Google continua a stupirci con i suoi doodles

Questa mattina avete acceso il vostro PC, vi siete collegati su google ed avete trovato una bella sorpresa, non è vero? Infatti da questa mattina, google ha inserito un nuovo doodle in occasione del 25° anniversario della scoperta del Fullerene.

Hanno pensato bene di inserire al posto della O, una bella molecola di fullerene (backyball), ovviamente animata, ma non solo.

I motori di ricerca hanno fatto il loro tempo?

Nielsen ha pubblicato delle nuove statistiche relative al mercato dei motori di ricerca. Da questi dati emerge che Bing, il motore di ricerca della Microsoft, è passato da una quota di mercato del 9% a una del 13.6% nel giro di un solo mese – quello che va da giugno a luglio 2010 – facendo registrare un cosiddetto “aumento relativo” del 51%. Davvero un ottimo risultato per il colosso di Redmond, soprattutto considerando i cali di Google (ora in possesso di una quota di mercato pari al 64%) e Yahoo! (passato dal 17.1 al 14.3%), ma oggi non è di questo che vogliamo parlarvi.

Scorrendo le statistiche, abbiamo infatti trovato un altro dato forse ancora più interessante di quello della crescita di Bing: il numero di ricerche effettuate dagli utenti statunitensi è sceso da 10.5 miliardi a 8.8 miliardi nel giro di un anno. Un calo abbastanza significativo, del 16% pare, che fa sorgere spontanea una domanda: non è che i motori di ricerca hanno fatto il loro tempo?

Gmail e la posta prioritaria

Ormai è inutile dirlo, se c’è una cosa davvero molto importante oltre ad internet, per tutti noi è la casella di posta elettronica. E se siete dei veri geek, sicuramente, ne avrete più di una. Negli ultimi tempi anche l’email ha fatto la sua evoluzione, si è sentito (e si sta sentendo ancora) parlare di PEC; ma ecco che arriva una nuova innovazione, la posta prioritaria, almeno per gmail. Infatti, da poco tempo Google ha messo a disposizione degli utenti gmail un nuovo servizio che consente di suddividere i messaggi in arrivo in più e meno importanti.

La notizia ha fatto subito il giro del mondo, ma già l’anno scorso si sentiva parlare di un nuovo servizio per gmail chiamato Magic Inbox. Questo nuovo servizio, Posta Prioritaria, tenta di identificare automaticamente i messaggi importanti in arrivo e li separa da tutto il resto.

Google: tutta la storia del colosso di Mountain View in un grafico

Da quando è stata fondata da Sergey Brin e Larry Page, nel ‘98, Google -intesa come azienda – non ha fatto altro che crescere e ramificare i suoi interessi fino ad approdare in settori come quello della telefonia mobile (Android), dei browser Web (Chrome) e dei sistemi operativi (Chrome OS). Ma da quell’umile garage di Santa Margarita, da cui tutto ebbe inizio, come si è arrivati a tutto questo?

Per rispondere a questa e tante altre domande, il sito Internet The Blog Herald ha realizzato un bellissimo grafico in cui è stata riassunta tutta la storia di Google, dagli albori di Stanford a oggi. Lo trovate dopo il salto, seguito da una traduzione dei punti più importanti.

Google TV, due nuovi video ce la mostrano in azione

Il sito Engadget ha pubblicato due nuovi video di Google TV in azione: il primo – che potete vedere qui sopra – relativo a una dimostrazione del servizio effettuata alla Comic-Con 2010 di luglio; il secondo – che trovate più giù – in cui ci viene fatto vedere com’è possibile comandare Google TV tramite smartphone (un iPhone in questo caso).

Per chi avesse passato gli ultimi mesi rinchiuso nello sgabuzzino della stazione spaziale orbitante, ricordiamo che Google TV è un nuovo sistema – integrato nelle TV o disponibile tramite set-top box – che combina TV, videoregistratore e Internet. Ecco un elenco di tutte le sue principali caratteristiche:
  • Guardare e ricercare programmi TV in diretta;
  • Guardare e ricercare contenuti video su Internet;
  • Registrare programmi TV;
  • Ricercare e visualizzare facilmente i contenuti registrati/salvati;
  • Navigazione libera su Internet tramite browser (Chrome);
  • Visualizzare programmi TV e navigare su Internet contemporaneamente (il video si mette in un riquadro in basso a destra);
  • Possibilità di installare le applicazioni per Android;
  • Visualizzazione di foto;
  • Riproduzione di file musicali e radio online;
  • Giochi online;
  • Pagina principale personalizzabile.

