Quag, we serach together - Geekissimo.com

Quag, continua a crescere l’interest network italiano

Di Quag ci siamo occupati fin dalla sua nascita cioè da quando due “visionari digitali” hanno deciso di cambiare le regole delle ricerche in rete rendendole collaborative sfruttando l’idea delle reti sociali. Non un social network tradizionale, dunque, ma un melting pot di tecnologie volte ad avvicinare utenti con interessi simili.

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Uno strumento, anzi, una vera e propria community in costante crescita, Quag, che aiuta a trovare le risposte alle proprie domande. Non solo avere, ma anche dare. Risposte ovviamente. Ogni utente è conoscenza e quest’ultima può, dunque, essere messa a disposizione degli altri. Da oggi, poi, ancora di più.

Yahoo! chiude AltaVista e altri 11 servizi

altavista

Dentro Tumblr e fuori molti altri servizi. Yahoo!, gestito dal CEO Marissa Mayer, sta effettuando moltissimi cambiamenti per cercare di non farsi schiacciare dagli avversari. Nessuno pensava che la società riuscisse ad intascare la famosa piattaforma, ma la Mayer ha in mente molte cose per la sua azienda.

Per prima cosa, come sicuramente saprete, l’amministratore delegato ha deciso di fare una grossa pulizia e recentemente si è diffusa una nuova notizia che annuncia la morte di altri 12 servizi Yahoo! La motivazione che si cela dietro le eliminazione è sempre la stessa: i servizi non fruttano più come in passato.

Kid Rex: il motore di ricerca per i più piccoli

kidrex

La tecnologia è alla portata sia dei grandi sia dei più piccoli che, ormai, imparano subito ad utilizzare il mouse e il touchscreen. Il mondo virtuale non è certamente un luogo sicuro, per tale motivo esistono molti sistemi che bloccano i siti che potrebbero essere ritenuti non adatti ai bambini, come ad esempio il browser Kidzy e i famosi filtri SafeSearch di Google.

Al posto di impostare il motore di ricerca principale, che potrebbe servire anche ai più cresciuti, vogliamo consigliarvi una pagina dedicata solo ed esclusivamente a coloro che devono navigare in modo sicuro: stiamo parlando di KidRex.

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Intervista ai “genitori” di Quag

Quag, we serach together - Geekissimo.comNegli ultimi tempi abbiamo parlato spesso di Quag, il nuovo servizio di ricerca delle informazioni in Rete che permette l’interazione tra utenti che hanno svolto ricerche simili. Ne abbiamo presentato una panoramica generale, per poi passare all’aspetto privacy e finire con l’usabilità del servizio. Manca solo un argomento da trattare per conoscere a 360° Quag e cioè conoscere chi lo ha voluto. Mariano Pireddu e Luca Giorcelli sono rispettivamente il CEO di Quag nonché colui che ha voluto la nascita di questo nuovo strumento e il direttore tecnico e ideatore del funzionamento di questa nuova creatura della Rete. Per conoscere meglio la loro creatura e per conoscere meglio anche loro, gli abbiamo posto alcune domande e, dopo il salto, trovate le risposte che ci hanno dato.

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Quag: non solo ricerca, ma anche semplicità d’uso

Torniamo a parlare di Quag, lo strumento di ricerca di informazioni in rete che permette di interagire con un utenti che hanno effettuato ricerche simili o con interessi simili ai nostri. Stiamo seguendo questo nuovo progetto italiano per comprendere se sia apprezzato, usato e se, soprattutto, sia a prova di “utonto” (non un errore, ma un termine, forse un po’ forte, che spesso indica chi non è proprio avvezzo alle nuove tecnologie). Iniziamo col dire che, da quello che si vede, sembra che Quag, pian piano, stia prendendo piede. I flussi di domande e di risposte non mancano e sembra che gli utenti che lo usano stiano apprezzando questo nuovo strumento (altrimenti non lo userebbero). Il fatto, poi, che si stia popolando velocemente lascia capire che la user experience del servizio sia stata progettata piuttosto bene.

