underBrowser, nascondere e rendere introvabili le proprie sessioni di navigazione online

Quando ci si ritrova a navigare in internet dal proprio PC in un ambiente in cui si è soggetti, inevitabilmente, allo sguardo altrui (come ad esempio nel caso di un ufficio, una biblioteca, un bar ecc…) di certo potrebbe risultare piuttosto utile avere la possibilità di occultare, seppur momentaneamente, tutto quanto visualizzato sul desktop che, per un motivo o per un altro, si preferisce non mostrare all’intero pubblico di passanti.

Certo, per ovviare a questo fastidioso problema è possibile, ad esempio, ridurre ad icona la finestra del browser che si desidera nascondere ma, in ogni caso, sarà comunque possibile dedurne il contenuto dando un occhiata alla barra del titolo.

Tuttavia, qualora fosse vostra intenzione porre rimedio a fastidiose problematiche di tale tipologia in modo pratico e senza troppi problemi allora, probabilmente, è il caso di dare un occhiata ad underBrowser.

Internet Explorer per la prima volta sotto il 50% di diffusione nel mondo, in Europa ancora peggio

Tappi di champagne saltano, festoni vengono appesi nelle case degli utenti linuxiani, il suono di alcune vuvuzelas redivive dai mondiali di Sudafrica riecheggia nei vicoli di diverse città europee: Signore e Signori, Internet Explorer è sceso per la prima volta sotto il 50% di diffusione su scala globale.

Secondo i dati pubblicati da ‘StatCounter’, il browser di Microsoft ha “bruciato” la bellezza di 8.5 punti percentuali nella sua quota di mercato in soli dodici mesi, passando dal rassicurante 58.37% di diffusione di settembre 2009 all’attuale 49.87%: una manciata di decimali in meno rispetto alla soglia psicologica del 50%, poco per i dati a cui era abituato IE non più di due anni fa ma comunque accettabile, vista la sempre più agguerrita concorrenza nel mondo dei navigatori Web.

In Europa, poi, la situazione è ancora più critica e vede la percentuale di diffusione di Internet Explorer scendere fino al 40.26% (rispetto al 46.44% di un anno fa).

Bookmarks Backup: effettuare facilmente operazioni di backup e ripristino dei bookmarks…e non solo!

I boomarks si sa, costituiscono un qualcosa di essenziale per tutti coloro che si ritrovano a navigare online in maniera piuttosto frequente, permettendo dunque di accedere rapidamente alle pagine web d’interesse e di evitare di andare incontro ad eventuali e fastidiose dimenticanze.

Tuttavia, quando ci si ritrova a dover eseguire un operazione di formattazione sul PC in uso, quando risulta necessario trasferire le proprie attività su un’altra postazione multimediale o, molto più semplicemente, ogni qual volta in cui si decide di utilizzare un nuovo browser web, i preferiti archiviati sul proprio strumento di navigazione online di fiducia rischiano di andare in fumo costringendo dunque l’utente, in un secondo momento,a dover eseguire nuovamente l’intera operazione di ricerca e di archiviazione dei bookmarks.

Onde evitare di andare incontro ad una situazione di questo tipo, tra l’altro anche piuttosto fastidiosa, è però possibile ricorrere all’utilizzo di un utile ed efficiente applicativo quale lo è Bookmarks Backup.

Arriva Firefox 4, beta 5

Firefox sta rivoluzionando l’integrazione dei contenuti multimediali sul Web: le nuove API Audio rendono accessibili i dati audio non elaborati contenuti negli elementi HTML5 video e audio, permettendo agli sviluppatori di leggere e scrivere queste informazioni in modo semplice utilizzando JavaScript. Ecco il messaggio che ci ritroviamo al primo avvio di firefox 4.0 beta 5.

Infatti, è da poco disponibile la nuova beta 5 di firefox 4.0, anche in questa versione introdotte novità, come ad esempio le nuove API Audio per l’html5, l’accelerazione grafica (già testata in precedenza), e le connessioni sicure.

Mercato Browser Agosto 2010: IE di nuovo giù insieme ad Opera

Puntuali, come una bolletta del telefono, ecco arrivare sulle nostre scrivanie digitali le ultime statistiche relative al mercato dei browser Web.

Essendo quello di agosto un mese fiacco per antonomasia, anche in questo settore non ci sono stati grandi sconvolgimenti: Internet Explorer ha smesso di crescere ed è tornato indietro di qualche passo, Opera continua a sprofondare, mentre Safari e Chrome tornano a sorridere. Firefox rimane stazionario.

