Wikileaks, nuove rivelazioni sul caso Google-Cina


Mentre continuano a rincorrersi le voci sul destino del suo fondatore, Julian Assange (che è ancora ricercato da mezzo mondo), il redivivo Wikileaks ha pubblicato nuove interessanti indiscrezioni sul caso Google-Cina.

Un nuovo cablogramma “trafugato” dall’ambasciata americana a Pechino confermerebbe la responsabilità del governo cinese dietro gli attacchi hacker a Google dell’anno scorso, affidando un ruolo centrale nella loro ideazione a Li Changchun, sessantaseienne propagandista del regime di Hu Jintao che si sarebbe detto scandalizzato dagli articoli critici verso di lui rintracciati tramite Google.cn.

Icone Natale 2010: 10 set di icone gratis per addobbare il desktop


OK, già ve ne abbiamo presentate diverse la settimana scorsa, ma in vista dell’8 dicembre, dopo avervi proposto i primi sfondi del Natale 2010, non potevamo che puntare nuovamente sulle icone di Natale.

A seguire, trovate 10 bellissimi set di icone natalizie per portare la magia delle feste sui vostri desktop. Tra Santa Claus di ogni genere, pacchi regalo, pupazzi di neve, bastoncini di zucchero e abeti, troverete tutto l’occorrente per dare il via al vostro Natale geek. Su, che aspettate a mettere in moto il download manager?

Chrome 8 disponibile: pronto il sorpasso a Firefox?


Con la sua ormai proverbiale celerità, poche ore fa Google ha pubblicato l’ennesima major release del browser Chrome, l’ottava.

Chrome 8.0 build 8.0.552.215 si presenta a noi con all’attivo oltre 800 bug sistemati, un nuovo visualizzatore di PDF integrato racchiuso in una sandbox (che lo rende più sicuro), diversi aggiornamenti di sicurezza e qualche miglioramento nella stabilità.

Un “menu” a cui, lo ammettiamo, è davvero difficile resistere. Ma non è certo con questa release che Chrome ha iniziato a intrigare gli utenti di tutto il mondo. Anzi, alcuni dati dicono che il navigatore di Google è già utilizzatissimo e che, nel giro di uno o due anni, potrebbe addirittura superare Firefox.

Sfondi Natale 2010: conciamo il desktop per le feste con oltre 40 wallpaper gratis!


Ponte o non ponte, oggi è iniziato il conto alla rovescia per l’8 dicembre: il giorno che, come da tradizione, segna la comparsa nelle case italiane di alberi, presepi e addobbi natalizi di ogni tipo. E quando si parla di addobbi natalizi su un sito come questo, il pensiero non può che andare verso gli sfondi di Natale per il desktop.

Qui sotto, trovate un’imperdibile collezione di oltre 40 sfondi gratis a tema natalizio e invernale che vi aiuteranno a far entrare l’atmosfera del Natale 2010, il nostro Natale geek, sui vostri PC più di qualsiasi altra cosa.

Come al solito, le risoluzioni dei wallpaper sono abbastanza alte (a volte altissime) e i soggetti rappresentati in essi i più disparati (Babbo Natale, animaletti simpatici, pupazzi di neve, paesaggi invernali, ecc.). C’è bisogno di aggiungere altro per farvi iniziare a scaricare?

Seesu: ascoltare e scaricare canzoni gratis dal browser scavalcando le limitazioni di Last.fm


Cari geek amanti della buona musica, drizzate le antenne! Oggi vogliamo proporvi un’interessantissima estensione per Chrome, Opera e Firefox segnalataci dall’amico Gabriele Pucciarelli.

Si tratta di Seesu, un add-on che permette di ascoltare e scaricare canzoni gratis bypassando i limiti della celeberrima radio online Last.fm, che a chi non risiede in USA, Regno Unito o Germania permette di ascoltare solo 30 brani gratis. Dopodiché bisogna pagare 3 euro al mese.

Una volta installato, il componente aggiuntivo si presenta come una “finestrella” attraverso cui cercare i propri brani preferiti (italiani o stranieri non importa, si trova di tutto), ascoltarli, scaricarli, creare delle playlist e usufruire di tutte le funzionalità di Last.fm: dalla visualizzazione di informazioni dettagliate su ogni artista allo scrobbling, che permette al servizio di consigliarci brani simili a quelli che abbiamo ascoltato e farci conoscere nuovi artisti potenzialmente interessanti.

