Dopo aver modificato i suoi termini di servizio a novembre del 2013 nel corso delle ultime ore Google ha fatto sapere di aver apportato nuovi ritocchi agli stessi.
Il cambiamento, questa volta, riguarda la scansione automatica dei contenuti (sia quelli salvati e ricevuti che quelli caricati ed inviati) gestiti dall’utente sulle piattaforme che il gruppo mette a disposizione. Il riferimento è in particolare a Gmail.
Stando a quanto reso noto si apprende che relativamente alla casella di posta elettronica del colosso delle ricerche in rete viene effettuata un’analisti dei messaggi in modo tale da poter fornire funzionalità personalizzate ed una migliore protezione contro le minacce di tipo informatico quali codice maligno e spam.
La redazione del sito web The Next Web ha interpellato un portavoce di Big G al fine di poter meglio comprendere se la variazione dei termini di servizio avrà particolari applicazioni sulla gestione dei dati personali affidati dagli utenti alle piattaforme di rilevanza personale.
Al quesito di The Next Web Google ha risposto lasciando intendere che non ci saranno particolari cambiamenti nelle modalità mediante cui il colosso di Mountain View gestisce i dati personali.
Vogliamo che la nostra policy sia semplice e di facile comprensione per gli utenti. Questi cambiamenti offrono alle persone maggiore chiarezza e sono basati sui feedback che abbiamo ricevuto nel corso degli ultimi mesi.
Da notare che al momento la versione in lingua italiana dei termini di servizio di Google non è stata ancora aggiornata (dovrebbe essere questione di qualche ora o al massimo di qualche giorno!) e che le informazioni in oggetto fanno riferimento alla versione in lingua inglese degli stessi.