Negli ultimi tempi abbiamo parlato spesso di Quag, il nuovo servizio di ricerca delle informazioni in Rete che permette l’interazione tra utenti che hanno svolto ricerche simili. Ne abbiamo presentato una panoramica generale, per poi passare all’aspetto privacy e finire con l’usabilità del servizio. Manca solo un argomento da trattare per conoscere a 360° Quag e cioè conoscere chi lo ha voluto. Mariano Pireddu e Luca Giorcelli sono rispettivamente il CEO di Quag nonché colui che ha voluto la nascita di questo nuovo strumento e il direttore tecnico e ideatore del funzionamento di questa nuova creatura della Rete. Per conoscere meglio la loro creatura e per conoscere meglio anche loro, gli abbiamo posto alcune domande e, dopo il salto, trovate le risposte che ci hanno dato.
Geekissimo. Ciao Mariano, ti va di raccontarci quando e come ti è venuta l’idea di Quag?
Mariano Pireddu. L’idea alla base di Quag non è la mia, è di Luca, io ho solo notato che da sempre l’esperienza utente su un search engine è la stessa, si fa una ricerca (query) e si ottiene una lista di risultati sotto forma di link (Search Engine Result Page o SERP). E mi sono sempre chiesto dove vada a finire la conoscenza delle persone che cercano un determinato argomento, dove sia rappresentata la loro esperienza, la loro conoscenza professionale, culturale, i loro ricordi, pensieri e sensazioni. Luca ha brillantemente ideato e progettato l’algoritmo (SBIG, search based interest graph) che mette in relazione le persone che formalizzano un interesse attraverso una ricerca web.
G. In un periodo nero per l’economia italiana, cosa ti ha spinto a investire per il tuo progetto in Italia e non all’estero in delle nazioni con una pressione fiscale meno forte e un costo del lavoro più basso?
M. Angelina, Benedetta, Davide, Francesco A., Francesco G., Federico C., Federico T., Giovanni, Lorenzo, Marco, Max, Niki, Mirko, Stefano. Sono i nomi delle persone che hanno partecipato e partecipano all’avventura Quag. Tutti assunti a tempo indeterminato, tutti con un pacchetto di stock options. Sono loro la motivazione più forte, una vera e propria banda di matti determinati e molto competenti. A loro si aggiunge chi ci ha aiutato e ci aiuta dall’esterno, Mirko e Gianluca del Create! Group, Luca, Viola e Ivan di Viralbeat, professionisti impeccabili ma soprattutto ormai piu degli amici che dei consulenti.
G. Qual è il metodo di sostenibilità di Quag? Per farla breve, come guadagnate o pensate di guadagnare con Quag?
M. Con l’advertisment. Stiamo studiando delle forme molto particolari di ads che dovrebbero avere una efficacia maggiore di quelle attaualmente in uso. Quag lo consente e anche nella pubblicità cercheremo di proporre un modello nuovo sia agli inserzionisti che ai fruitori del servizio.
G. Pensate di vendere in futuro a soggetti terzi i dati di ricerca associati agli utenti?
M. Come scritto nei nostri Termini e Condizioni di Utilizzo e nella nostre politiche di Privacy non venderemo mai, e sottolineo mai, i dati di ricerca dei nostri utenti, se non in forma anonima e aggregata. Vogliamo che chi utilizza Quag si senta a suo agio e al sicuro. È una politica che all’inizio offre degli svantaggi in termini economici, ma sono sicuro che alla lunga paghi anche sul fronte del bilancio aziendale.
G. Qualora Quag dovesse decollare a livello internazionale (ce lo auguriamo visto che si tratta di un progetto italiano) e dovesse arrivarti un’offerta per cedere il tuo servizio, la accetteresti o no?
M. Quag è appena nata. Dobbiamo essere umili, ascoltare i consigli, suggerimenti, idee di chiunque si appassioni al nostro servizio. Siano essi addetti del settore quali giornalisti o blogger che semplici utenti. Dobbiamo abbassare la testa sul manubrio e continuare a pedalare forte, ma con le orecchie ben aperte in ascolto di chi ci vorrà offrire il suo contributo. Per altre valutazioni, se saremo stati bravi, ci sarà tempo.
G. Il riscontro ottenuto sull’uso di Quag da parte del “Popolo della Rete” è al di sotto, al di sopra o rispecchia le tue aspettative?
M. Siamo soddisfatti, sia per l’ accoglienza da parte degli addetti ai lavori che di quella degli utenti che stanno utilizzando Quag. Ma al di là del numero di essi, che ripeto, per ora ci rende soddisfattii, ci piace il loro modo di utilizzare Quag e la loro disponibilità a donare la loro conoscenza ad altri. Le persone, e in particolare gli Italiani, sono un popolo aperto e disponibile, perchè dovrebbe essere diverso in Rete?
G. Che consiglio daresti a dei giovani imprenditori o a degli studenti talentuosi che credono nelle loro capacità e vogliono “buttarsi” nell’ICT?
