Pochi giorni fa vi abbiamo parlato di uno spot Microsoft che puntava il dito contro Google Docs in modo molto esplicito. Se nel precedente video non avevamo dubbi, nel nuovo filmato la certezza è divenuta assoluta.
Continua la campagna “Don’t get Scroogled!”, questa volta casa Redmond prende in considerazione Chrome rielaborando il video mandato in onda da Google durante la recente conferenza. Lo spot serviva, in origine, ad evidenziare le maggiori potenzialità della pallina colorata che, ad esempio, permette di sincronizzare il proprio account su ogni dispositivo, ricordare le password su tutti i device e molte altre funzioni interessanti che gli appassionati del browser già conoscono.
Microsoft non ha fatto altro che modificare le parole, e qualche scena, di questa pubblicità per stravolgere il suo significato. Dal meglio del web si passa praticamente al peggio. Redmond ha sempre sostenuto che Chrome non rispetti assolutamente la privacy degli utenti e in questo filmato lo evidenzia nuovamente: Con Google Chrome tutto, dovunque, viene tracciato.
Nella parodia, Microsoft evidenzia che le informazioni degli utenti vengono monetizzate da Google che, infatti, le venderebbe agli inserzionisti. La pubblicità, dunque, diviene un vero e proprio incubo e sottolinea come i dati dei navigatori vengono “rubati” da qualsiasi dispositivo mentre ci troviamo in qualsiasi luogo, persino nel bagno!
Google guarda tutto quello che facciamo: dove andiamo (Maps), telefonate (Android), ricerche (motore di ricerca), cosa guardiamo (Youtube), le email (Gmail) e molto altro! Per evitarlo, secondo l’azienda, non dovrete far altro che passare ad Internet Explorer e, ovviamente, a tutti gli altri servizi Microsoft.
Ci troviamo dinanzi ad un’angosciante verità oppure di fronte ad una palese esagerazione?
Video originale di Google Chrome
Video stravolto da Microsoft
[ Via | Venturebeat ]
#1Arch Stanton
Porsi la domanda finale è come pensare che Google sia Gratis…
#2caygri
perchè microsoft no? ahahaha voglio sapere chi non ci controlla!
#3Zanna
Cioè l’hanno affermato quelli che controllano le chat Skype tracciando user e password dei link HTTPS ? Curioso
#4amortegoogle
A morte Google!!!! A morte anche Android ” lagOS “
#5andrea90rm
@amortegoogle: triste apple fanboy
#6amortegoogle
@andrea90rm: a dire il vero ho tutto della Microsoft lumia 920 xbox e surface pro e mi fa schifo la apple
#7Tedebus
Arch Stanton ha scritto una cosa saggia.
Può una multinazionale, anzi LA multinazionale per eccellenza ormai, lavorare gratis?
I servizi che Google dà sono spaventosi sia a livello tecnologico che di capillarità. I loro sviluppatori hanno le palle che ruggiscono. E chi li paga?
La loro crescita è data dalla pubblicità. La loro forza è la personalizzazione della stessa che spinge il mercato ad acquistare i loro spazi.
Lo fanno loro, lo fa Facebook, lo fa Microsoft, lo fa Apple e lo fanno altri.
Niente è gratis davvero, a meno che non venga dalla comunità o da qualche amatore o gruppo di amatori. Ma Google non è un hobby, è una realtà industriale.
Io non mi sono preso la briga di leggere tutto ma sono sicuro che TUTTI ce l’hanno scritto da qualche parte, vicino a qualche pulsante “accetta” che abbiamo premuto: acconsentiamo al trattamento dei nostri dati personali e di quello che utilizziamo.
Poi che venga controllato davvero anche il contenuto delle email o del materiale che ho sullo spazio di hosting… potrei nutrire qualche dubbio, ma tutto può essere. Ma mi rifiuto di credere che siano solo loro a farlo.
L’occasione fa l’uomo ladro, è solo che Google avendo un ventaglio di servizi decisamente grande… ha più occasioni!