Immagine che mostra il logo di Nokia HERE Maps

Nokia HERE: il nuovo servizio mappe dedicato a Windows Phone, iOS, Android e Firefox OS

Nokia HERE servizio mappe

Nokia ha deciso di rimettersi in gioco nel settore della cartografia digitale e per farlo ha messo in atto tutta una serie di interessanti cambiamenti per quanto concerne la denominazione dei propri servizi e delle funzionalità messe a disposizione degli utenti.

Da tali cambiamenti ha quindi avuto origine Nokia HERE ovvero quello che va a configurarsi come il nuovo servizio di geolocalizzazione, cartografia e navigazione della finlandese che risulta ora interamente basato sul cloud e che può essere impiegato non soltanto dai device Nokia ma anche da vari altri dispositivi.

ll servizio, nel dettaglio, sfrutta l’HTML5, può essere utilizzato offline ed integra un sistema di guida con indicazioni vocali, funzionalità di orientamento e navigazione relative ai trasporti pubblici, permette di salvare luoghi e itinerari, di cercare indirizzi e punti d’interesse, di condividere luoghi sui social network, di ottenere indicazioni stradali per itinerari sia a piedi sia in auto, di esplorare città e paesi sfruttando immagini satellitari, di aggiungere proprie valutazioni, recensioni e foto per arricchire posti visitati e, infine, di visualizzare informazioni inerenti le linee di trasporto pubblico (la funzionalità in questione è disponibile soltanto per alcune città).

A dare il grande annuncio è stato lo stesso Stephen Elop aggiungendo inoltre il fatto che Nokia HERE pone come obiettivo quello di accorpare nel miglior modo possibile il frutto dei numerosi anni di lavoro da parte degli ingegneri che hanno operato al fine di realizzare nuovi strumenti e software da rendere disponibili agli utenti per migliorare l’esperienza d’uso della cartogragia.

Steve Wozniak iTunes Windows Phone Android

Steve Wozniak: Apple dovrebbe rilasciare iTunes anche per Android e Windows Phone

Steve Wozniak iTunes Windows Phone Android

Nel 2001 Apple lanciò iTunes ma la sua diffusione ed il suo utilizzo esplosero quando nel 2003 Cupertino decise di renderne disponibile una versione ad hoc per sistemi operativi Windows.

A partire da quel momento iTunes è quindi andato a configurarsi come il principale servizio offerto da Apple, sia per quanto concerne la musica sia per quanto riguarda i video, mediante cui effettuare l’acquisto ed il nolleggio di film, spettacoli TV, di brani musicali e di interi album.

Successivamente Apple ha poi introdotto iTunes anche sui suoi device iOS ma a parte questo l’azienda non ne ha mai reso disponibile una versione, per così dire, “mobile” fruibile da piattaforme differenti da quella proprietaria.

Modifiche Apple Care

Apple, la garanzia italiana ora è di due anni

Garanzia Apple 2 anni Italia

Apple, dopo gli svariati richiami provenienti da differenti sedi istituzionali e giudiziarie, ha finalmente fatto chiarezza sui termini del contratto dell’Apple Care Protection Plan, l’estensione di garanzia dei prodotti commercializzati da Cupertino.

Stando a quelle che sono le più recenti modifiche apportate da Apple d’ora in avanti l’azienda provvederà a mettere in evidenza la validità biennale della garanzia dei suoi prodotti.

Sulla pagina Apple Care si legge ora in maniera esplicita che consumatori possono richiedere l’applicazione dei rimedi della garanzia legale a condizione che abbiano una prova dell’acquisto del prodotto ragion per cui è importante conservare ed associare sempre la ricevuta alla garanzia limitata Apple di un anno.

Phototheca, gestire immagini proteggendole con password ed individuando i duplicati

Anche sui vostri computer, cari lettori di Geekissimo, sarà sicuramente archiviata un’immane quantità di foto ed immagini che sono state accumulate nel corso del tempo navigando online, vacanza dopo vacanza e in svariate altre occasioni.