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Quag e la privacy degli utenti

La scorsa settimana è nato Quag, il servizio che trasforma il modo di cercare informazioni rendendolo più social. L’utente cerca ciò di cui ha bisogno con Quag che a sua volta sfrutta Google o Bing per le ricerche e Quag, oltre a restituire le SERP, mette a conoscenza l’utente di quanti altri abbiano svolto una ricerca simile.

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A quel punto l’utente non soddisfatto dei contenuti delle SERP può porre domande a chi ha svolto ricerche simili. Inutile dire che in rete sono sorte domande riguardo alla privacy degli utenti che usano Quag. Vediamo allora di capirci di più riguardo a questo nuovo servizio ideato e sviluppato in Italia.

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Nasce oggi Quag e le ricerche in rete diventano social

Da oggi è disponibile in rete un nuovo strumento di ricerca delle informazioni: Quag. Progetto italiano, aumenta la ricerca classica rendendola social e permettendo un’interazione tra gli utenti con interessi comuni. Non si tratta di un tradizionale social network, ma di un mezzo per permettere agli utenti di avere risposte a un quesito (o darne).

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Quag è completamente gratuito e, anche se lanciato ufficialmente oggi in beta, si presenta come uno strumento veloce e con una chiara interfaccia utente. Dopo avere effettuato la ricerca con Google o Bing e ottenuta la relativa SERP, Quag offre la possibilità di chiedere ulteriore aiuto a chi ha svolto una ricerca simile.

Lycos nuovo motore di ricerca

Lycos, nel 2013 lancerà un nuovo motore di ricerca

Lycos nuovo motore di ricerca

Gli internauti di vecchia data senz’altro ricorderanno Lycos, uno tra i primi motori di ricerca che agli albori, o quasi, del world web wide spopolò riuscendo ad ottenere, nel giro di breve tempo, il favore dell’utenza entrando in competizione diretta con Yahoo! e con vari altri servizi divenendo inoltre un vero e proprio punto di riferimento per i navigatori meno giovani.

L’entrata in scena di Google stravolse però la situazione andando a ridurre e ridimensionare la popolarità che tutti gli altri motori di ricerca erano riusciti ad ottenere.

Stando però a quanto emerso proprio nel corso delle ultime ore, Lycos, a distanza di diversi anni dal suo avvento online, ha intenzione di tornare nuovamente sulla cresta dell’onda e per farlo lancerà un nuovo motore di ricerca che, secondo le più recenti informazioni, dovrebbe fare la sua comparsa in rete a partire dal prossimo anno oramai alle porte.

La società Lycos ed il relativo sito web, infatti, esistono ancora ed allo stato attuale delle cose offrono un servizio di ricerca online tramite Yahoo!.

Il team di Volunia si presenta in un video

Nelle nostre prove su strada di Volunia non siamo stati particolarmente teneri. Abbiamo espresso, come sempre, in maniera libera nostre opinioni ma non per questo abbiamo dimenticato che dietro questo progetto – sicuramente presentato con troppa enfasi ma che con qualche accorgimento può dire ancora la sua – c’è un team di ragazzi che ogni giorno fa del proprio meglio per fornire agli utenti un servizio valido.

Volunia apre al pubblico

Questa volta Volunia ha mantenuto le promesse. Ha aperto al pubblico offrendo a tutti la possibilità di provare con mano quello che era stato presentato come un rivale di Google made in Italy ma che si è presto ridimensionato in un “social search network”, quello che sarebbe dovuto essere sin dal principio.

Il nuovo Volunia basa le sue ricerche su Bing e sposta il suo punto di forza dal search engine all’interazione sociale fra gli utenti. Una chat permette alle persone che stanno visitando una stessa pagina di chiacchierare fra loro, le classifiche top pages e top news consentono di scoprire le pagine più visitate e le notizie più lette dal popolo di Volunia mentre la famigerata mappa visuale raffigura il contenuto dei siti sotto forma di “casette”.

