La cinese Huawei è stata una delle prime aziende a credere nel progetto Windows Phone di Microsoft, insieme a Samsung, HTC e Nokia. Adesso però le cose sono cambiate. Nell’arco degli ultimi 18 mesi il produttore asiatico ha immesso sul mercato appena due terminali equipaggiati con l’OS di Redmond e non vengono lesinate critiche in pubblico al lavoro di Nadella e soci.
In un’intervista rilasciata al margine del Mobile World Congress di Barcellona ma resa nota solo ora, il chief marketing officer di Huawei, Shao Yang, si è infatti dimostrato poco entusiasta di Windows Phone lamentando costi di licenza troppo alti e mancanza di “apertura” rispetto ad Android.
In Windows Phone c’è un solo problema: ci sono più costi per le licenze rispetto ad Android. Questo aumenta il prezzo dei telefoni del 10%. Questo è un freno a Windows Phone. Il secondo freno è l’ecosistema. Il terzo e più grande punto di blocco è che Windows Phone non è aperto come Android, questo impedisce ai produttori di realizzare le proprie innovazioni. Il risultato di tutto ciò è che tutti i Windows Phone sono troppo simili tra loro ed è difficile differenziare un brand dall’altro.
Premesso che quanto detto sulla mancata differenziazione (leggasi “frammentazione”) dell’esperienza utente non è necessariamente un male, anzi, per quanto riguarda i costi di licenza Microsoft potrebbe intervenire e ridurli, se non addirittura annullarli, in concomitanza con l’uscita di Windows Phone 8.1 (ad aprile).
D’altronde il colosso di Redmond si è già dimostrato sensibile sull’argomento tagliando i costi di licenza per Windows 8.1 sui tablet economici. E se saranno fiori, fioriranno. Anche per Huawei.
[Neowin]