Quando ci si ritrova ad avere a che fare con una gran quantità di foto ed immagini avere a protata di mano un valido strumento mediante cui poter organizzare il tutto in maniera semplice ed immediata costituisce sicuramente un fattore di fondamentale importanza… peccato però che il visualizzatore di default annesso ai sistemi operativi Windows fornisca uno scarso numero di opzioni per la gestione.

Per eseguire l’operazione in questione si potrebbe quindi utilizzare uno strumento quale Phototheca, un software gratuito e perfettamente compatibile con tutti i sistemi operativi Windows (sia a 32-bit sia a 64-bit) che, appunto, permette di visualizzare e di gestire facilmente grandi quantità di foto ed immagini.

Watch This, monitorare cartelle ricevendo apposite e-mail di notifica

Tenere sotto controllo specifiche cartelle presenti sul computer in uso può essere molto importante in una gran varietà di situazioni come, ad esempio, quando si desidera sapere quali file sono stati cancellati o spostati da una directory particolare.

Per poter eseguire facilmente l’operazione in questione è possibile ricorrere all’impiego di apposite risorse coome nel caso di Watch This.

Questo software, completamente gratuito ed utilizzabile senza alcun tipo di problema su tutti i sistemi operativi Windows (sia a 32-bit sia a 64-bit), consente di monitorare tutte le cartelle specificate e ricevere, ad intervalli di tempo regolari, apposite e-mail di notifica mediante cui vengono elencati tutti i cambiamenti che si sono verificati per le direcotry tenute sotto controllo.

Print Mosaic: creare mosaici online utilizzando le foto di Facebook, Instagram e Dropbox

Già in diverse altre occasioni qui su Geekissimo abbiamo avuto modo di dare uno sguardo ad apposite risorse mediante cui creare facilmente dei mosaici di foto mettendo a disposizione di voi lettori software ad hoc e svariati servizi web.

Non tutti i programmi ed i servizi web, però, sono in grado di restituire dei risultati soddisfacenti e, sopratutto, selezionare manualmente le varie foto dal computer in uso che si desidera includere nel proprio mosaico può rivelarsi un’operazione tanto impegnativa quanto, al contempo, scocciante.

Tenendo conto di ciò quest’oggi andiamo quindi a dare uno sguardo a Print Mosaic, un nuovo ed interessante servizio online che permette di creare mosaici di foto agendo dal proprio browser web preferito e prelevando le foto direttamente dal proprio account Instagram, Dropbox e Facebook, il tutto effettuando pochi e semplici passaggi.

Utilizzare Print Mosaic è molto semplice poiché è sufficiente aprire la pagina del servizio, cliccare sul pulsante Create Your Mosaic, inserire i propri dati di login a Facebook e, successivamente, quelli degli altri servizi supportati, indicare la foto che si desidera impiegare come base e reticolo, applicare un eventuale filtro ed attendere che venga completato il processo di elaborazione.

Blackberry 10 gennaio 2013

RIM, BlackBerry 10 arriverà il 30 gennaio

Blackberry  10 gennaio 2013

Research In Motion ha scelto di attirare l’attenzione dell’utenza su di sé e sui suoi prodotti il prossimo 30 gennaio, la data in occasione della quale la canadese presenterà ufficialmente il tanto chiacchierato BlackBerry 10, il nuovo sistema operativo per device mobile RIM con il quale ha intenzione di rientrare in scenda nel panorama tecnologico a livello mondiale.

A dare la comunicazione relativa al grande evento è stata la stessa RIM proprio nel corso delle ultime ore anche se allo stato attuale delle cose non sono stati forniti dettagli circa quelle che saranno le caratteristiche tecniche della nuova versione della piattaforma.

Thorsten Heins, amministratore delegato di Research In Motion, ha tuttavia fatto sapere di aver lavorato senza sosta al fine di poter rendere disponibili per i propri clienti funzionalità innovative combinate con un browser web migliore e con un ecosistema ricco di applicazioni e funzionalità multimediali all’avanguardia.

