Nel lontano 1973 l’omosessualità fu rimossa dal Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders (Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali), ma nel 2013 troviamo ancora persone che sostengono una diversa tesi. I gay devono essere curati, l’omosessualità è una prigione dalla quale si deve fuggire. Addirittura sembra bastare una semplice applicazione per ritrovare la “grazia”. Questo è quanto sostiene il titolo gratuito denominato Setting Captives Free Mobile.
L’applicazione si rifà ad un sito ufficiale che promuove il percorso spirituale delle persone che compiono peccati abituali, come ad esempio essere omosessuali…
Apple non ha tollerato l’arrivo di questo titolo nel suo store e, come già successo in passato, ha deciso di rimuovere immediatamente l’applicazione che, inizialmente, si era posta solo come un titolo religioso. I suoi forti temi parlano dell’omosessualità come una trappola ed un peccato da combattere, dunque, è stata cacciata dallo store melato.
Il discorso non sembra lo stesso per quanto riguarda Google Play. Setting Captives Free Mobile ha raggiunto anche questo store e, al momento, risulta ancora disponibile. Seppur presente sulle pagine del Play Store le opinioni degli utenti non sono certamente positive, anzi le persone hanno evidenziato il loro sdegno verso tale trovata.
Siamo certi che Google rimuoverà presto il titolo, anche perché la richiesta arriva dai piani alti. E’ stata l’organizzazione All Out a lanciare una petizione per richiedere l’eliminazione di Setting Captives da ogni negozio virtuale.
L’app gratuita per guarire l’omosessualità viola palesemente i termini d’uso dei negozi virtuali. Come più volte abbiamo detto, questi store vietano materiali razzisti, antisemiti e omofobi!
[ Via | techdigest ]
[ Photo Credits | Google Play ]
#1Luca Pari
Più che violare palesemente i termini d’uso dei negozi virtuali …secondo me un’app di questo tipo spu**ana pesantemente lo sviluppatore che l’ha realizzata. Ridicoli e trogloditi.
P.S.: è stata invece pubblicata l’app per curare chi ha ideato quest’app?
#2Matteo Sulis
Mi sembra invece che si tratti di un gravissimo caso di discriminazione religiosa. Se la app non utilizza toni offensivi, il ritenere sbagliatoil comportamento omosessuale é convinzione comune a molte religioni, per cui ccensurare significa tappare la bocca a chi la pensa diversamente. Questo é bigottismo, e della peggior specie anche.
#3cristo
La mia religione prevede lo stupro di bambini, accidenti a quel bigotto del babbo di uno dei bambini mi ha tagliato la fava. Che ingiustizia nei confronti della mia religione…
Ps: Io matteo veramente quando sento parlare gente come te, piglierei un sedia e te la sbatterei su quella testa di m…a che ti ritrovi.
#4cristo
La mia religione prevede lo stupro di bambini, accidenti a quel bigotto del babbo di uno dei bambini mi ha tagliato la fava. Che ingiustizia nei confronti della mia religione…
Ps: Io matteo veramente quando sento parlare gente come te, piglierei un sedia e te la sbatterei su quella testa di m.rda che ti ritrovi.
#5Luca Pari
@Matteo Sulis: abbinare i gusti sessuali alla propria fede religiosa (per chi ne ha una) mi sembra una bella scusa per “giustificare” il contenuto dell’app.
Non so, a te farebbe piacere sapere che venisse distribuita un’app per convincerti del fatto che dovresti essere omosessuale e non eterosessuale?
Infine: “chi la pensa diversamente” è proprio il tema dei tempi moderni. Come Apple non accetta quest’app, tu non accetti che venga rimossa. Dunque, o entrambi avete ragione o entrambi avete torto, perché entrambe le parti non accettano il punto di vista dell’altro.
#6Tedebus
@Matteo Sulis: pienamente d’accordo! Come pure con Luigi.
