Lycos nuovo motore di ricerca

Lycos, nel 2013 lancerà un nuovo motore di ricerca

Lycos nuovo motore di ricerca

Gli internauti di vecchia data senz’altro ricorderanno Lycos, uno tra i primi motori di ricerca che agli albori, o quasi, del world web wide spopolò riuscendo ad ottenere, nel giro di breve tempo, il favore dell’utenza entrando in competizione diretta con Yahoo! e con vari altri servizi divenendo inoltre un vero e proprio punto di riferimento per i navigatori meno giovani.

L’entrata in scena di Google stravolse però la situazione andando a ridurre e ridimensionare la popolarità che tutti gli altri motori di ricerca erano riusciti ad ottenere.

Stando però a quanto emerso proprio nel corso delle ultime ore, Lycos, a distanza di diversi anni dal suo avvento online, ha intenzione di tornare nuovamente sulla cresta dell’onda e per farlo lancerà un nuovo motore di ricerca che, secondo le più recenti informazioni, dovrebbe fare la sua comparsa in rete a partire dal prossimo anno oramai alle porte.

La società Lycos ed il relativo sito web, infatti, esistono ancora ed allo stato attuale delle cose offrono un servizio di ricerca online tramite Yahoo!.

Firefox a 64 bit per Windows, Mozilla non abbandonerà lo sviluppo

Firefox 64 bit ripreso sviluppo per Windows

A novembre dell’anno corrente i tecnici di Mozilla avevano fatto sapere di aver chiuso lo sviluppo di Firefox in versione a 64 bit per sistemi operativi Windows a causa dell’eccessivo lavoro da compiere e dei numerosi bug individuati che impedivano al team del panda rosso di star dietro alle due edizioni del browser web.

Lo sviluppo, quindi, era stato interrotto in attesa di raggiungere una sufficiente qualità con la versione a 32 bit di Firefox e gli utenti desiderosi di sfruttare i vantaggi delle build a 64 bit erano quindi stati invitati a rivolgersi alle versioni modificate del browser web come, ad esempio, Waterfox.

Durante gli ultimi giorni, però, il team di Mozilla ha cambiato idea o almeno così sembra stando a quelle che sono le più recenti comunicazioni a riguardo.

PC Windows, vendite in calo del 13% rispetto all’anno scorso

Arrivano le prime statistiche relative alle vendite dei prodotti tecnologici nel periodo di Natale e per Microsoft sembrano esserci poche buone notizie. Anzi, nessuna fino a questo momento.

Secondo i dati raccolti negli Stati Uniti da NPD, le vendite dei PC Windows sono calate del 13% rispetto ad un anno fa. E a rendere la cosa più grave c’è il fatto che è appena uscita una nuova versione di Windows, fattore che fino ad ora ha decretato un aumento delle vendite dei computer e non una contrazione.

Nokia, nuovi dettagli sul tablet con Windows RT

Il sito Internet The Verge ha pubblicato nuove interessanti indiscrezioni sul tablet con Windows RT che Nokia dovrebbe lanciare nel corso del 2013.

Secondo gli ultimi rumor, il device avrà un display da 10.1 pollici simile a quello del Surface e sarà dotato sia di porta USB che di presa HDMI. Ma la cosa più interessante è che il colosso finlandese pare stia studiando una speciale cover con batteria incorporata per la ricarica veloce del tablet.

Dropbox acquisizione Snapjoy

Dropbox acquisisce Snapjoy e punta alla gestione delle gallery fotografiche

Dropbox acquisizione Snapjoy

A distanza di breve tempo dall’acquisizione di Audiogalaxy, Dropbox ha effettuato, nel corso degli ultimi giorni, un’ulteriore ed interessante acquisto: quello di Snapjoy.

Per chi non lo sapesse si tratta di una società molto giovane nota per aver ideato un tool che consente di riunire in un unico spazio virtuale le foto di Instagram, quelle di Flickr e quelle di Picasa permettendo inoltre di gestire ed archiviare le immagini in locale.

La conferma dell’acquisizione è stata data mediante la pubblicazione di un apposito post informativo apparso sul blog ufficiale della società nel quale, però, non viene fornito alcun dettaglio sulle modalità di integrazione del servizio alla celebre piattaforma di cloud storage così come non è stata data alcuna info in merito ai dettagli economici dell’accordo.

Google regala notebook, tablet e smartphone ai dipendenti per Natale

A Natale siamo tutti più buoni, comprese le aziende della Silicon Valley. O almeno quelle che se la cavano meglio in questo periodo di crisi internazionale.

