Il panorama delle innovazioni tecnologiche sta estendendosi sempre più rapidamente anche al campo delle mansioni industriali: in questo ambito, l’Industria 4.0 ha rivelato la crescente importanza della formazione, in capo ai lavoratori del domani, nelle competenze relative alla meccatronica e alla robotica. Si tratta di branche soggette ad un aggiornamento costante e per le quali è necessario acquisire professionalità e nozioni che solo una formazione specifica possono garantire.
Quali conoscenze tecniche occorrono per l’industria del futuro?
Concetti come quelli di meccatronica e robotica, per vero, non sono propriamente recenti. Si comincia a parlare di “meccatronica”, infatti, sin dagli anni ’70, con riguardo ai prodotti elettromeccanici per la cui realizzazione sono riunite competenze relative a diverse branche tecnologiche, come l’elettronica, l’informatica e la meccanica. In senso speculare, la robotica, liberata da concetti fantascientifici, ha da tempo assunto rilievo nell’ambito della produzione industriale, rappresentando ad oggi una delle specializzazioni più richieste.
Tutto ciò è dovuto principalmente allo sviluppo delle tecnologie meccaniche ed alla loro integrazione con componenti elettroniche e sistemi per il controllo informatico. Ad oggi, il mercato è invaso da prodotti che combinano meccanica, elettronica e robotica: si pensi alle applicazioni in termine di domotica, agli utilizzi in campo medico e ludico, alla componentistica degli autoveicoli di ultima generazione.
Anche nel campo della robotica, sono molto diffusi ad oggi sistemi di automazione e/o di produzione nel campo automobilistico, tessile e alimentare, oltre che in quello domestico: basti pensare ai comuni robot da cucina, alle impastatrici, agli aspirapolvere. Dalle applicazioni di larga diffusione, dove una formazione avanzata può favorire più facilmente l’ingresso nel mercato del lavoro, si passa poi a quelle conoscenze che possono rivelarsi utili anche nella vita di tutti i giorni.
Un esempio è quello del settore ludico o dell’intrattenimento, dove grazie ad uno specifico corso per progettare droni è possibile riuscire ad acquisire conoscenze basilari che permettano di declinare nel proprio tempo libero una qualche applicazione delle materie di cui si sta parlando. In ogni caso, questa premessa può servire ad illustrare l’importanza della formazione in questi campi tecnologici, attesa la sempre maggior richiesta di personale qualificato da parte dell’industria.
Lavorare con le nuove tecnologie meccaniche
E’ ormai innegabile che in futuro si avrà una richiesta sempre più crescente di programmatori, sviluppatori ed esperti in meccatronica e robotica. Possedere le conoscenze necessarie alla realizzazione di questi sistemi servirà ai giovani per acquisire le abilità tecniche più utili all’inserimento nel mercato del lavoro del futuro. Già oggi, i dati disponibili testimoniano queste conclusioni: nel 2018, il settore industriale relativo alla costruzione di macchine utensili, robot e sistemi di automazione ha visto una crescita in termini di produzione pari a 6,9 miliardi di euro, con un incremento del 13,4% rispetto all’anno precedente.
Tutto ciò dimostra come l’Industria 4.0 abbia bisogno di figure professionali dotate di competenze tecniche precise: i meccanici di un tempo, infatti, lasceranno spazio a quei tecnici in grado di saper coniugare l’intelligenza artificiale alle innovazioni richieste da ogni livello industriale, si tratti di piccole, medie o grandi imprese.
Per poter rispondere alle esigenze di un contesto produttivo in cambiamento, ai giovani deve essere consentito di accedere ad appositi programmi di formazione sin dall’età scolare. In questo senso sono apprezzabili gli sforzi provenienti dal MIUR, in collaborazione con i progetti Impresa 4.0, che stanno già destinando gli studenti di ITIS, scuole STEAM ed altri istituti professionali alla frequenza di appositi progetti di sviluppo in grado di fornire loro gli adeguati strumenti per affacciarsi all’innovato mercato lavorativo.
Le nuove sfide della formazione tecnica
In questo senso, una fase di avvicinamento a questo tipo di esigenze formative può avviarsi già in età scolare con la partecipazione a programmi di studio più semplici, come un corso per progettazione di droni, che può fornire agli studenti un approccio preliminare alle conoscenze informatiche ed elettroniche più utili per rispondere alla domanda di innovazione che proviene dalle aziende.
L’obiettivo, naturalmente, è quello di illustrare ai giovani l’importanza di questi saperi tecnici, orientandoli verso ulteriori programmi di studio. Ciò al fine di permettere loro di acquisire tutte le competenze relate ai sistemi meccatronici, al loro assemblaggio, alla integrazione robotica in azienda, all’utilizzo di sensori complessi e componenti avanzate, che consentiranno – un giorno – di svolgere adeguatamente le mansioni più utili. Lato informatica, inoltre, occorrono competenze per la configurazione PLC e per la gestione integrata con le componenti robotiche, ma anche nozioni in campo di programmazione e sviluppo software, oltre che di gestione dei macchinari.
Strumenti di formazione in questo senso sono, oltre ai corsi specifici di cui si è già parlato e alla formazione proveniente dalle scuole secondarie superiori (relativamente agli indirizzi per periti informatici, elettronici e meccanici), anche e naturalmente dalle università di ingegneria e dai corsi avanzati in meccatronica e robotica.
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