Android, così come dimostrato da numerose ricerche di mercato e dalle più recenti statistiche inerenti, appunto, la diffusione a livello globale di smartphone e tablet, è, senza alcun dubbio, uno tra i sistemi operativi mobile maggiormente diffusi ed apprezzati dall’utenza.
Scheda tecnica dei device a parte riconoscere smartphone e tablet basati su Android è abbastanza semplice… è sufficiente identificare (sulla scocca, sull’etichetta, sulla confezione di vendita etc.) Bugdroid, il simpatico robottino verde che fa da mascotte all’OS mobile di Google.
C’è stato però un tempo in cui l’aggettivo “simpatico” non si addiceva così tanto alla mascotte di Android, così come testimoniato da Dan Morril, ingegnere al lavoro sul progetto Android, mediante un interessante post pubblicato proprio nel corso delle ultime ore sul social network Google+.
Nel post l’ingegnere mostra infatti quattro mascotte sino ad ora celate al pubblico che, a quanto pare, avrebbero potuto prendere il posto dell’attuale robottino verde.
Nel 2007, infatti, quando l’OS mobile di big G non era ancora stato presentato pubblicamente, a Morril, parte integrante del team di Google, venne affidato il compito di creare una mascotte da affiancare alla documentazione del primo SDK di Android.
Il tempo a disposizione per la creazione di una mascotte era però abbastanza ristretto e dopo circa due ore di lavoro con Inkscape Morill creò quattro modelli di mascotte, visionabili ad inizio post, ispirate, anche in questo caso, ad un robottino ma, diversamente da quello attualmente impiegato, dall’aspetto decisamente meno amichevole ed identificato con il nome di Dandroid.
Dopo la preparazione per il lancio interno per gli sviluppatori la designer Irina Blok presentò poi la mascotte di Android che tutti conosciamo.
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Via | Neowin