Sono ben 18 i milioni di italiani che quotidianamente si servono di smartphone e tablet, che dispongono di postazioni multimediali all’ultimo grido, che mantengono il computer costantemente in funzione e che sfruttano a più non posso risorse mobile a carattere social come, ad esempio, Facebook e Twitter.
Gli italiani, quindi, sono un popolo sempre più geek e a darne notizia è una ricerca recentemente presentata a Milando da ConMe e la School of Management del Politecnico di Milano e Makno/Abis.
Dalla ricerca emerge chiaramente il fatto che l’approccio che gli utenti del Bel paese hanno con gli smartphone e con i tablet è sempre più in aumento nonostante il computer continui ad essere il gadget tech maggiormente utilizzato nel corso della giornata.
Lo smartphone, infatti, è presente per il 37% della giornata tipica di un italiano, il tablet, invece, per il 15%.
Dei totali 18 milioni di italiani quelli aventi un’età compresa tra i 15 e i 64 anni possono essere definiti come consumatori convergenti, ovvero come gli utenti che quotidianamente utilizzano diversi device.
La convergenza, per utilizzare le parole di Mario Abis, il presidente di Makno, non va solo a configurarsi come un sistema mediante il quale codificare l’innovazione tecnologia che trasforma il sistema dei media o come un nuovo modo di utilizzare sia i vecchi sia i nuovi media ma anche come un fenomeno meramente sociale.
Per quanto concerne invece le differenze di genere la ricerca mette chiaramente in evidenza il fatto che sino ai 34 anni non vi sono particolari discrepanze tra uomini e donne mentre dopo i 35 anni la concentrazione tra gli utenti di sesso maschile è più alta per il maggior tasso di attività.
#1Luigi
Non definirei “geek” un individuo che sa usare uno smartphone o un tablet, ormai molto simili al pc che abbiamo in casa da vent’anni almeno. Il geek sarebbe un utente pro, capace di risolvere i problemi relativi ai software e hardware in uso, di conoscerli alla perfezione e di personalizzarli senza sforzo. L’utente medio di uno smartphone è tutt’altro che geek: è un cavernicolo che colpisce lo smartphone con una clava appena lo vede spegnersi, per poi chiedersi se lo ha messo a caricare.
#2VeroGeek
Se per definirsi geek basta avere uno smartphone (ormai nei negozi il 90% dei cellulari lo sono), un tablet e andare su facebook allora mi sa che i geek sono molti di più di quelli che si potrebbero immaginare.
Con questa definizione anche gli utonti rientrano in questa categoria.