Fra le più generose c’è Google, che quest’anno ha deciso di premiare i suoi dipendenti donando loro un prodotto a scelta fra il Chromebook Samsung da 249$, il tablet Nexus 7 da 199$ e lo smartphone Motorola RAZR M di fascia medio-alta.

Nexus 7 99 dollari

Google lancerà un Nexus 7 da 99 dollari

Nexus 7 99 dollari

Stando a quelle che sono le più recenti indiscrezioni Google starebbe pianificando l’introduzione sul mercato di una variante più economica del Nexus 7, il tablet di big G realizzato in collaborazione con Asus ed attualmente in vendita al costo di 199 dollari.

La versione più economica dello stesso, riprendendo i rumors che avevano iniziato a circolare già qualche tempo fa, dovrebbe essere commercializzata all’ancor più abbordabile e concorrenzialre prezzo di 99 dollari.

A diffondere per primo la notizia è stato DigiTimes citando fonti anonime molti vicine a Google ed a conoscenza dei piani della società.

La nuova e più economica versione del Nexus 7 dovrebbe essere immessa sul mercato a partire dal secondo trimestre del prossimo anno.

Paywall Made in Italy: 6 grandi gruppi editoriali si uniscono per fornire contenuti digitali a pagamento

Sei importanti gruppi editoriali del nostro Paese: Caltagirone, Il Sole 24Ore, La Stampa, Gruppo Espresso, Mondadori ed RCS Mediagroup si sono riuniti qualche giorno fa a Milano per fondare Edicola Italiana, un consorzio il cui scopo è quello di creare un sistema di distribuzione delle notizie a pagamento su computer, tablet e smartphone. Un paywall in salsa italiana, per chi è più avvezzo ai termini tecnici.

Google Maps iOS privacy utenti europa

Google Maps per iOS, problemi di privacy in Europa

Google Maps iOS privacy utenti europa

Dopo le svariate problematiche con le mappe Apple molti utenti hanno atteso con ansia il rilascio, avvenuto proprio qualche giorno fa, di Google Maps per iOS.

Non tutti, però, sono stati così eufornici come, ad esempio, il personale del Centro per la protezione della privacy di Schleswig-Holstein, in Germania.

Al primo avvio dell’app, infatti, un messaggio notifica agli utenti il fatto che “il servizio di localizzazione di Google raccoglierà dati anonimi relativi all’ubicazione al fine di inviarli a Google o tenerli archiviati sul terminale” e l’unico sistema per poter procedere con l’utilizzo dell’app è quello di accettare a mò di presa visione.

La condivisione delle informazioni di geolocalizzazione risulta quindi attivata per default e sarà compito dell’utente quello di cercare, direttamente all’interno dell’app, l’apposita opzione mediante cui disattivarla.

Dell Windows 8

Dell punta tutto su Windows 8, con Android non si guadagna

Dell Windows 8

L’ecosistema Android necessita di svariati investimenti per poter avere successo e Dell, l’azienda statunitense tra le più importanti al mondo nella produzione di personal computer, non è disposta a farli ragion per cui ha deciso di mettere da parte il sistema operativo mobile del robottino verde e di strizzare un occhio a Microsoft e, nello specifico, a Windows 8.

A tal proposito, Jeff Clarke, il vice presidente responsabile delle operazioni globali, nel corso della conferenza mondiale di Dell tenutasi in Texas ha spiegato che allo stato attuale delle cose sia Google sia Amazon stanno vendendo dispositivi Android senza alcun margine di profitto o, nel peggiore dei casi, in perdita basandosi solo sulla raccolta pubblicitaria e sulla vendita degli svariati contenuti.

Essendo Dell un produttore hardware al momento non è ancora riuscito a trovare un valido sistema mediante cui poter costruire un’attività sufficientemente profittevole basata su Android ragion per cui l’azienda ha deciso di abbandonare, almeno per il momento, l’OS mobile di Goolge.

La decisione riguarda in primis i tablet ma anche gli smartphone in merito ai quali il vice presidente è stato sufficiente chiaro sottolinendo che Dell non ha alcuna intenzione di avere a che fare con tale business hardware.

Windows Live Mesh chiusura 13 febbraio 2013

Microsoft, Windows Live Mesh sarà ufficialmente ritirato il 13 febbraio 2013

Windows Live Mesh chiusura 13 febbraio 2013

Durante le ultime ore Microsoft ha comunicato che Windows Live Mesh, uno tra i primi servizi offerti dalla redmondiana mediante cui sincronizzare tra loro diverse piattaforme, servizi web e programmi,  a partire dal 13 febbraio del 2013 sarà ufficialmente ritirato e tutte le relative funzionalità smetteranno di funzionare.