LastPass acquisisce Xmarks, che rimane gratis


Nuovo colpo di scena in casa Xmarks. Proprio quando il popolare add-on per salvare/sincronizzare i segnalibri dei browser, a seguito della sua caduta in disgrazia, sembrava destinato a diventare una soluzione a pagamento, è arrivata la clamorosa notizia: il servizio è stato acquisito da LastPass.

LastPass, per chi non lo conoscesse, è una splendida estensione per tutti i principali navigatori Web che permette di salvare le password e compilare i moduli in tutta sicurezza con un semplice click. Fino a questo momento, era stato considerato da tutti (noi compresi) come una delle migliori alternative gratuite a Xmarks. Ora lo diventerà per forza di cose.

Gmail: come abilitare la disattivazione intelligente delle e-mail


Il raggruppamento delle e-mail in conversazioni è una delle cose più belle di Gmail. Grazie ad esso si può tenere traccia di messaggi scambiati in precedenza con diverse persone e averli sempre a portata di click per consultarli: una vera manna dal cielo, non c’è dubbio. Ma ci sono alcuni momenti in cui questa funzionalità diventa quantomeno irritante, tipo quando cominciano a mettersi in primo piano nella Inbox conversazioni per nulla interessanti con messaggi indirizzati a tutti fuorché a noi.

La disattivazione intelligente delle e-mail è una nuova funzionalità di Gmail Labs che permette di “zittire” le conversazioni non più interessanti e impostarle in modo da farle ricomparire nella posta in arrivo solo se e quando dovessero contenere dei messaggi indirizzati direttamente a noi (tramite “A:” o “CC:”). Ecco come abilitarla:
  1. Accedere al proprio account di Gmail;
  2. Cliccare sulla voce Impostazioni che si trova in alto a destra per accedere al pannello delle impostazioni di Gmail;

Wikileaks “cacciato” da Amazon


Com’era lecito attendersi dopo la pubblicazione dei documenti segreti USA, Wikileaks non sta godendo di vita facile. Il sito di Julian Assange è sotto attacco DDoS da diversi giorni (non si sa ancora bene da parte di chi) e ciò ha spinto i suoi responsabili a cercare delle soluzioni alternative.

Ieri, a seguito di un ennesimo attacco della portata di ben 10Gbit/s (insopportabile per chiunque), Wikileaks è stato spostato sui server di Amazon, sulla piattaforma di cloud computing Amazon EC2 per essere precisi, ma l’asilo non è durato molto.

RockMelt: 6 inviti ai primi che commentano

RockMelt, il nuovo browser realizzato dal papà di Netscape, vi ha tremendamente incuriosito ma non siete ancora riusciti a procurarvi degli inviti per provarlo? Non preoccupatevi, ci pensiamo noi: oggi regaleremo ben 6 inviti per la beta di RockMelt ai primi che commenteranno!

Tutto quello che dovete fare per partecipare al contest e vincere il meritato “pass”, è lasciare un commento qui sotto indicando il vostro nome e l’indirizzo del vostro profilo su Facebook. In caso di vincita, sarete contattati dall’autore di questo post (eh, vi tocca!) per poi ricevere, il prima possibile, l’invito a RockMelt.

Natale 2010: prime idee regalo geek

Secondo le ultime sconcertanti notizie pubblicate da Wikileaks, oggi è cominciato il mese di dicembre. Fa freddo, qualcuno comincia ad andare in letargo e sì, molti di noi stanno già pensando a cosa regalare o farsi regalare a Natale.

Potevamo mai scegliere giorno diverso per inaugurare il nostro Natale geek e proporvi qualche bella idea regalo per voi e i vostri cari? Certo che no, quindi mettiamo al bando le ciance e cominciamo subito il nostro viaggio nel mondo dei gadget geek più intriganti e simpatici del 2010!

Microsoft Kinect – Il controller di Microsoft che permette di interagire con la Xbox 360 senza usare alcun joypad, ma riconoscendo i movimenti dei giocatori e le loro voci, è un regalo perfetto per tutti i videogiocatori… e chi si accinge a diventarlo. Prezzo di vendita al pubblico: 149 euro (senza console).

Ritorno al futuro, trilogia in Blu Ray – una delle saghe cinematografiche più amate dai geek di tutto il mondo festeggia il suo 25° anniversario con una straordinaria collezione contenente la trilogia completa in blu-ray e un modellino della DeLorean. Prezzo: circa 60 euro.

Come aggiungere Google Docs al menu contestuale di Windows

Se siete assidui utilizzatori di Google Docs, ecco qualcosa che potrebbe rallegrarvi la giornata.

