E’ ufficiale, rilasciato KDE 4.3.0

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E’ ufficiale. Il desktop KDE 4.3.0 è stato rilasciato poche ore fa dalla comunità di KDE. Questa è la nuova generazione di desktop KDE per Linux, in un’interfaccia più moderna, bella e allo stesso tempo attraente.

Gli sviluppatori indicano:

The KDE community has fixed over 10,000 bugs and implemented almost 2,000 feature requests in the last 6 months. Close to 63,000 changes were checked in by a little under 700 contributors. Read on for an overview of the changes in the KDE 4.3 Desktop Workspace, Application Suites and the KDE 4.3 Development Platform. ” – was stated in the official release announcement.

SmillaEnlarger, ingrandiamo le nostre immagini senza perderne la qualità

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Sicuramente anche voi si sarà presentato più volte il problema dell’aumento o della diminuzione delle dimensioni delle immagini, se per un motivo o per un altro vi ritrovate spesso a dover operare con esse.

Fin quando si tratta di dover rimpicciolire un immagine non vi è alcun problema, perché si sa, per ridimensionarle basta semplicemente utilizzare un qualsiasi programma adatto al lavoro con immagini digitali.

Il problema si pone però nel momento in cui è nostra intensione aumentare la grandezza dell’immagine, il che nella maggior parte dei casi comporta inevitabilmente lo sgranarsi di quest’ultima.

Ecco quindi che viene in nostro aiuto un apposito programma: SmillaEnlarger.

Si tratta di un software open source per Windows grazie al quale è possibile ingrandire tranquillamente immagini in formato JPG, BMP, PNG, TIFF e PPM, conservandone però la qualità.

Geekux, edizione numero 1

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Chi l’avrebbe mai detto. E’ già passato un mese e mi ritrovo a scrivere il primo post per la rubrica dedicata al mondo gnu/linux. Come accennato nella precedente presentazione spero che sia una crescita comune e soprattutto costruttiva atta a migliorarsi con un serie di scambi intelletuali, giusti e sinceri. Qui di sotto verranno mostrate le news, gli aggiornamenti, illustrati tutorial e indicati i progetti più interessanti in via di sviluppo.

Iniziamo:

News e Aggiornamenti:

  • Hyper-V: sicuramente la notizia che Microsoft abbia rilasciato circa 20.000 righe di codice sulla licenza GPL v2 alla comunità Open Source, dei Synthetic driver di Hyper-V per Linux, significa che potenzialmente potremmo avere a breve una inclusione nel Kernel tree di Linux. Di conseguenza significa poter disporre di ottime performance nella virtualizzazione su Hyper-V di qualunque Kernel Linux includa quei driver, sfruttando l’enlightened mode e non più l’emulazione. Sicuramente a nostro parere un grosso passo avanti anche se c’è da dire che Microsoft l’ha fatto più per interessi suoi sapendo appunto di aver violato la GPL. Maggiori notizie possiamo trovarle qui.

  • Altra news e aggiornamento degna di nota sono il dialogo che stanno cercando di avere Richard Stallman e Pirate Party. Cosa voglio dire. Voglio dire che le passate elezioni europee hanno visto, con sorpresa di molti, l’affermazione in Svezia del Piratpartiet (Pirate Party). Questo movimento nato con l’obiettivo di ridurre lo strapotere delle major, intende rendere illegali le tecnologie di DRM (Digital Rights Management), legalizzare lo scambio di materiale (in maniera non-commerciale) sulle reti P2P e forzare la migrazione nel pubblico dominio di qualsiasi contenuto.

    Ed è qui che interviene Richard Stallman con l’esigenza di esporre i rapporti tra il piratesco partito e la licenze libere (in particolare la GPL). Com’era lecito aspettarsi RMS si trova tendenzialmente d’accordo con le proposte del Piratpartiet, soprattutto quella di vietare l’utilizzo di tecnologie DRM (che lui continua a chiamare Digital Restrictions Management).

    Le critiche benchè costruttive, riguardano invece la migrazione dei contenuti nel pubblico dominio: secondo RMS questo obbligo sarebbe infatti controproducente per il software libero dato che le aziende che sviluppano codice proprietario potrebbero includere codice libero senza la necessità di pubblicare le modifiche. Agli sviluppatori liberi rimarrebbe invece il solo accesso ai binari dei programmi closed source, non essendoci obblighi di pubblicazione dei sorgenti.

    Voi come la pensate? Trovate necessaria una modifica così profonda alle leggi che regolano il copyright? Per maggiori approfondimenti potete visualizzare il contenuto tramite questo questo indirizzo.

