La Commissione Europea ha imposto a Microsoft il pagamento di una multa di ben 561 milioni di euro per non aver rispettato l’impegno che ne 2009 era stato preso dall’azienda in merito alla ballot screen, la schermata mediante cui offrire agli utenti Windows la possibilità di selezionare un browser web differente da Internet Explorer.
L’indagine a riguardo, appare opportuno sottolinearlo, è stata però avviata soltanto tempo dopo, nel 2012, ad oltre un anno di distanza dal rilascio del SP1 per Windows 7.
Stando a quanto sostenuto dal Financial Times la Commissione Europa si sarebbe resa conto dell’errore commesso dalla redmondiana soltanto dopo aver ricevuto la segnalazione da parte di Google ed Opera.
Per quanto riguarda Opera ci sarebbe ben poco da sorprendersi per la presunta “soffiata” considerando che già nel 2007 la software house norvegese aveva presentato la prima denuncia al’UE (che ha portato poi all’accordo del 2009 tra Microsoft e l’autorità antitrust europea), per quanto concerne Google, invece, l’azione appare del tutto inaspettata ma nn disinteressata se si considera il fatto che attualmente Chrome e il rivale numero uno di IE.
Per il momento, comunque, non vi è ancora alcun dato certo in tal seno.
In merito alla decisione presa dalla Commissione europea Google non ha voluto rilasciare alcuna dichiarazione, i portavoce di Opera, invece, si sono detti contenti di sapere che l’UE ha ottenuto il rispetto dell’impegno e che si tratta di un passo fondamentale per poter garantire ai consumatori una vera scelta tra i diversi browser web.
Microsoft, intanto, ha ammesso la propria responsabilità ed ha provveduto a far sapere che non presenterà alcun ricorso contro la multa.
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#1rico
Certo che è ben sveglia, la nostra commissione europea.
Dopo oltre un anno, ci vuole la segnalazione di Google e Opera per accorgersi che i PC con windows, cioè quasi tutti, non hanno nessuna ballot screen o scelta del browser.
Dove vivono questi signori, in una jungla del borneo o nella foresta nera?