Massimo Marchiori lascia Volunia

Massimo Marchiori lascia Volunia. Il papà dell’ambizioso social network made in Italy ha scritto una lunga lettera in cui ha spiegato che il progetto non sta andando nella direzione che lui vuole, o meglio non ci è mai andato visto che ha rinnegato le scelte di creare un motore di ricerca proprietario e di adottare una grafica orrida in stile anni 80, e che c’è qualcuno che sta ostacolando il suo lavoro.

Volunia, restyling in arrivo

Dopo il non certo esaltante debutto dello scorso febbraio, Volunia ci riprova. Con un post pubblicato sul nuovo blog del progetto, i responsabili del motore di ricerca made in Italy hanno annunciato che dal prossimo 18 maggio (cioè da domani) i power user che hanno accesso alla beta privata del sito potranno testare una nuova versione di Volunia.

Il nuovo Volunia avrà una grafica più organizzata ed accattivante rispetto a quella nineties vista finora, un nuovo sistema di ricerca basato su “uno dei principali motori di ricerca presenti sul mercato mondiale” e una documentazione più chiara in termini di privacy e condizioni d’uso del servizio.

Photo Pin, un motore di ricerca per immagini pubblicate sotto licenza creative commons

Chi dispone di un proprio blog di certo avrà avuto più e più volte la necessità di aggiungere delle immagini ai post scritti al fine di illustrare al meglio quanto espresso con le sole parole.

A meno che non si disponga di materiale personale che si è intenzionati ad utilizzare in tal senso è possibile aggiungere foto ed immagini ai propri post attingendo al vastissimo databse disponibile in rete.

In questi casi, però, appare opportuno prestare una certa attenzione ai contenuti che si desidera impiegare poiché una buona parte delle foto e delle immagini disponibili online sono protette da copyright e, di conseguenza, non liberamente utilizzabili così come quelle gratis e con licenza Creative Commons.

Volunia, prime impressioni veloci

Ieri pomeriggio mi è arrivato un invito per provare Volunia, il nuovo motore di ricerca made in Italy nato qualche giorno fa con intenti piuttosto bellicosi nei confronti di Google. Lo ammetto, mi sono approcciato a questo progetto con tanti pregiudizi; con ancora negli occhi le immagini della disastrosa presentazione all’Università di Padova e nella mente un articolo di Luca Conti che poi ho scoperto di condividere appieno; e mi spiace dirlo ma per ora si sono confermati tutti. Ma andiamo con ordine.

La ricerca – Volunia si è presentato come un motore di ricerca, ma per il momento non lo è. I risultati sono poco rilevanti, poco aggiornati e basta fare non più di due-tre ricerche per rendersene conto. Sapendo di avere un cognome abbastanza “fraintendibile” dai motori di ricerca, ho effettuato una ricerca per Andrea Guida (senza virgolette) sia su Google che su Volunia e i risultati sono stati imbarazzanti. Per il secondo ovviamente. Mentre “big G” mostra nei primi cinque risultati i miei profili di Twitter, Facebook e Geekissimo, Volunia mette al primo posto Geekissimo (e fin qui andrebbe benissimo) ma seguono solo risultati che non c’entrano nulla con me o i blog in cui scrivo. Ci sono perlopiù pagine che nel titolo hanno la parola “guida”.

Ho provato poi con la ricerca sull’attualità. Che si saranno detti ieri sera il Presidente USA Obama e il nostro Premier Mario Monti? Non provate a chiederlo a Volunia perché non lo sa. I risultati della ricerca Monti Obama su Volunia porta ad un vecchio articolo del Corriere dell’Abruzzo (?), per giunta vecchio e non più raggiungibile, e una serie di agenzie ed aziende intestate a persone che fanno Monti di cognome. Più in basso c’è Repubblica, ma è solo la Home! Su Google, la stessa ricerca porta alle headline di Google News e ad articoli con poche ore di vita pubblicati su Corriere, Repubblica ed altre importanti testate online.