Prima di andare sui numeri veri e propri, però, facciamo una panoramica generale della situazione guardando insieme il grafico di NetMarketShare:

Browser War: IE risorge, Firefox crolla e gli altri vivacchiano [mercato]

Ci spiace per gli avversatori di Internet Explorer, ma al contrario di quanto si potesse immaginare fino a un paio di mesi fa, difficilmente la quota di mercato del browser Microsoft scenderà velocemente al di sotto del 50%.

Secondo le statistiche di luglio fornite da Net Applications, pare infatti che dopo la débâcle di maggio, in cui IE aveva toccato il fondo del 59.75% di diffusione, il navigatore redmondiano si sia ripreso e negli ultimi 60 giorni sia stato protagonista di una risalita che l’ha riportato ad una quota di mercato molto più consona ai suoi standard, pari al 60.74%.

Dall’altra parte del mondo virtuale, quella rappresentata da Firefox, le cose, invece, non vanno per nulla bene. Con un tonfo facilmente definibile come senza precedenti, il browser del panda rosso è dirupato dal 23.81% di diffusione di giugno 2010 all’attuale 22.91%, con una diminuzione pari a quasi un punto percentuale: il pane per un software che si danna l’anima per rosicchiare fette di mercato a IE.

Firefox 4 beta 2, di scena le App Tabs

Nemmeno a distanza di un mese dal rilascio ufficiale della prima beta di firefox 4. ecco che già appare la versione beta 2. I tecnici del popolare browser “open source” stanno facendo passi da gigante, per fornire agli utenti un prodotto davvero eccezionale.

Molti sono i cambiamenti nella nuova beta 2 di Firefox 4. Partiamo dai tanti bug riscontrati precedentemente che sono stati risolti, fino ad arrivare all’integrazione di nuovi componenti. Tra questi di scena vi sono le “App Tabs“. Con questo nuovo componente è possibile trasformare qualsiasi scheda aperta in una icona (ovviamente la favicon del sito) in modo tale da rendere la navigazione tra schede molto più semplice.

Epic Browser, dall’India con… antivirus, social network e tanta altra roba interessante

Nato da una partnership tra l’indiana Hidden Reflex e Mozilla con la partecipazione di Eset e WOT, Epic Browser è una delle migliori versioni modificate di Firefox che abbiano mai messo piede sul Web.

Tra le caratteristiche più interessanti del browser troviamo un antivirus basato su NOD32, che permette di scansionare file e cartelle direttamente dal browser, ed una sidebar collocata sul lato sinistro dello schermo, che permette di accedere in un batter d’occhio ad un quantitativo di informazioni e siti Internet davvero impressionante.

Grazie ad essa, è possibile ricercare e visualizzare video su YouTube, aggiornare i propri stati di Facebook e Twitter, visualizzare il download manager, inviare/ricevere messaggi di posta elettronica con Gmail, impostare timer, scrivere promemoria e molto altro ancora. Direttamente da un riquadro posizionato sulla sinistra della finestra del browser, senza occupare spazio inutile.

Android Froyo distrugge iOS 4 nei test javascript

Scemata l’aura da novità assoluta, che gli conferiva un aspetto tutte rose e fiori, è arrivato il momento di mettere alla prova e testare sul campo le funzionalità di Android 2.2 Froyo e iOS 4: entrambi promettono performance strabilianti e motori javascript in grado di ridicolizzare qualsiasi concorrente, ma qual è la realtà?

Per tentare di dare una risposta a questa domanda, il sito Internet Ars Technica ha sottoposto i browser dei nuovi sistemi operativi mobili di Apple e Google ai test per javascript SunSpider e V8 benchmarks. I cui risultati, come anticipa il titolo del post, sono stati più che avvilenti per il “povero” iPhone.

Prima di addentrarci in qualsiasi analisi, però, diamo prima un’occhiata al grafico con i risultati dei test. Scommettiamo che rimarrete sbalorditi, in un senso o nell’altro.

Firefox 4 Beta 1 Portable: è già fra noi

E’ di qualche giorno fa dell’arrivo nel mercato “browser” di Firefox versione 4 Beta 1. Questa nuova release mostra una nuova veste grafica per il navigatore di Mozilla, una rinnovata velocità di navigazione, un minor consumo di risorse di sistema, e moltissimi altri dettagli che andremo ad elencare e illustrare nei prossimi articoli.