M. Non è nelle mie corde dare consigli. L’Italia è piena di buoni esempi di persone oneste che tutti i giorni si alzano per andare a lavorare. E cercano di farlo al meglio. A volte basta guardare il proprio padre o la propria madre, senza scomodare nomi altisonanti.
Grazie, Mariano. Ora qualche domanda per Luca.
Geekissimo. Ciao Luca, quando Mariano ti ha contattato per proporti la realizzazione di Quag, cosa hai pensato del progetto e della sua idea?
Luca Giorcelli. Le cose sono andate più o meno così. Un giorno ricevo una telefonata, la telefonata che tutti i progettisti web vorrebbero ricevere nella vita. Era Mariano: “Sig. Giorcelli, vorrei realizzare un nuovo social network e lo vorrei fondato sulla ricerca perché non è possibile che da quindici anni a questa parte ricerchiamo ancora nello stesso modo”. In sostanza Mariano mi chiedeva di rendere social una SERP. Un’offerta che non si poteva rifiutare. Ho interrotto le vacanze e mi sono messo subito al lavoro.
G. In quanto tempo hai ideato il modus operandi di Quag? Lo hai fatto da solo? Di quanto tempo e di quante persone c’è stato bisogno per lo sviluppo del sistema come lo vediamo oggi?
L. Nel giro di una settimana di progettazione molto intensa, ho elaborato il nucleo concettuale alla base di Quag: lo SBIG, acronimo di Search Based Interest Graph. Negli otto mesi successivi, grazie a un intenso lavoro di team, a partire da SBIG abbiamo creato Quag, il servizio che vedete on line in versione beta.
G. A cosa è dovuta la scelta dei colori di Quag, in particolare di quello principale? Un caso o un significato preciso? E chi ha avuto l’idea del nome Quag?
L. Il colore si chiama “Ottanio” ed è quel particolarissimo punto di azzurro-verde, il cui nome nasce dalla lega di otto metalli di cui sono fatti i pennini delle stilografiche Parker. Un colore con una bella storia con cui vogliamo differenziarci dalle cromie già presenti nel Web associate direttamente o indirettamente ad altri servizi on line. Non è stato semplice, ma siamo riusciti a trovare un colore bello, vivo e che fosse il nostro. Il secondo colore: l’arancione, è un colore complementare che si armonizza con il nostro “Ottanio” e cia aiuta a rendere ancor più chiara l’usabilità dell’interfaccia.
Il nome Quag è nato nel team in maniera molto spontanea quando, nella quotidianità delle discussioni, si è inventato un modo breve, simpatico e memorizzabile per definire l’essenza del servizio che si stava sviluppando: l’insieme di Query + Tag = QUAG. Quag lo abbiamo cominciato a usare tra di noi proprio mentre stavamo facendo anche un accurato lavoro di identificazione del naming, ma in realtà la soluzione l’avevamo già trovata.
G. Quag non è correttamente visualizzabile su smartphone (es. iPhone 5) e necessita di essere ridimensionato per una visualizzazione corretta. Inoltre, non avete rilasciato delle app di Quag per i vari sistemi operativi mobili. Sicuramente starete pensando di intervenire su questi fronti, ma quali sono le tempistiche?
L. In queste prime settimane di vita stiamo analizzando il comportamento degli utenti sulla versione desktop. Sulla base delle indicazioni che emergeranno verrà definito il modello funzionale e il layout per i dispositivi mobili. Crediamo comunque che il modello di utilizzo su mobile dovrà essere diverso, più focalizzato sulle relazioni che sulla ricerca.
G. La sezione Help&Feedback sembra piuttosto attiva. Quanto aiuto state ricevendo dagli utenti in termini di segnalazioni e suggerimenti? Inoltre, perché la scelta di non permettere agli utenti di entrare nella sezione, ad esempio, con l’indirizzo e-mail usato per la registrazione di Quag?
L. È vero, la sezione “Quag Feedback” si è rivelata per noi preziosa e stimolante. Cogliamo l’occasione per ringraziare i numerosi utenti che dal giorno in cui siamo partiti hanno animato anche questo canale di partecipazione. È anche grazie al loro contributo se alcuni giorni fa abbiamo rilasciato una nuova versione della home page per gli utenti registrati. Per quanto riguarda il Single Sign On, non appena avremo superato altre priorità più importanti, lo implementeremo. Per ora ringraziamo gli utenti del feedback per la loro pazienza.
G. Infine, delle curiosità. Quali sono stati i 3 argomenti più gettonati su Quag dal suo lancio fino ad oggi?
L. Gli argomenti più gettonati dipendono molto dall’approccio di utilizzo di chi pone le domande. Abbiamo un approccio “opinionistico” in cui gli argomenti preferiti sono la politica, i social media, la cultura. E abbiamo un approccio “risolutivo” più orientato trovare la soluzione ad un problema specifico, in cui emergono la salute, il fisco, l’uso della tecnologia, lo sviluppo software.
Grazie anche te, Luca e un imbocca al lupo a te e Mariano da parte di Geekissimo.