MPAA torna alla carica e dichiara guerra ad altri cyberlocker

MPAA file hosting

Sul fatto che nel mirino della Motion Picture Association of America (MPAA) non ci fosse soltanto Megaupload è cosa ben nota a tutti così come anche che dopo la chiusura dell’impero di Kim Dotcom numerosi altri servizi analoghi preferissero sparire dalla scena o, ancora, limitare quanto offerto onde evitare di incorrere nel medesimo destino, tuttavia, conseguenzialmente alle rivelazioni dell’ultim’ora, la situazione potrebbe essere soggetta a nuove e catastrofiche evoluzioni.

Ulteriori risorse dedicate alla condivisione di contenuti in rete potrebbero infatti andare incontro ad un processo di oscuramento come nel caso specifico di Wupload, Putlocker, DepositFiles, Fileserve, Mediafire, ovvero alcuni tra i servizi della categoria in questione che risultano maggiormente utilizzati dalla vasta utenza, in particolar modo in seguito alla chiusura di Megaupload.

A volere fortemente l’oscuramento di queste e di altre piattafome è sempre la MPAA di cui ne fanno parte sei delle più grandi case di produzione cinematografica americana e delle quali la Paramount Pictures sarebbe la più agguerrita nei confronti del file sharing.

Polarfox, modificare foto ed immagini ed eseguirne l’upload su più servizi simultaneamente

Esistono numerosi strumenti grazie ai quali è possibile effettuare in modo pratico e veloce l’upload di uno o più immagini su quelli che sono i principali servizi di image hosting attualmente presenti sulla piazza, su svariati servizi web e risorse di social networking e qui su Geekissimo abbiamo già avuto modo di fare la conoscenza di svariate risorse di questo tipo.

Ciascuna di esse, però, almeno nella maggior parte dei casi, offre un numero limitato di servizi con cui interagire, un dato questo che potrebbe risultare non particolarmente gradito agli utenti che, per un motivo o per un altro, necessitando di una scelta ben più ampia.

Per ovviare a quest’inconveniente è però possibile ricorrere all’utilizzo di una recente ed interessante risorsa quale Polarfox.

Si tratta di un software totalmente gratuito, basato su Adobe Air e compatibile con sistemi operativi Windows, Mac e Linux che, una volta in uso, non soltanto consentirà di effettuare l’upload di foto ed immagini su più siti web simultaneamente ma, per non far mancare proprio nulla, permetterà anche di apportare modifiche ai file scelti prima che venga effettuato il processo di upload.

HDD Health, monitorare costantemente lo stato di salute dell’hard disk ed ottenere informazioni dettagliate

Potrebbero essere diverse le ragioni in base alle quali l’hard disk in uso non sia in grado di restituire dei risultati ottimali ed il miglior sistema mediante cui poter individuare l’insorgenza di eventuali problematiche incidenti, appunto, sulle prestazioni del disco rigido è senz’altro quello di effettuare un processo di monitoraggio costante.

Per poter eseguire in maniera pratica ed ottimale l’operazione in questione si potrebbe prendere in considerazione l’idea di ricorrere all’impiego di un apposito e pratico software freeware quale lo è HDD Health.

Questo programmino, totalmente gratuito ed utilizzabile senza alcun tipo di problema su tutti i sistemi operativi Windows (sia a 32-bit sia a 64-bit), consente di monitorare lo stato di salute dell’hard disk, SSD compresi, ovvero la miglior tipologia attualmente presente sulla piazza, il tutto mediante una praticissima interfaccia utente, così com’è anche possibile notare dando uno sguardo allo screenshot presente ad inizio post.

Xbox 360: gli hacker possono davvero accedere ai dati delle carte di credito?