Chrome OS tablet, il primo anti-iPad di Google svelato: sarà low-cost e uscirà a novembre

Ormai è chiaro. Fra Android e Chrome OS, gli anti-iPad in cui ci sarà lo zampino di Google saranno diversi, prodotti da varie aziende e differenziati in quanto a potenzialità e prezzi. Il sito Downloadsquad ha pubblicato la data di uscita e la lista delle (presunte) caratteristiche tecniche del primo che debutterà sul mercato USA: sarà low-cost e animato dal sistema cloud based del gigante di Mountain View.

Del dispositivo non ci sono foto ufficiali (quello qui sopra è solo un vecchio rendering) e non se ne conosce ancora il nome, ma sappiamo che sarà realizzato da HTC e sponsorizzato dal gestore telefonico americano Verizon. La sua data di debutto nei negozi è fissata per il 26 novembre 2010, in concomitanza con il Black Friday, vale a dire il venerdì successivo al Giorno del Ringraziamento che negli States dà il via alla stagione dello shopping natalizio.

Oracle cita Google per violazione dei brevetti Java: una vittoria per Microsoft?

Se anche in questi roventi dì estivi non avete mancato di seguire le cronache provenienti dal mondo informatico, sarete sicuramente a conoscenza del fatto che Oracle, l’azienda che all’inizio dell’anno ha acquisito Sun e tutti i suoi prodotti di punta (OpenOffice, MySQL, ecc.), ha citato in giudizio Google per una presunta violazione di brevetti riguardanti il software Java integrato in Android.

Il gigante dei motori di ricerca, dal canto suo, ha già fatto sapere che la causa non ha alcuna ragion d’essere in quanto Android non usa Java bensì una tecnologia compatibile denominata Dalvik, ma la cosa andrà sicuramente per le lunghe. E in tutto questo marasma, potrebbe esserci qualcuno pronto a godere alle spalle dei due duellanti. Chi? Ma ovviamente lei, mamma Microsoft!

Google e i flop: i 10 maggiori insuccessi del colosso di Mountain View dopo Wave

Wave è morto a causa dello scarso interesse che ha suscitato nell’utenza mondiale, l’ha annunciato Google sul suo blog ufficiale qualche giorno fa. Ma quello del servizio per la collaborazione in tempo reale non è stato il primo flop del colosso di Mountain View. Anzi.

Scorrendo gli almanacchi della Rete possiamo, infatti, trovare almeno 10 insuccessi di Google degni di nota. Forse non tutti catastrofici ma almeno parzialmente evitabili da “big G”. Se volete sapere quali sono e volete dire la vostra a riguardo (magari suggerendoci qualche altro flop made in Google), non vi resta che continuare a leggere.
  • Google Video: anche se non è da come un flop vero e proprio, l’utilità di Google Video è stata annullata nel momento in cui il colosso di Mountain View ha acquisito YouTube. Dopo qualche timido tentativo di fondere i due servizi, Google ha abbandonato il progetto Google Video – che adesso non è altro che una porta di accesso secondaria a YouTube – quando ha annunciato che non era più possibile caricare video su di esso. Per fortuna, i video pre-esistenti sono ancora online.
  • Google Catalog: servizio lanciato nel 2001 da “big G” che, sfruttando la tecnologia OCR, permetteva di ricercare contenuti nei cataloghi commerciali. È stato abbandonato l’anno scorso dal gigante californiano a causa dello scarso successo ottenuto. Un peccato, ma in ogni caso è servito alla buona crescita di Google Libri.

Google Wave è morto, stavolta per davvero. L’e-mail se la spassa al mare insieme all’IM

Adesso è ufficiale. Google Wave non sarà il sistema che rivoluzionerà la comunicazione e la collaborazione nel ventunesimo secolo. A causa dello scarso riscontro ottenuto presso l’utenza mondiale, Google ha abbandonato ufficialmente il progetto confermando, di fatto, quanto in molti (noi compresi) si aspettavano ormai da diversi mesi.

Il servizio era stato presentato per la prima volta nella conferenza Google I/O del 27 maggio 2009. Poi è diventato oggetto di una lunga fase di test a inviti, e solo negli ultimi tempi, in occasione della Google I/O 2010, è stato aperto definitivamente al pubblico. Evidentemente troppo tardi per raggiungere i cuori degli utenti e scrollarsi da dosso quell’aura di oggetto del mistero, intrigante ma che alla fine non è né carne né pesce, che lo aveva pervaso sin dai suoi primi vagiti.