Allora lo stesso discorso dovrebbe essere fatto su applicazioni di altre religioni dove, per esempio, la considerazione delle donne è tutt’altro che accettabile. E questa è per dirne una…
#7Luigi
@Luca Pari: La differenza sta nella libertà negativa o libertà positiva. Libertà negativa si ha quando non siamo d’accordo su qualcosa e, per eliminare il disaccordo, eliminiamo l’oggetto del disaccordo. Libertà positiva è il contrario: può esserci tutto e se a te non piace ti attacchi.
La prima è il modello fascista.
#8Luigi Valente
Non capisco perché sdegnarsi e chiederne la rimozione…
L’uso dell’app è ad esclusiva discrezione dell’utente, nessuno gli impone di scaricarla. Esistono migliaia di percorsi o pseudo cure per l’irascibilità, la depressione, la tristezza, che sono semplici stati d’animo, e nessuno si indigna. L’omosessualità è una cosa normale come uno stato d’animo, ma non è detto che una persona debba per forza volerci convivere. Non sta a noi giudicare cosa va bene e cosa no, le app e i percorsi spirituali esistono, cavoli loro se vogliono usarli oppure no.
Questo spirito paternalistico non porta proprio a nulla, così come non sono affari nostri se lo sviluppatore sarà ben visto o mal visto dalla società.
#9Livio
@Luigi Valente: Neanche commento. Su 4 commenti 3 a favore di questa app.
É proprio vero: l’Italia é ancora troppo indietro rispetto al mondo moderno.
Ma si, tranquilli, allora sviluppiamo anche APP a favore del fascismo o del nazismo, visto che ci siamo. Sono sempre modi di pensare, giusto? Ridicoli, ecco cosa siete.
#10cristo ildio
La mia religione prevede lo stupro di bambini, accidenti a quel bigotto del babbo di uno dei bambini mi ha tagliato la fava. Che ingiustizia nei confronti della mia religione…
Ps: Io matteo veramente quando sento parlare gente come te, piglierei un sedia e te la sbatterei su quella testa di m.rda che ti ritrovi.
#11Luigi
@Livio: Non sono fascista, proprio per questo penso che il paternalismo insito nella società vada eradicato completamente. Non sta a noi, né alla Apple, decidere cosa va divulgato e cosa no. Se una cosa funziona sul mercato ha tutto il diritto di restarci, se non funziona verrà esclusa dal mercato stesso. A me che sono etero non importerebbe nulla se ci fosse una app che mi potrebbe insegnare a diventare gay, perché la scelta di usarla sarebbe soltanto mia. Allo stesso modo, un gay non dovrebbe sentirsi offeso se altri gay vogliono provare l’app per diventare etero. Sono cose personali di ognuno di noi e, come detto, se presso i gay questa app non riscuoterà successo, sarà il mercato stesso a relegarla nel dimenticatoio.
Chi offende i gay è proprio colui che sta sempre lì a controllare se qualcosa è politically correct oppure no, come se loro fossero una categoria a parte, speciale, che vada particolarmente protetta. Eppure mi pare che nessuno protegga i depressi, i rossi di capelli, i biondi, gli ottimisti… tutte categorie di persone naturalissime e normalissime proprio come i gay.
Amplia un po’ il tuo modo di vedere ed esci dalla tua visione del mondo catto-comunista. Il paternalismo non ha mai aiutato nessuno. Solo quando potremo prenderci per il culo a vicenda su ciò che siamo saremo davvero liberi.
#12Austo
Vedo che almeno lo sviluppatore non è rimasto vittima del moralismo della tv, che ormai ha contagiato la massa moderna. Un esempio proprio qui, nell’altro commento.
#13Simone
Partendo dal fatto che l’omosessualità NON E’ UNA MALATTIA
#14Simone
Partendo dal fatto che l’omosessualità NON E’ UNA MALATTIA , non c’è nulla da curare per cui l’applicazione è sbagliata di fondo. L’applicazione va eliminata perchè crea confusione nelle persone perchè ripeto non esiste una cura perchè non c’è nulla da curare. Se poi voi avete un opinione diversa perchè dettata dalla vostra religione non vuol dire che sia quella giusta.