google dovrà modificare il proprio modus operandi concedendo una maggiore accessibilità per le aziende concorrenti ai brevetti ritenuti importanti per la realizzazione di smartphone e tablet e rimuovendo le restrizioni alle campagne marketing di AdWords e, di conseguenza, offrendo una maggiore libertà agli inserzionisti.
La parola, tuttavia, verrà ora passata alla Commissione Europa e ci sarebbe ben poco da meravigliarsi qualora Google, pur avendo superato senza problemi le indagini USA, si ritrovi a dover fare i conti con le ben più strette maniglie dell’antitrust del vecchio continente.
Le indagini condotte su Google dall’Europa e dagli Stati Uniti sono state portate avanti in maniera parallela e collaborativa ma mentre le autorità a stelle e strisce si sono espresse per prime quelle del vecchio continente dovrebbero farlo nel corso delle prossime settimane.