Come effettuare ricerche in google immagini attraverso la vecchia veste grafica

Da pochi giorni google ha deciso di cambiare la grafica della sezione di ricerca relativa alle immagini. E’ impressione comune quella che vede google imitare il fratello minore Bing, forse per paura di essere superato, paura tra l’altro non eccessivamente infondata. Dopo aver assistito ad un restyling alle ricerche via web ed alla hompage dandoci la possibilità di cambiare lo sfondo (ricorda Bing), in questi ultimi giorni è arrivato il turno della ricerca delle immagini.

Infatti adesso, non sono più ordinate in modo impeccabile, ma disposte in una sorta di collage che non bada ad un ordine strutturale. In effetti questa novità ha reso contenti molti, ma c’è a chi, come al solito non è piaciuta affatto. Il copione è sempre lo stesso: Un sito importante cambia grafica e si scatena il putiferio. Succede quasi ogni 6 mesi con facebook

Google immagini cambia look

Ormai ultimamente Google è diventato l’argomento più discusso dell’anno. Questo grazie ai tanti cambiamenti, ed oserei dire anche miglioramenti che ha effettuato. Ebbene si, si è partiti dal miglioramento del logo e della barra di ricerca, per poi passare allo sfondo personalizzato, fino ad arrivare ai doodles animati (è il caso di PacMan). Ma i cambiamenti non sono finiti, infatti è di recente la notizia che è stato cambiato anche il look di Google Immagini rendendolo molto più funzionale.

Il cambiamento almeno per ora è stato effettuato solo su google.com. Si tratta di un cambiamento che interessa soprattutto il metodo di visualizzazione delle immagini ricercate.

Uneven Google, navigare online utilizzando un Google un pò “inclinato”

La maggior parte degli utenti, per eseguire le proprie ricerche online, solitamente ricorre all’utilizzo del pratico e performante motore di ricerca offerto da Google, avendo dunque l’opportunità di accedere in modo semplice ed immediato a tutti i vari ed eventuali contenuti d’interesse.

Tuttavia, se siete alla ricerca di un interessante diversivo mediante cui rivoluzionare, seppur minimamente, l’interfaccia di Google e rendere ancor più allegro e movimentato il clima caratterizzante questa giornata domenicale facendo un simpatico scherzetto a parenti, amici e, perché no, anche colleghi di lavoro, allora è proprio il caso di dare uno sguardo a Uneven Google.

Si tratta, per l’appunto, di un apposito iframe basato proprio su Google (quindi funzionale in tutto e per tutto oltre a permettere di navigare in totale sicurezza) che permetterà di visionare il buon vecchio motore di ricerca targato big G attraverso una prospettiva decisamente fuori dal comune, andandogli dunque a conferire un aspetto che, per intenderci, si potrebbe definire “incidentato”.

Google Images Search, ricercare immagini facilmente a partire da una parte di testo evidenziata

Navigando online con una certa frequenza capita, spesso e volentieri, di avere la necessità di effettuare una ricerca basata sulle immagini in modo tale da poter avere a propria completa disposizione del materiale da poter analizzare visivamente.

A tal proposito, uno tra gli strumenti maggiormente utilizzati al fine di far fronte ad una necessità di questo tipo è senz’altro il ben noto ed affermato servizio offerto direttamente da Google e specializzato nella ricerca di immagini di vario tipo, avendo inoltre la possibilità di selezionare diversi parametri a seconda delle singole esigenze.

Tuttavia, potrebbe risultare molto più comodo, nella maggioranza dei casi, avere a propria disposizione la possibilità di visionare le immagini ricercate in modo ancor più pratico ed immediato, semplicemente selezionando una data parola chiave e dando uno sguardo a tutto quanto di correlato possa esserci a quel dato termine.

Google Me potrebbe essere il nome del Facebook di Google

Tutti abbiamo creduto che Google Buzz fosse il tentativo fallito di Google di fare concorrenza a Facebook ed in un certo senso sarebbe potuto essere.

GMail come inbox, GTalk come servizio di chat, Picasa per la condivisione delle foto e Google Video o YouTube per la condivisione dei video, Google Reader per condividere link e risorse generiche dalla rete; Buzz lo stream che mancava.

Il pubblico non lo ha vissuto così ed infatti Google Buzz, nonostante le polemiche per la sua introduzione quasi forzata, è stato presto abbandonato con solo qualche sparuto gruppo di fan accaniti ad utilizzarlo.

Ora si sente parlare, o meglio lo si legge dalle parole di un pezzo grosso di Facebook, di un probabile “Google Me“, un social network integrato by Google che dovrebbe fare concorrenza a Facebook.