Google Play Music Italia

Google Play Music è disponibile in Italia, per Play Movies e i nuovi Nexus bisogna aspettare

Google Play Music Italia

Così come annunciato da big G alla fine del mese di ottobre Google Play Music ha ufficialmente aperto le porte all’Italia a partire da oggi, il 13 novembre.

Il servizio, che è già stato lanciato in altri paesi, va a configurarsi come una sorta di competitor di iTunes Music Store e d’ora in avanti permetterà agli utenti del Bel paese di acquistare musica online e di poterla ascoltare da qualsivoglia dispositivo semplicemente collegandosi alla propria pagina Google Music o, in alternativa, eseguendo la medesima operazione mediante l’app ad hoc per smartphone e tablet basati su piattaforma Android.

Google Play Music permette di caricare tutti i brani della propria libreria musicale, sino ad un massimo di 20 mila, direttamente online e qualora venissero riconosciuti automaticamente dal servizio verranno immediatamente resi disponibili senza che venga effettuato il processo di upload effettivo.

Il servizio, inoltre, a differenza di iTunes Match è utilizzabile in maniera gratuita.

Mega Kim Dotcom

Mega, il nuovo dominio è mega.co.nz

Mega Kim Dotcom

Da diverse settimane a questa parte si parla, in maniera più o meno assidua, di Kim Dotcom e del suo nuovo progetto Mega, il servizio che dovrebbe andarsi a configurare come il degno successore di Megaupload ma che, a differenza di quest’ultimo, sarà basato sul cloud e disporrà di server dislocati in varie parti del mondo e protetti da crittografia.

Il dominio di primo livello che inizialmente Kim Dotcom avrebbe voluto sfruttare per mandare Mega online sarebbe dovuto essere quello del Gabon (me.ga) ma conseguenzialmente alla volontà del Ministro per le Comunicazioni dello stato dell’Africa centrale, intenzionato a non far sfruttare le piccole nazioni africane da persone senza scrupoli e come piattaforma per commetterei atti volti alla violazione del copyright, Dotcom si è ritrovato a dover apportare alcune piccole modifiche ai suoi piani cercando quindi un nuovo indirizzo web di riferimento.

Nel corso delle ultime ore, a tal proposito, Kim Dotcom ha fatto sapere, mediante la pubblicazione di un apposito messaggio su Twitter, che il nuovo indirizzo del sito web sarà mega.co.nz.

Send to Kindle Firefox

Amazon lancia Send to Kindle anche per Mozilla Firefox

Send to Kindle Firefox

Amazon ha deciso di rendere l’utilizzo dei suoi tablet appartenenti alla gamma Kindle ancora più pratico di quanto già non lo sia grazie a Send to Kindle, un add-on ad hoc specifico per Mozilla Firefox che permette di inviare mediante un semplice click del mouse le pagine web che si desidera leggere in un secondo momento direttamente sul proprio device.

Send to Kindle per Mozilla Firefox risulta utilizzabile in maniera analoga alla medesima estensione già disponibile per Google Chrome.

D’ora in avanti, quindi, tutti gli articoli, i post dei blog, i documenti e quant’altro venga visualizzato online mediante Firefox potranno essere letti comodamente e direttamente dal proprio device Kindle.

L’add-on, una volta in uso, effettuerà inoltre la formattazione del testo dei vari articoli inviati da Firefox a Kindle andando quindi a rimuovere i fastidiosi annunci pubblicitari, i menu e vari altri elementi che potrebbero rendere poco agevole la lettura dei contenuti d’interesse.

Mouse Jiggler, evitare che il PC vada in standby inviando falsi input del mouse

Impostare il computer in modo tale che dopo un determinato arco di tempo di inattività vada automaticamente in standby o, ancora, che il monitor venga spento è sicuramente molto utile al fine di risparmiare energia o, nel caso specifico dei portatili, la carica della batteria.