Oltre alle pure caratteristiche tecniche ed ai passi avanti che sono stati fatti dalla versione 3.6.6, Portable Apps ha rilasciato in concomitanza con Mozilla la versione portabile di questa interessante beta. Con questa release portabile, eviteremo di lasciare la stabilità della versione attuale ma non ci perderemo le novità ed i miglioramenti della 4.

Un primo sguardo a firefox 4

Come tutti ben sapete, pochi giorni fa è stata rilasciata la prima beta ufficiale di Firefox 4. Sul sito di Mozilla è possibile anche scaricare questa versione dove troviamo una ampia descrizione del nuovo prodotto. Secondo quanto citato sul blog di mozilla, firefox 4 come al solito sarà stabile e sicuro. Nuove novità introdotte come una nuova interfaccia grafica, e soprattutto nuove funzionalità per HTML5. Ma procediamo per grado, di seguito tutte le caratteristiche citate su Mozilla:

* Le schede saranno posizionate in cima.
* In Windows Vista e Windows 7 la barra dei menu è stata modificata come in Internet Explorer.
* È possibile cercare e aprire le schede già nella Smart Location Bar
* Nuovo Addons Manager e l’estensione di gestione API.
* Significativi miglioramenti nelle gestione delle API e JS-ctypes, una nuova interfaccia per le estensioni.
* I pulsanti di chiusura e riduzione a icona sono state fuse in un unico pulsante sia su Windows, Mac e Linux.
* La Barra dei segnalibri è stato sostituito con un pulsante Segnalibri di default.
* Protezione dai crash sia per Windows, Linux e Mac quando Adobe Flash, Apple QuickTime o Microsoft plugin Silverlight non funzionano correttamente.
* Transizioni CSS parzialmente supportate.
* Pieno supporto WebGL.
* Core Animation per il rendering dei plugin per Mac OS X.
* Supporto nativo per il formato video HD HTML5 WebM.
* Direct2D in fase sperimentale, disattivato per impostazione predefinita.
* Gli sviluppatori possono utilizzare la comunicazione bidirezionale API.
* Rendering pagina più reattiva.
* Nuovo HTML5 parser.
* Supporto per HTML5.
* Questi solo una parte delle caratteristiche elencate sul sito web di Mozzilla

Browser Performance Test: ecco la nuova graduatoria dei browser secondo Lifehacker

Vista la recente prolificità delle software house produttrici di browser per il Web, Lifehacker ha ben pensato di fare un altro dei suoi test e confrontare le ultime versioni di tutti i navigatori più popolari del momento: Safari 5, Opera 10.6 Beta, Internet Explorer 8.0.7600.16385, Firefox 3.6.6 e Chrome nelle versioni 6.0.477.0 Dev e 5.0.375-86 stabile.

Le prove sono state effettuate su un laptop ThinkPad T61p con processore Intel Centrino Duo da 2.0 GHz, 2 GB di RAM e Windows 7 come sistema operativo. Al posto del task manager di Windows, per misurare il consumo di memoria da parte dei vari browser è stata usata la funzione about:memory di Chrome. Nei grafici, che stiamo per vedere insieme, le barre colorate in verde sono quelle relative ai software usciti vittoriosi dai test. Ecco tutto in dettaglio:

Avvio a freddo e a caldo

Quando si parla di avvio veloce, è difficile immaginare browser come Firefox e Internet Explorer che primeggiano. Eccoci infatti qui a parlare di una ottima prestazione di Opera, che si è avviato a freddo – quindi per la prima volta – in circa 3 secondi (meno di tutti gli altri), e di un’altrettanta buona prova di Chrome 5, che per riavviarsi dopo un primo avvio ha impiegato meno di un secondo.

Flock, nuova versione basata su Chromium

Ormai sono tantissime le persone che, ammaliate dalla sua strabiliante velocità, hanno deciso di usare Google Chrome al posto di Firefox. Tra questi, però, non ci siamo solo noi utenti, ma anche qualche programmatore. Ad esempio, quelli di Flock, che hanno appena realizzato una versione del loro social browser basata su Chromium (il progetto open source che sta alla base di Chrome) anziché sul navigatore di Mozilla.

Quest’ultima, già reperibile sito ufficiale del programma sotto forma di beta pubblica, si presenta con un’interfaccia utente leggermente modificata rispetto a quella di Chrome ed integra (quasi) tutte le funzionalità “social” della versione “firefoxiana” del browser.