La lotta contro la pirateria non si arresta, anche se la London School of Economics sostiene una teoria del tutto differente. Nel dicembre del 2011 furono avviate delle cause dalle vari organizzazioni che cercano di proteggere gli interessi finanziari dei grandi nomi, come ad esempio la Paramount Pictures e la Sony.
Dopo anni, un tribunale francese ha preso una definitiva decisione ed ha ordinato ai principali motori di ricerca del web di rimuovere alcuni importanti siti. Google, Microsoft e Yahoo dovranno eliminare dai risultati di ricerca qualsiasi pagina collegata ai seguenti domini:
- dpstream.tv
- fifostream.tv
- allostreaming.com
- alloshowtv.com
- allomovies.com
- alloshare.com
- allomegavideo.com
- alloseven.com
- allourls.com
- fifostream.com
- fifostream.net
- fifostream.org
- fifostreaming.com
- fifostreaming.net
- fifostreaming.org
- fifostreaming.tv
I sedici siti web, dunque, non compariranno più tra i risultati dei grandi motori del web, ma gli indirizzi continueranno ad esistere. I colossi di internet dovranno attuare la procedura di rimozione entro 15 giorni e non dovranno indicizzare i contenuti per 12 mesi. I portali indicati, ovviamente, sono evidenziati come siti che ospitano materiali pirati, infatti, permettono la visione in streaming di film e di conseguenza sono ritenuti illegali.
Sottolineiamo che i siti web non saranno colpiti in stile Megaupload, ma “solo” rimossi dai motori di ricerca di Google, Microsoft e Yahoo. Anche se il blocco non è totale, essere eliminati da queste principali fonti significa quasi scomparire dal mondo del web per un anno.
Voi che cosa ne pensate, questa soluzione potrebbe giovare realmente alle industrie dell’intrattenimento oppure condividete la teoria della London School of Economics? Quest’ultima sostiene che la pirateria on line non danneggiava in nessun modo le varie industrie.
[ Via | pcinpact ]
[ Photo Credits | drumminhands ]