Windows XP, la storia della foto utilizzata come sfondo di default

Windows XP, la storia della foto utilizzata come sfondo di default

Windows XP, la storia della foto utilizzata come sfondo di default

Il supporto a Windows XP terminerà tra pochi, anzi pochissimi giorni ma nonostante ciò sono ancora molti gli utenti non disposti a dire addio al più longevo dei sistemi operativi della redmondiana ed ancor meno all’oramai celebre sfondo di default dell’OS: la foto con il cielo azzurro e la collina color verde brillante nota con il nome di Bliss.

Proprio a tal proposito nei giorni scorsi su CNET è stato pubblicato un interessante approfondimento.

Stando a quanto riportato dalla celebre testata la foto della famosa collina venne scattata nell’inverno del 1996 dal fotografo Charles O’Rear con una fotocamera con pellicola Mamiya RZ67 nel corso di una pausa mentre guidava nella Wine Country a nord della California.

Amazon Prime Air: O.W.L.S., una delle tante Parodie che prende in giro i Droni

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Le dichiarazioni rilasciate da Jeff Bezos hanno stupito tutti. Il servizio Amazon Prime Air, che utilizzerà i droni per consegnare i prodotti di piccole dimensioni, rivoluzionerà il mondo del commercio on line. Ma siamo proprio sicuri che questo possa avvenire tra pochi anni? In realtà, il CEO di Amazon è stato fin troppo ottimista e la realizzazione di questo progetto potrebbe avvenire tra molti, troppi, anni.

Pornhub: ecco come gli eventi mondiali influenzano il traffico del sito Porno più grande al mondo

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I dipendenti di Pornhub hanno analizzato le visite che raggiungono annualmente il loro grande sito pornografico, ma questa volta le analisi non sono state generali. L’elaborazione dei dati ha cercato di mettere in evidenza come gli eventi del mondo hanno influenzato la visione di filmati a luci rosse. Il lavoro è stato molto complesso, dobbiamo infatti considerare che il portale pornografico supera il miliardo di visite mensili, ma il risultato è alquanto bizzarro.

Google Glass: problemi di privacy al ristorante, problemi di recensioni

Google Glass, banditi in un locale di Seattle per tutelare la privacy

Google Glass, banditi in un locale di Seattle per tutelare la privacy

Il binomio Google Glass e privacy è oramai sulla bocca di tutti già da qualche tempo e proprio le questioni legate alla tutela degli utenti potrebbero andare ad incidere in negativo sulla commercializzazione dei chiacchieratissimi occhiali per la realtà aumentata di Google.

Per il momento, comunque, i Google Glass sono disponibili soltanto in versione per sviluppatori ma al fine di evitare future e spinose polemiche c’è chi, oltreoceano, ha già deciso di iniziare a “mettere i puntini sulle i” in fatto di tutela della privacy bandendo il dispositivo all’interno della propria attività.

L’esperienza e la testimonianza di Nick Starr, un ingegnere di rete residente a Seattle, è decisamente esplicativa in tal senso. Mediante un apposito post su Facebook Starr ha infatti raccontato di aver dovuto abbandonare il Lost Lake Cafe & Lounge, il locale in cui la scorsa settimana aveva scelto di cenare, proprio a causa dei Google Glass. Il titolare del locale ha infatti stabilito di non servire i clienti che si presentando indossano gli occhiali per la realtà aumentata di big G.

Ieri sera io e il mio collega siamo andati a cena al Lost Lake Cafe & Lounge. Ci siamo stati diverse volte per colazione o happy our. Ogni volta sono entrato indossando Google Glass e, spesso, lo staff mi ha chiesto cosa fosse o di poterlo provare. Ieri invece, siamo arrivati e ci siamo seduti in un tavolo al centro del ristorante. Abbiamo iniziato a sfogliare i menu quando una dipendente è arrivata per dirmi che l’altro ristorante del proprietario non permette l’utilizzo di Google Glass. Li avrei dovuti togliere o lasciare il locale.

iOS 7, la home screen disegnata utilizzando Microsoft Word

La home screen di iOS 7 disegnata utilizzando Microsoft Word

La home screen di iOS 7 disegnata utilizzando Microsoft Word

Dopo le frecciatine, da parte di Apple, sul prezzo di Office e sulla presunta inadeguatezza di Surface alle esigenze del pubblico e dopo il post pubblicato sul blog ufficiale di Microsoft dal vice-presidente per le comunicazioni Frank Shaw per chiarire la posizione della società nel corso delle ultime ore ha cominciato a circolare online un incredibile video capace di mettere ancora una volta in contrapposizione i due colossi dell’IT provvedendo però al tempo stesso a conciliarli.

Si tratta di un filmato, annesso di seguito ed intitolato “Was iOS 7 created in Microsoft Word?”, che così come suggerisce lo stesso nome mostra come servendosi del solo Microsoft Word sia possibile ricreare fedelmente l’interfaccia della home screen di iOS 7 in circa 10 minuti utilizzando semplicemente gli strumenti a disposizione sull’ottimo programma di videoscrittura della redmondiana.

Colori, icone, font, spazi… tutto sembra esser stato riprodotto in maniera impeccabile al punto tale da far sospettare almeno per un momento che la nuova versione del sistema operativo mobile per iDevice sia stata davvero disegnata utilizzando il celebre software di videoscrittura di Microsoft.