Anche se la sua quota di mercato continua lentamente a crescere, Windows 8 non è stato protagonista di un lancio scoppiettante. Surface RT è stato un mezzo flop ed anche gli altri device equipaggiati con il nuovo sistema operativo di Microsoft non attirano folle estasiate. Insomma, dalle parti di Redmond hanno bisogno di darsi una mossa e, secondo le voci trapelate nelle ultime ore, fra i punti cardine che Microsoft avrebbe fissato nella sua strategia per rilanciare Windows 8 c’è un taglio dei prezzi per i dispositivi touch.
Sia il Wall Street Journal che DigiTimes riportano voci, ritenute abbastanza attendibili, secondo cui Microsoft avrebbe deciso di ridurre del 75% il costo delle licenze di Windows 8 per i produttori OEM, passando da 120 a circa 30 dollari per device. DigiTimes riporta cifre diverse dal WSJ e parla di un passaggio da 90 a 20 dollari per le licenze OEM, ma il succo del discorso non cambia, si tratta sempre di una riduzione corposa.
Lo “sconto”, come accennato in precedenza, dovrebbe riguardare solo i dispositivi touch con dei distinguo fatti in base alle dimensioni dei display. Sembra infatti che Microsoft sia intenzionata a includere una copia di Office 2013 nei tablet/ibridi da 10,8 pollici o inferiori lasciando invece sprovvisti della suite i terminali con dimensioni superiori ai 10.8 pollici.
I primi device con Windows 8 interessati dal price cut della licenza – che quindi dovrebbero risultare più economici anche per i consumatori finali – dovrebbero arrivare in USA entro giugno. Ma la notizia è ancora da confermare.
I rappresentanti di Microsoft rifiutano di commentare la questione, sia in un senso che nell’altro. Solo il CEO di Asus, Jerry Shen, pare aver accennato alla cosa in una riunione con gli investitori ma è presto per bollare la news con il timbro dell’autenticità. Incrociamo le dita, visto che un po’ di risparmio non fa male a nessuno.
[Neowin | Wall Street Journal | DigiTimes]