A seguito della sua presentazione ufficiale, avvenuta lo scorso 21 gennaio durante il keynote dedicato a Windows 10, emergono nuovi interessanti dettagli su Spartan e le sue caratteristiche tecniche.
Il nuovo browser di Microsoft sfrutta un nuovo motore di rendering, che però è nato come un fork di Trident, il motore che anima il tanto odiato Internet Explorer. Si tratta dunque di un nuovo IE sotto mentite spoglie?
Le cose non stanno proprio così. Secondo quanto dichiarato da un portavoce di Microsoft a ZDNet, il motore di rendering Spartan (edgehtml.dll) è un nuovo componente separato da Trident (Mshtml.dll).
Il nuovo engine è nato come un fork di Trident ma si è discostato rapidamente da quest’ultimo. Il motore di Spartan, inoltre, è basato su dei principi diversi rispetto a Trident: focus sull’interoperabilità in primis.
Insomma, Spartan è disegnato per lavorare con il Web così com’è oggi, IE faceva un po’ più di fatica. Ma come si chiamerà la versione finale di questo programma di navigazione?
Notizie ufficiali in merito non ce ne sono ancora ma su Windows Central è stata pubblicata una serie di nomi che – secondo il sito – sarebbero al vaglio da parte di Microsoft. Eccoli.
- Edge
- Elixa
- Endeavor
- Entourage
- Evex
- Evo
Microsoft Spartan non ha ancora una data di uscita ufficiale, anche se in Windows 10 è già possibile provare il suo motore di rendering digitando about:flags nella barra degli indirizzi di IE e attivando l’opzione Enable Experimental Web Platform Features.
La versione finale sarà compatibile con computer, smartphone e tablet. Si attendono notizie circa la sua disponibilità su Mac, Android e iOS, non ancora esclusa del tutto.