Dopo un lungo processo di preparazione, finalmente in queste ore abbiamo una presa di posizione netta contro le fake news da parte di Google. Il colosso di Mountain View, infatti, non intendere cedere di un millimetro sotto questo punto di vista ed ora si appresta a punire tutti i blogger superficiali.
Qui di seguito i due punti fondamentali che sono stati trattati da Google sul suo blog ufficiale per spiegare a tutti come sta cambiando il suo temutissimo algoritmo di ricerca:
Nuove Linee guida per i valutatori della qualità della Ricerca: quello che porta acambiamenti alla Ricerca è un processo che coinvolge diverse sperimentazioni. Come parte di questo processo, ci sono valutatori – persone reali che valutano la qualità dei risultati di ricerca di Google – che ci forniscono un riscontro sui nostri esperimenti. Queste valutazioni non determinano il posizionamento di singole pagine, ma vengono utilizzate per raccogliere dati sulla qualità dei nostri risultati e identificare aree che richiedono miglioramenti. Lo scorso mese, abbiamo aggiornato le nostre Linee guida per i valutatori della qualità della Ricerca (Search Quality Rater Guidelines) con esempi più dettagliati di pagine di scarsa qualità in modo che i valutatori le segnalino appropriatamente; gli aggiornamenti includono informazioni ingannevoli, risultati inaspettatamente offensivi, bufale e teorie cospiratorie non dimostrate. Queste linee guida cominceranno ad aiutare i nostri algoritmi a far retrocedere simili contenuti di scarsa qualità e ad introdurre ulteriori miglioramenti nel tempo. Cambiamenti nel posizionamento: combiniamo centinaia di segnali per determinare quali risultati mostrare per una determinata ricerca, da quanto è recente il contenuto al numero di volte in cui il termine di ricerca compare nella pagina. Abbiamo modificato i segnali per aiutare a far emergere più pagine più autorevoli e far retrocedere contenuti di scarsa qualità, cosicché problemi come quello dei risultati che negano l’Olocausto che abbiamo visto a Dicembre abbiano meno probabilità di presentarsi.
Insomma, vita accorciata per i blogger che sono soliti fornire informazioni false, improntate sulla cospirazione e non verificate, come potrete notare dalla presa di posizione di Google. Addio fake news?
#1Phil Cayetano
There’s certainly a lot to know about this topic. I like all of the points you have made.|