Xbox 360 dati carte di credito

Stando alle più recenti dichiarazioni di Ashley Podhradsky, ricercatrice dell’Università di Drexel, l’xBox 360, la ben nota e fortunata consolle resa disponibile da Microsoft, sarebbe estremamente vulnerabile per quanto concerne la sicurezza dei dati sensibili immessi dagli utenti anche qualora effettuato un processo di resettaggio completo.

Questo, andando ancor più nel dettaglio, sta a significare che scandagliando il disco rigido formattato delle consolle Microsoft è possibile risalire a quelli che sono i dati delle carte di credito degli utenti, così come reso noto dalla ricercatrice mediante il magazine Kotaku.

Dallo studio condotto dalla ricercatrice ciò che ne emerge sono un insieme di dati non esattamente confortati considerando quanto precedentemente affermato e sopratutto considerando anche il fatto che per poter accedere ai presunti dati sensibili degli utenti presenti sulle consolle “ricondizionate” non è necessario essere degli hacker dalle grandi conoscenze.

Attacco cracker: 1,5 milioni di carte di credito rubate in un’unica mossa

Attacco cracker carte di credito

Il numero totale delle carte di credito che, stando all’allarme dato lo scorso venerdì, sarebbero a rischio corrisponde a circa 1,5 milioni, sebbene all’inizio si parlasse di diverse decine di migliaia, e a dare l’annuncio ci ha ben pensato Global Payments Inc., una piccola azienda statunitense partner di Visa e MasterCard.

Nel corso delle ultime ore, infatti, la Global Payments Inc. ha fatto sapere di essere stata soggetta ad una grave incursione da parte di alcuni hacker che sono riusciti ad intrufolarsi all’interno dei propri sistemi informatici nei giorni compresi tra il 21 ed il 25 febbraio dell’anno corrente.

Tale incursione avrebbe permesso ai malintenzionati di impossessarsi dei numeri delle carte di credito e dei codici di autorizzazione unitamente ad altri dati mediante i quali sarebbe possibile procedere alla contraffazione.

Facebook è al lavoro su un motore di ricerca?

Facebook motore di ricerca

Stando ad alcuni rumors iniziati a circolare nel corso degli ultimi giorni Mark Zuckerberg ed il suo team sarebbero al lavoro su un nuovo ed interessante progetto mirante all’espansione di quanto offerto attualmente da Facebook e, nello specifico, alla realizzazione di un mirabolante motore di ricerca.

Ad alimentare i rumors vi è una fotografia diffusa online dallo stesso giovane CEO del social network in blu in occasione del debutto in borsa nella quale viene mostrato un MacBook su cui risulta aperta una pagina di Facebook dal layout decisamente inconsueto.

Nella foto, infatti, è incluso un box di colore bianco che, a quanto pare, sarà destinato ad ospitare il nuovo motore di ricerca reso disponibile, appunto, da Facebook.

FullSearch, cercare parti di testo in tutte le schede aperte in Google Chrome

Tutti coloro che si ritrovano ad avere a che fare quotidianamente con una gran quantità di schede aperte nella finestra del browser web sicuramente avranno avuto modo di verificare personalmente quanto possa essere difficoltoso, in determinate situazioni, riuscire ad individuare specifici contenuti, in particolare quando risulta necessario passare continuamente da un tab all’altro.

Al fine di offrire una migliore gestione delle schede aperte nella finestra del browser web abbiamo presentato più volte, qui su Geekissimo, estensioni ed add-on appositamente adibiti a tal scopo.

Alcuni utenti, però, piuttosto che utilizzare uno strumento adibito ad una miglior gestione potrebbero avvertire la necessità di utilizzare una risorsa mediante cui effettuare una ricerca dei contenuti, così come nel caso di FullSearch, una recente ed interessante estensione specifica per Google Chrome.

Digicam Photo Recovery: recuperare le foto cancellate da macchina fotografica digitale, smartphone ed unità flash

Quando vengono eliminate foto ed immagini da smartphone e fotocamere digitali solitamente non si ha la possibilità di recuperare il tutto in un secondo momento a causa della mancanza di un “cestino” che, appunto, ne consenta il ripristino.