Il sito Internet “HowToGeek” ha architettato un simpatico stratagemma grazie al quale è possibile aggiungere Google Docs al menu contestuale di Windows e dar vita a nuovi documenti di testo, fogli di calcolo, presentazioni e disegni online direttamente dalla voce “Nuovo” del menu che si apre facendo click destro sul desktop o nell’Esplora Risorse.

Per attuarlo, basta scaricare un archivio contenente due script per il registro di sistema (una per abilitare e una per disabilitare Google Docs nel menu contestuale di Windows), quattro icone (per rendere più carine le voci che andranno a inserirsi nel menu contestuale) e un’applicazione (un semplice script di AutoHotkey contenente l’istruzione ” Run, %1%” necessario a lanciare la creazione dei documenti online) e fare quanto segue:
  1. Scaricare l’archivio con tutto l’occorrente da qui;
  2. Estrarre tutti i file “.ico” e l’applicazione “googledocsrunner.exe” contenuti nell’archivio appena scaricato ed estrarli nella cartella “C:\Windows”;

Non solo Mac: la storia dei virus su Linux

Dopo il nostro post sul pericolo virus per Mac, ci sembrava giusto ribadire il concetto che nessun sistema operativo creato dall’uomo è invulnerabile proponendovi la storia dei virus su Linux. Si tratta di un interessante elenco stilato dal sito Internet “Neowin” con i nomi e le caratteristiche dei virus che, dal 1996 ad oggi, hanno infestato il sistema operativo del pinguino.
Consultatela come e quando volete. È un po’ lunghetta, ma possiamo assicurarvi che vale la pena leggerla: se volete ampliare la vostra cultura geek (e le vostre paranoie da maniaci della sicurezza informatica), non potete farvela sfuggire!
  • 1996: il gruppo di cracker VLAD (gli stessi autori del virus Boza per Windows 95) scrive il primo virus per Linux. Si chiama Staog e sfrutta una falla presente nel kernel del sistema del pinguino per insediarsi nei computer e agire legandosi a un file binario. Grazie a un pronto rattoppo del kernel Linux, la sua vita non è durata molto.
  • 1997: arriva il virus Bliss, che attacca tutti gli eseguibili e li rende inutilizzabili. Per fortuna, attecchisce al sistema solo quando l’utente è loggato come root (cosa abbastanza rara su Linux) e non crea troppi danni. Tra le distro ufficialmente colpite dalla minaccia, la famosissima Debian.
  • 1999: non si segnalano particolari minacce per il mondo Linux. In compenso, il sito umoristico “Humorix” inventa la notizia secondo cui un virus informatico denominato Tuxissa si intrufola sui computer per installare una copia di Linux su di essi. Parliamo del primo aprile dell’anno in cui tutto il mondo windowsiano trema per il virus Melissa.

Firefox 4: come installare Greasemonkey

Affascinati dalla sua rinnovata velocità, molti utenti hanno deciso di mettere da parte la prudenza e iniziare a usare Firefox 4 beta 7 così com’è: potenzialmente instabile. Come lo so? Semplice, molti miei amici, sia sul Web che nella vita reale, mi hanno detto di aver fatto l’aggiornamento e non saper più come installare Greasemonkey!

Recandosi sulla sua pagina contenuta all’interno del sito “Mozilla Addons”, la popolarissima estensione per l’utilizzo degli userscript nel browser del panda rosso risulta infatti incompatibile con Firefox 4.0. Ma tranquilli, perché c’è un modo per scavalcare questo limite e installarla lo stesso senza avventurarsi in complicati smanettamenti.

Wikileaks: governo cinese dietro attacchi hacker a Google

Oltre a sputtanare i leader politici di mezzo mondo, i rapporti segreti pubblicati ieri da Wikileaks hanno messo in luce le opinioni delle autorità americane sugli attacchi hacker ricevuti da Google in Cina.

Secondo quanto riportato dal sito di Julian Assange, alcuni contatti dell’ambasciata americana a Pechino avrebbero affermato che “L’hackeraggio di Google è stato parte di una campagna per il sabotaggio dei computer organizzata da funzionari, esperti di sicurezza e criminali informatici reclutati dal governo cinese”.

Con queste parole si confermerebbe, dunque, la responsabilità del regime di Hu Jintao nelle intrusioni che hanno preso di mira non solo gli account Gmail di alcuni dissidenti, ma anche i sistemi informatici di diverse aziende americane, il Dalai Lama e molti alleati degli USA. Sin dal 2002, pare.