Mirare alla testa? Un paletto di frassino nel cuore? La spinta coercitiva degli smanettoni? Niente da fare. Qualunque sia l’arma giusta per mandare Windows XP all’altro mondo, nessuno l’ha trovata. Nemmeno Microsoft che, per l’ennesimo mese di fila, deve assistere a una flessione impercettibile nella market share del suo sistema operativo tredicenne (e sottolineiamo, tredicenne) nonostante la cessazione del supporto per quest’ultimo.
Secondo le ultime statistiche targate Net Applications, Windows XP è installato sul 26,29% dei computer di tutto il mondo, con una discesa di appena 1,4 punti percentuali rispetto alla quota di mercato rilevata un mese fa. Da questi numeri si capisce anche perché il colosso di Redmond, contravvenendo alle proprie direttive, abbia rilasciato un aggiornamento per Internet Explorer compatibile anche con questa versione del sistema operativo.
Va però sottolineata una cosa: molte aziende ed enti governativi, in attesa di completare la transizione da XP a una versione più recente di Windows, hanno stretto accordi speciali con Microsoft – pagati milioni di dollari – che consentiranno loro di ricevere assistenza tecnica dedicata ancora per un anno.
Questo significa che per assistere a flessioni più consistenti della market share di Windows XP dovremo attendere ancora qualche mese. Forse non dodici, ma quasi. E se provassimo a chiamare i Ghostbusters?
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