A dicembre dello scorso anno il Garante per la protezione dei dati personali aveva inviato una nota a Skype chiedendo al team del celebre client VoIP chiarimenti in merito ai motivi che rendono difficile agli utenti italiani la chiusura dei loro account.
Nel corso delle ultime ore, a tal proposito, il Garante ha emanato una nota nella quale viene comunicato che Skpe ha provveduto a rispondere alla richiesta precedentemente fatta.
Skype, stando a quanto emerso, ha confermato che tra le FAQ, la sezione dedicata alle domande più frequenti del sito web del client VoIP, è presente la dicitura “una volta creato, non è possibile eliminare un account Skype”, riconoscendo dunque che tale informazione può portare fuori strada gli utenti.
Skype, tenendo conto di ciò, ha quindi provveduto a comunicare che d’ora in avanti si impegnerà affinchè i suoi utenti vengano meglio informati circa la possibilità di bloccare in via permanente un account rivolgendosi al supporto clienti a cui spetterà poi il compito di rimuovere dall’indicizzazione delle pagine publiche del servizio il nome utente.
In tal modo, quindi, il nome utente diverrà praticamente invisibile alle ricerche altrui e risulterà inativo.
Il nome utente resterà tuttavia indisponibile in modo tale da evitare abusi da parte di eventuali malintenzionati.
Per il futuro Skype ha anche fatto sapere che provvederà ad applicare ulteriori modifiche al fine di permettere agli utenti di chiudere autonomamente gli account evitando dunque la trafila al supporto clienti.
Quello fatto da Skype va sicuramente a configurarsi come un notevole passo avanti ma, così come sottolineato anche dal Garante, risultano necessarie ulteriori precisazioni, specie in merito ai dati conservati, ragion per cui la questione sarà portata nell’ambito del Gruppo di lavoro che riunisce tutte le Autorità europee adibite alla protezione dei dati.