Considerando il fatto che ci si potrebbe ritrovare in diverse circostanze e per svariate ragioni a voler o dover recuperare eventuali elementi rimossi dai device in questione uno strumento quale Digicam Photo Recovery potrà rivelarsi senz’altro molto utile.

Digicam Photo Recovery, infatti, è un software totalmente gratuito, specifico per sistemi operativi Windows e di natura portatile (risulta quindi utilizzabile senza dover effettuare alcun tipo di installazione sul computer in uso) grazie al quale, mediante una pratica interfaccia utente (ad inizio post ne è anche disponibile uno screenshot), si ha la possibilità di recuperare foto ed immagini cancellate da macchine fotografiche digitali, smartphone e varie ed eventuali unità flash che vengono collegate al PC mediante un semplice click.

Clipboard Magic, un gestore appunti basato sull’utilizzo delle scorciatoie da tastiera

Tutti coloro che si ritrovano, per un motivo o per un altro, ad avere spesso a che fare con molteplici elementi testuali e a dover agire su di essi copiandoli ed incollandoli più e più volte sicuramente saranno concordi nel ritenere che la clipboard di Windows risulta abbastanza limitata e limitante da questo punto di vista.

Per ovviare facilmente a quanto appena accenato è però possibile ricorrere all’impiego di appositi gestori di appunti, diversi dei quali recensiti qui su Geekissimo.

A tal proposito, nel caso specifico in cui risulti necessario agire su intere strutture di testo o su parti di codice e qualora quanto proposto sino ad ora non fosse stato di vostro gradimento allora, sicuramente, Clipboard Magic potrebbe essere una valida risorsa da prendere in considerazione.

Google Car, anche i non vedenti possono guidare

Google car non vedente alla guida

Per Google, in un futuro non molto lontano, anche i non vedenti potranno condurre senza problemi un’autovettura e la dimostrazione più palese ne è il video pubblicato su YouTube, nel corso delle ultime ore, dal gran colosso delle ricerche in rete nel quale viene mostrato il funzionamento di quella che prende il nome di Google Car.

Si tratta di un’automobile in grado di guidarsi da sola e parte integrante del progetto denominato Google Self-Driving Car nato qualche anno addietro nei laboratori di Mountain View, di cui si era già parlato in passato e del quale si torna a discuterne in occasione, appunto, della pubblicazione del filmato, visionabile alla fine di questo post, nel quale viene mostrato Steve Mahan, il primo passeggero che ha avuto l’opportunità di beneficiare della tecnologia applicata alla Google Car.

Steve Mahan è cieco al 95% e, nonostante ciò, ha comunque potuto condurre senza problemi il prototipo proposto da Google della Toyota Prius senza utilizzare né mani e né piedi ma sfruttando telecamere, radar e laser mediante cui è stato possibile monitorare la carreggiata, gli ostacoli ed i cartelli stradali.

RIM, la trimestrale è negativa ma BlackBerry non abbandona il mercato

RIM trimestre in perdita

Research in Motion, l’azienda canadese altrimenti conosciuta molto più semplicemente come RIM, ha annunciato i risutlati finanziari relativi al quarto trimestre 2012 e, stando a quanto emerso, la situazione non proprio tra le migliori, anzi.

Per la quinta volta di seguito la ben nota azienda canadese non ha risposto alle proiezioni degli analisti concludendo il trimestre in negativo e perdendo diversioni milioni di dollari.

Nel dettaglio, l’azienda ha registrato una perdita equivalente a 125 milioni di dollari, il che mette chiaramente in evidenza un notevole calo rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente quando, appunto, registrava utili netti per 934 milioni di dollari di dollari, ed il fatturato è risultato pari a 4,2 miliardi di dollari, una cifra decisamente inferiore ai 5,6 miliardi  dello scorso anno.

