Sul fatto che Periscope sia l’applicazione del momento vi sono ormai ben pochi dubbi. Sono infatti in tanti, anzi in tantissimi coloro che ogni giorno si servono della famosa app di mamma Twitter così come sono molto numerosi gli utenti che ne parlano, in rete e non.
Quel che forse non tutti sanno è che in passato anche Google ha valutato l’ipotesi di mettere in campo un progetto simile. A farlo fu qualche anno fa il personale al lavoro sulla piattaforma YouTube.
L’idea di Google non si è poi tradotta in qualcosa di concreto a causa di alcune priorità che hanno richiesto l’attenzione del gruppo come ad esempio la battaglia legale con Viacom riguardo l’upload non autorizzato, da parte degli utenti, di contenuti protetti da copyright e la creazione del sistema Content ID che oggi viene sfruttato per certificare i filmati coperti da diritto d’autore.
A render nota la cosa è stato un ex impiegato di Google che nelle scorse ore ha rilasciato una dichiarazione al The Wall Street Journal.
Google ha preso in seria considerazione la possibilità di evolvere il proprio servizio desktop per il live streaming, che oggi richiede agli utenti di ottenere l’approvazione prima di iniziare la trasmissione di un evento, in un’applicazione mobile con meno restrizioni. Però, per una serie di ragioni, l’azienda non lo ha fatto. Tra queste, stava costruendo il sistema Content ID e affrontando Viacom, dunque investire anche sul live streaming non è sembrato conveniente.
Alla luce delle informazioni in oggetto non ci sarebbe dunque da stupirsi se un giorno, e neppure troppo lontano, Google dovesse annunciare il rilascio di una propria app alternativa a Periscope. In tal caso si tratterebbe però di un lancio tardivo per riuscire ad ottenere da subito la leadership in fatto di live streaming.
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Via | 9to5Google
#1giorgio
a dire il vero Google con Hangout ha fatto ancora meglio, ma e’ una piattaforma ingessata fino a quando non capiranno che va scorporata da Google Plus.