  • Ed infine, un’altra novità che riteniamo importante è la nascita di un nuovo giornale dedicato agli aspetti legali del movimento open source: International Free and Open Source Software Law Review.

    IFOSSLR è una rivista nel cui comitato di redazione sono presenti membri del European Legal Network, un gruppo di esperti legali fondato dalla Free Software Foundation Europe nel 2007.
    Nel corso degli anni sono stati svariati i punti di vista e le diattribe atte a capire le forme delle varie licenze. Questo giornale vuole portare risposte chiare, trasparenti e precise per chi lavora in questo ambito. La rivista è consultabile tramite questo indirizzo, in maniera gratuita nelle versioni html e pdf.

Tutorial: installazione e configurazione di OpenSSH implementando una chat da terminale con l’uso del software IRSSI.

Crea il tuo iGoogle personale con Picok

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Picok (o Personal Information Cockpit) è un progetto open source per la creazione di una dashboard personale contenente collegamenti a tutto quello che vorrebbero avere costantenemente in fronte ai propri occhi. Il concetto base è abbastanza simile a quello proposto da iGoogle o Netvibes, ma Picok ne permette di estendere lo spettro di funzioni.

E’ da premettere, innanzitutto, che per utilizzare Picok è necessario disporre di un server o di uno spazio web per caricare il pacchetto e configurarlo a dovere. Non è, in sostanza, un prodotto destinato a chi conosce poco il web. Per il resto, Picok è stato scritto utilizzando Php 5 ed utilizza lo Zend Framework. Supporta, come database, MySql, Microsoft SQL Server ed IBM Lotus Note, essendo pensato, di base, per le aziende che vogliono creare delle pagine web all’interno delle proprie intranet a cui far accedere i propri dipendenti.

Linux: quanti utenti desktop lo usano veramente?

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L’utilizzo di Linux negli ambienti desktop ha finalmente sfondato il tetto dell’1%, attestandosi su un buon risultato di 1.02 punti percentuali, segue Mac OS X con una fetta di mercato del 9,73 % (con l’OS dell’iPhone a quota 0.55 %) e l’immarcescibile Windows che continua a “coccolare” ben l’87,90% dell’utenza desktop mondiale.

Questi, almeno, sono i dati che emergono dall’ultimo rapporto stilato da Net Applications. I quali vanno decisamente a cozzare con quelli forniti dal contatore di W3C che conferisce al sistema del pinguino un ridondante 2.16% di utenza. E non è finita qui: secondo le ultra-variabili statistiche dei singoli siti Internet, la percentuale dei navigatori utilizzatori di Linux sarebbe addirittura superiore al 10%.

E allora, chi ha ragione? Quanti utenti desktop utilizzano realmente il sistema open source più amato dai geek?

FWBackups: backup gratis e multi-piattaforma

Nonostante siano stati fatti enormi passi in avanti in questo senso, trovare un programma user-friendly per l’effettuazione di backup sotto Linux che consenta di creare/ripristinare copie di sicurezza di interi drive (file immagine), di effettuare copie di sicurezza di singole cartelle (con l’esclusione di determinati file/cartelle) e di eseguire backup programmati non è facilissimo. Se poi si desidera utilizzare il medesimo programma anche sotto Windows e Mac, la ricerca risulta ancora più ardua.

Ebbene, cari amici geek, siamo contenti di comunicarvi che abbiamo scovato per voi il programma che corrisponde perfettamente all’identikit appena stilato. Ed è anche open source!

Il suo nome è fwbackups e non aspetta altro che essere provato sui vostri computer, qualsiasi sistema operativo voi utilizziate.

Linux kernel 2.6.29, non un semplice aggiornamento

Il kernel Linux 2.6.29 è pronto, e non è un semplice aggiornamento. A dimostrazione di ciò, possiamo dirvi che il momentaneo cambio della guarda tra mascotte, che vede il pinguino Tux farsi per un po’ da parte in favore di Tuz, diavolo della Tasmania in via d’estinzione la cui causa è stata sposata dalla comunità open source, è una delle minori variazioni effettuate.

Le linee che adesso compongono il codice sono 11.010.647, gli sviluppatori che l’hanno generato 1.166, le aziende note che hanno aiutato – ed in parte pagato – la nascita del kernel sempre le stesse: IBM, Intel, Novell, Oracle e Red Hat.

E le novità? Quelle succose? Calma, adesso le vedremo insieme, una per una.

Desktop List View, l’icon manager open source

Desktop, desktop: luogo aperto dove l’estro artistico del geek prende forma secondo composizioni più o meno articolate di icone, disposte in modo da formare particolari armonie volumetriche insieme allo sfondo, altro elemento di fondamentale importanza.