Microsoft ha tuttavia comunicato che con la chiusura di Windows Live Mesh darà maggiore spazio a SkyDrive su cui durante gli ultimi anni ha investito molteplici risorse nel tentativo di incrementare il numero di utenti e di farvi convergere tutte le funzionalità del primo servizio.

Stando infatti a quelli che sono i dati forniti dalla stessa Microsoft allo stato attuale delle cose sono ben oltre 200 milioni gli utenti che si servono di SkyDrive, Windows Live Mesh, invece, può contare su meno di 25 mila utenti attivi.

Con la chiusura di Windows Live Mesh tutti gli utenti sono invitati a salvare sul proprio computer i file memorizzati sul cloud del servizio seguendo le apposite istruzioni fornite dalla stessa redmondiana.

Dropbox acquisizione Audiogalaxy

Dropbox compra Audiogalaxy, una nuova piattaforma per lo streaming musicale è in arrivo?

Dropbox acquisizione Audiogalaxy

Dropbox ha deciso di andare ben oltre il mero cloud storage o almeno così sembrerebbe stando alle ipotesi avanzate nel corso delle ultime ore e conseguenziali all’acquisto di Audiogalaxy, online dal 1998 con tecnologie P2P e in tempi recenti non più in testa alle news.

Infatti, mediante la pubblicazione di un apposito post sul blog ufficiale Audiogalaxy ha comunicato di essere stata acquisita da Dropbox, una mossa questa che farebbe ben sperare in merito ad eventuali progetti futuri da parte del team del celebre servizio di cloud storage.

Per il momento non è stata fatta alcuna comunicazione riguardo i prossimi programmi di Dropbox o sulle motivazioni che hanno spinto all’investimento ma considerando che Audiogalaxy ha alle spalle un’esperienza oramai decennale l’ipotesi che l’acquisizione possa mirare alla realizzazione di qualche nuovo servizio legato allo streaming musicale non è sicuramente da escludere.

Nel comunicato ufficiale, infatti, il team di Audiogalaxy accenna, seppur vagamente, ad alcune novità in arrivo per milioni i milioni di utenti su cui il noto servizio di cloud storage può già contare.

SkyDrive App Store

Microsoft VS Apple, bloccati gli aggiornamenti di SkyDrive su App Store

SkyDrive App Store

Nel corso degli ultimi giorni tra Microsoft ed Apple sta avendo luogo un duro scontro il cui nocciolo della questione verte, prevalentemente, sulle regole ben poco flessibili dell’App Store e su SkyDrive.

Recentemente Microsoft ha sviluppato una nuova versione dell’app SkyDrive per device iOS ma Apple ne ha bloccato la pubblicazione su App Store chiedendo il 30% dei profitti che derivano dagli acquisti in-app.

Nello specifico Apple pretende una percentuale sull’abbonamento da sottoscrivere necessario per espandere lo spazio a disposizione, di default, su SkyDrive.

Tutte le applicazioni che consentono di effettuare acquisti in-app possono essere pubblicate su App Store soltanto se viene impiegata la piattaforma di pagamento Apple e mediante la quale Cupertino ottiene una commissione corrispondente esattamente al 30% del prezzo di vendita che, stando a quelle che sono le attuali linee guida, viene incassata dall’azienda per un tempo indefinito.

Questo sta a significare, in termini spiccioli, che se ad esempio un utente acquista spazio aggiuntivo su SkyDrive per i suoi dispositivi iOS e in un secondo momento decide di passare ad Android o Windows Phone Microsoft continuerà comunque a pagare quel 30% ad Apple.

Surface: corretto il problema del Wi-Fi e ampliata la distribuzione

Il lancio di Surface è stato poco più che modesto, lo ha detto Ballmer. Sia numericamente che strategicamente si poteva fare qualcosa di meglio ma in realtà ciò che è successo fino ad ora è contato fino a un certo punto.

Il vero banco di prova per il tablet di Microsoft saranno le vendite natalizie, e il colosso di Redmond sta facendo di tutto per volgere il vento a suo favore. La strategia “per vincere” è cominciata proprio in queste ore con il rilascio di alcuni aggiornamenti software che, oltre a mettere in sicurezza Windows RT, risolvono anche qualche magagna che aveva affetto Surface nelle sue prime settimane di vita.