Tali provvedimenti risultano utili nella maggior parte dei casi ma sono comunque diverse le circostanze in cui l’attivazione automatica dello stato di standby del computer, lo spegnimento del monitor o, ancora, quello del PC potrebbero creare qualche piccolo fastidio all’utente e alle operazioni in corso sulla postazione multimediale impiegata.

È questo il caso, ad esempio, di quando ci si ritrova ad installare un nuovo software o, ancora, quando viene effettuata un’operazione di monitoraggio durante la quale non occorre utilizzare mouse e tastiera.

Apple HTC accordo brevetti

Apple e HTC, pace fatta sui brevetti

Apple HTC accordo brevetti

Una tra le questioni più accese in fatto di violazione di brevetti sembra essere finalmente giunta ad una svolta decisiva: Apple ed HTC hanno raggiunto un accordo per chiudere il contenzioso legale che opponeva i due colossi dell’IT a partire dal 2010.

La disputa legale aveva avuto inizio con la denuncia di HTC da parte di Apple che aveva accusato l’azienda di aver violato alcuni suoi brevetti relativi all’iPhone.

La denuncia da parte di Apple si era poi trasformata, nel corso dei mesi successivi, in una vera e propria opposizione all’intero fronte Android andando quindi ad interessare anche Samsung e Motorola.

HTC era poi stata riconosciuta colpevole, negli Stati Uniti, dalla International Trade Commission per aver violato uno dei quattro brevetti contestati da Apple e successivamente alcuni modelli di smartphone della taiwanese erano poi stati bannati dal mercato a stelle e strisce.

Google permette di cercare e trovare contenuti di Drive, Plus e Gmail

Google, condanna per diffamazione in Australia

Google diffamazione australia

In Australia il giudice David Beach ha stabilito che Google dovrà versare ben 200 mila dollari, poco più di 160 mila euro, nelle casse di Michael Trkulja, il manager che nel 2004 venne colpito alla schiena da un colpo di pistola all’interno di un ristorante.

Ma che cosa c’entra Google? La risposta è, seppur apparentemente complessa, molto semplice: i sistemi automatizzati del motore di ricerca hanno collegato quanto accaduto a Michael Trkulja alla malavita di Melbourne dando ulteriore valore all’ipotesi in base alla quale dietro la spiacevole vicenda ci fossero rapporti con Tony Mokbel, uno dei boss locali impegnato nel traffico di droga.

L’associazione, rivelatasi poi un errore, ha provocato non pochi danni d’immagine a Michael Trkulja.

Una fotografia del manager è infatti rimasta associata su Google a quella del malvivente per circa due mesi nonostante le ripetute sollecitazioni di rimozione fatte dagli avvocati del manager a big G.

iPad orologio ferrovie svizzere

Apple, l’app Orologio di iPad è costata più di 20 milioni di franchi

iPad orologio ferrovie svizzere

Consequenzialmente al lancio di iOS 6, la nuova versione del sistema operativo per iDevice, Apple venne accusata dalla Swiss Federal Railway, la società che si occupa della gestione dei trasporti ferroviari in Svizzera, di violazione di copyright relativamente all’app Orologio introdotta su iPad e il cui design, appunto era stato ritenuto troppo simile, se non praticamente identico, a quello del l’orologio che è presente in tutte le stazioni svizzere.

Il design dell’orologio delle stazioni svizzere può essere sfruttato da terzi soltanto previo accordo economico, un’operazione questa che in tal caso non è avvenuta.

Onde evitare ulteriori problemi ed al fine di potersi servire del design dell’orologio Apple aveva fatto sapere di essere disposta a trattare per giungere ad un accordo con le ferrovie svizzere.

Stando a quanto emerso nel corso delle ultime ore sembra proprio che l’orologio svizzero sia costato ad Apple la modica cifra di oltre 20 milioni di franchi .