Le correnti minimaliste, molto più semplicemente, tendono a nascondere o ad annullare la presenza delle icone sullo schermo; pensiero, naturalmente, più o meno condivisibile. Andiamo a proporre oggi, con buona pace dei suddetti, un servizio che permetterà di ottenere una nuova e particolare prospettiva delle icone: Desktop List View.

Qimo 4 Kids, la distro Linux a misura di bambino

Avete in soffitta un vecchio PC equipaggiato con 256MB di RAM, un disco fisso da 6GB, una CPU da 400MHz, o meglio? Bene, allora è arrivato il momento di rispolverarlo. Potrebbe aiutare i vostri figli o i vostri fratellini ad approcciare al mondo informatico senza troppi problemi.

Stiamo infatti per presentarvi Qimo 4 Kids, una simpatica distro Linux basata su Ubuntu dedicata ai bambini con un’età dai 3 anni in su. Utilizza una versione personalizzata del leggerissimo ambiente desktop XFCE e basa la sua semplicità sulla presenza di icone “giganti” ed una vasta gamma di applicazioni a scopo educativo.

Tutti i servizi per comunicare sulla piattaforma open source 6zap

A volte mi capita di pensare che senza Internet, forse, molte cose sarebbero diverse. Proviamo a immaginare alla posta elettronica: se questa non ci fosse, tantissimi servizi (es. chat), oltre alla possibilità stessa di inviare emails, non sarebbero disponibili. In soldoni, la possibilità di comunicare tra i vari abitanti del pianeta risulterebbe quasi nulla.

Ogni giorno, invece, siamo qui a presentare strumenti e servizi che si propongono di elaborare mezzi di comunicazione virtuale sempre più completi ed efficaci. Oggi è la volta di 6zap, una piattaforma a sorgente aperto ricca di prodotti.

Microsoft si mette il cappello rosso

Microsoft ha capito. Più tardi forse di molte altre aziende ma ha accettato il fatto che il futuro va affrontato all’insegna dell’interazione e non della chiusura. Come massima produttrice di sistemi operativi consumer, BigM ha fatto un altro passo nel mondo open, siglando un accordo con Red Hat.

L’accordo permetterà agli utilizzatori dei sistemi enterprise server di Microsoft e Red Hat di poter reciprocamente virtualizzare i rispettivi sistemi in sicurezza grazie alla nuova interoperabilità certificata.

Nova Linux, il sistema operativo cubano

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Portare entro cinque anni oltre il 50% degli utenti cubani verso i sistemi open source e liberarsi dalla “dipendenza” dai prodotti di Microsoft. Sono questi i principali motivi che hanno spinto il Governo cubano – che ultimamente è in vena di “prudenti” aperture verso il mondo tecnologico – a puntare tutto su una distro Linux creata dagli studenti e dai professori dell’Università di Scienze di L’Avana, una distro da adottare sia per la pubblica amministrazione che per i privati cittadini: Nova Linux.

Il nuovo sistema dovrebbe essere basato sulla celeberrima Gentoo ed è stato pensato per funzionare decentemente anche su hardware piuttosto datati (da Pentium 2 in su, insomma). Per quanto concerne l’interfaccia grafica (che di originale ha ben poco), lasciamo parlare un succoso video dimostrativo:

Burning Mill Express: masterizzazione facile, gratuita ed open source

Chi ha a che fare con il mondo di Internet e di Windows da qualche anno sa benissimo che, poco meno di un decennio fa, si sarebbero fatte carte false per avere tra le mani un software gratuito per la masterizzazione valido abbastanza da accontentare la maggior parte dell’utenza non professionale.

Per nostra fortuna, i tempi sono cambiati e di programmi a costo zero per la creazione di CD/DVD di qualsiasi genere ce ne sono a bizzeffe. A questa già folta schiera va ora ad aggiungersi anche l’open source Burning Mill Express (basato su CDRTools), che fa della sua semplicissima interfaccia grafica il suo maggior punto di forza.

Pioggia di dollari sul progetto Theora

Il progetto open source della Xiph.Org, Theora, si è letteralmente arricchito di una pioggia di dollari, la Mozilla Foundation ha infatti donato a Wikimedia la bellezza di 100mila dollari per portare avanti lo sviluppo del codice open source.

Per chi non lo sapesse, Theora, è un codec video dal codice sorgente libero, creato nell’ambito di un più esteso progetto di realizzazione di formati multimediali open source, che punta a spodestare codifiche come l’mpeg4 o i formati windows media nell’ambito della riproduzione audio/video.