Ad essere particolarmente negative per RIM sono però le performance degli smartphone BlackBerry, specie se si considera che nel corso del quarto trimestre l’azienda ha spedito 11,1 milioni di device e che tale cifra risulta in calo del 21 percento se si prende in esame la precedente trimestrale.

Apple: alla Foxconn si lavora male ma le condizioni miglioreranno

Foxconn report FLA

Nel corso delle ultime ore è stato reso noto il report dell’inchiesta effettuata dalla Fair Labour Association in merito alle condizioni di lavoro dei dipendenti Foxconn, una tra le più note aziende appaltatrici di Apple, e la situazione che ne è emersa appare tutt’altro che rosea e promettente.

Le ispezioni che avevano preso il via, dopo le accuse del NYT a Tim Cook e previa richiesta della stessa Apple, verso la metà del mese di febbraio dell’anno corrente hanno infatti messo in evidenzia la violazione di oltre 50 norme FLA unitamente al non rispetto delle leggi che regolano il diritto di lavoro in Cina.

Gli ispettori di FLA hanno infatti intervistato ben 35 mila dipendenti, hanno effettuato sondaggi di opinione e ne hanno controllato la busta paga ed i programmi di produzione trascorrendo oltre tremila ore nelle fabbriche cinesi appaltatrici di Cupertino e mettendo quindi in risalto diversi punti sui quali è necessario apportare degli immediati miglioramenti.

Live Capture, catturare screenshot scegliendo tra tantissime opzioni diverse

Di strumenti per catturare screenshot ne abbiamo visti davvero parecchi qui su Geekissmo ma, nonostante il vasto assortimento, non tutte le risorse rientranti in tale categoria risultano comprensive di un numero di opzioni tanto vasto quale quello offerto da Live Capture.

Questo software freeware ed utilizzabile su tutti i sistemi operativi Windows (sia a 32-bit sia a 64-bit), è sicuramente una tra le risorse più complete presenti sulla piazza mediante cui catturare screenshot gratuitamente e, al contempo, andando incontro alle più svariate esigenze della vasta utenza.

Live Capture, infatti, risulta comprensivo di uno straordinario numero di opzioni mediante le quali sarà possibile catturare screenshot dell’intero desktop, della finestra attiva, di un’area specificata dallo stesso utente e di una pagina web, di catturare lo schermo effettuando lo scroll di quanto visualizzato e di effettuare l’operazione in questione agendo ad intervalli di tempo predefiniti, il tutto mediante l’apposito pannello di controllo accessibile direttamente dalla system tray o, ancora, sfruttando apposite scorciatoie da tastiera che, per non far mancare proprio nulla, potranno anche essere definite dallo stesso utente.

BS Folder Compare, confrontare il contenuto di due cartelle ed individuare i file duplicati

Spesse volte accade, sopratutto quando si opera con postazioni multimediali sulle quali risultano archiviati una gran quantità di file, di ritrovarsi ad avere a che fare con cartelle contenti elementi duplicati che, proprio per tale ragione, sarebbe opportuno rimuovere al fine di liberare spazio su disco e gestire in maniera ben più agevole tutto quanto presente sul computer in uso.

L’esecuzione manuale di un’operazione di questo tipo potrebbe, ovviamente, risultare particolarmente scocciante per cui sfruttare un software quale BS Folder Compare va senz’altro a rivelarsi molto ma molto utile.

BS Folder Compare, infatti, è un programma totalmente gratuito, di natura portatile ed utilizzabile senza alcun tipo di problema su tutti i sistemi operativi Windows (sia a 32-bit sia a 64-bit) che, nel giro di qualche click, permette di confrontare la struttura di due specifiche cartelle per corrispondenza di dati e tenendo conto dei nomi simili ed avendo inoltre la possibilità di includere o escludere, a seconda di quelle che sono le diverse esigenze di ciascun utente, specifiche tipologie di file.