Colpo di scena sul caso Uber, la società che gestisce l’app tramite la quale si potrà sfruttare un’alternativa 2.0 ai taxi. Dopo la decisione delle autorità di bloccare la sua attività a Roma, grazie anche all’enorme pressione esercitata dai tassisti, ora la Società è tornata alla ribalta fino a nuovo ordine.
Andiamo con ordine, perché circa una settimana fa c’era stata una prima presa di posizione piuttosto forte in vista del reclamo di Uber, poi puntualmente arrivato:
“Faremo appello contro questa decisione, basata su una legge vecchia di 25 anni e che non rispecchia più i tempi, per permettere a migliaia di autisti professionisti di continuare a lavorare grazie all’app di Uber e alle persone di avere maggiore scelta. Ora il governo non può perdere altro tempo ma deve decidere se rimanere ancorato al passato, tutelando rendite di posizione, o permettere agli italiani di beneficiare di nuove tecnologie come Uber”.
Ora che è stato inoltrato appello, ad Uber è stato comunicato di poter continuare ad operare a Roma fino a nuovo verdetto, bloccando in questo modo la sospensione in programma dal 17 aprile. Questo il commento del brand:
“Siamo molto felici di poter comunicare a tutti i driver e agli utenti di Uber in Italia che potranno continuare ad utilizzare l’applicazione fino alla pronuncia del Tribunale sul nostro reclamo. Vogliamo andare avanti per queste persone e per tutti i consumatori che chiedono solo di avere più scelta”.