Sono molti gli avversari dell’industria del copyright e quasi tutti soggiornano su internet. La morte di Megaupload ha spazzato via molti contenuti che violano i diritti d’autore, ma basta una semplice ricerca tramite Google per trovarli altrove.
L’industria dell’intrattenimento continua a puntare il dito contro il motore di ricerca più famoso al mondo che può essere dunque considerato come il contenitore della pirateria. Spesso Google ha annunciato alcune modifiche che riducono il materiale pirata on line, ma non ha assolutamente intenzione di seguire i voleri delle grandi aziende: eliminare direttamente i siti web che contengono o rimandano a qualsiasi cosa violi il copyright.
Questo comportamento non è nella politica di Google, afferma Eric Schmidt. La dichiarazione è stata rilasciata dall’amministratore delegato durante una recente conferenza stampa tenuta presso “Allen & Co”.
Come mai Mountain View non vuole sradicare del tutto questo tipo di contenuti? Come sicuramente saprete, basterebbe un semplice click per far divenire la pirateria solo un lontano ricordo, ma l’azione non rientra nella filosofia di Google. L’azienda non ha assolutamente intenzione di divenire la “polizia di internet”, dovranno essere le forze dell’ordine ad intervenire per segnalare che un portale è illegale che di conseguenza verrà oscurato, proprio come successe con Megaupload.
I detentori di copyright, ad ogni modo, non sono soddisfatti dal comportamento del motore di ricerca, dunque, questa storia potrebbe continuare in tribunale.
Che cosa ne pensate al riguardo? Google dovrebbe combattere drasticamente la pirateria eliminando ogni sito web che le aziende vedono come possibile pericolo?
[ Via | torrentfreak ]
[ Photo Credits | drumminhands ]
#1darius
come sarebbe ” basterebbe un semplice click per far divenire la pirateria solo un lontano ricordo” ? forse che esiste solo google ? dettagli please.
#2Desiree Catani
@darius: conosciamo bene l’influenza di Google, quindi eliminare i siti pirata da questo motore significherebbe quasi ucciderli. Ci sono dei metodi alternativi, certo, ma l’azione li danneggerebbe drasticamente
#3saki_kawa
@Desiree Catani: mm.. secondo me sarebbe solo un danno a Google, in favore di altri motori di ricerca, e un brutto precedente.. chi mi dice che altri siti un domani non potranno essere oscurati, senza un’indagine della polizia, semplicemente perché rispondono ad una certa query?
#4Alexian
@Desiree Catani: questa è una banalità bell’e buona, Internet non è confinato nei servizi Google.
#5Mario Rossi
@Desiree Catani: che discorsi sono questi? Semmai il ragionamento da fare è inverso e google perderebbe una marea di utenti che andrebbero a rifugiarsi verso un motore di ricerca alternativo.
#6David
Giusta decisione. Google non è internet!
Ma giustamente vince sempre l’ignoranza altrui…
#7FastDDL.tk
haha… me la fo sta risata…
di soluzioni per raggirare il sito di google c’è e una volta appreso da un pò tutti gli utenti sarà facile risolvere il problema rendendo così anche più obsoleto il big g.
Già solo se apre un sito simile a big g intenzionato a fare solo da quel tipo di motore, già molti dei problemi sono risolti.
Ad esempio esistono già alternative come filecrops impuntati solo in quel tipo di ricerca e dubito sfruttino google. 😉
#8rico
Un giorno sparì da google un sito pirata, e io risi.
Il giorno dopo sparì un sito di hosting, e mi venne un dubbio, ma risi ancora e passai oltre.
Il terzo giorno, invece del MIO sito, trovai una sola pagina: “Nel commentare lei ha usato una faccina di proprietà della Smiley,inc. Di conseguenza lei è stato bannato da questo motore.”