Musica digitale: Neil Young vuole progettare un nuovo e rivoluzionario formato di file

Neil Young nuovo formato musica digitale

Per Neil Young, la celebre rockstar canadese, il mondo della musica ha bisogno di essere rivoluzionato e per farlo cercherà di offrire a tutti gli appassionati alle sette note ed alla tecnologia un nuovo formato digitale di qualità superiore rispetto a tutto quanto reso disponibile sino a questo momento dai formati di compressione maggiormente diffusi, specie quelli impiegati dagli store online.

Alla base dell’ambizioso progetto sembrerebbe poi esserci Pono, ovvero un sistema per la creazione di file musicali recentemente annunciato basato su un insieme di librerie e su un legame al mondo in the cloud mediante cui ottimizzare la qualità dell’audio senza però andare ad incidere sulla spinosa questione del peso complessivo di ogni file.

YouTube filtraggio preventivo Germania

YouTube: l’accordo con Paramount e la battaglia con Viacom

YouTube accordo Paramount causa Viacom

YouTube e Paramount Pictures hanno annunciato, nel corso delle ultime ore, di aver raggiunto un accordo conseguenzialmente al quale saranno messi a disposizione, entro breve tempo, ben 500 film dei quali sia gli utenti del ben noto servizio di condivisione video reso disponibile da big G sia gli utilizzatori di Google Play potranno usufruirne senza problemi.

Il gran quantitativo di film in questione risulta comprensivo di titoli che vanno dai grandi classici del cinema a pellicole ben più recenti ma comunque sia apprezzate ed appassionanti come, ad esempio, Hugo Cabret, Transformers e Il Padrino.

Stando a quanto reso noto i film potranno essere visionati ad un costo compreso tra i 3 e i 4 dollari a seconda della pellicola che ciascun utente sceglierà di noleggiare e resteranno a disposizione per una visione entro 30 giorni e che, inoltre, con un esborso economico maggiore di un dollaro, guardarlo anche in alta definizione.

In tal modo, dunque, il catalogo di film messo a disposizione da Google giunge a quota 9 mila titoli, tutti offerti da cinque dei sei principali studios e oltre dieci studi cinematografici indipendenti, una quantità questa che potrebbe iniziare ad infastidire ed impensierire la ben nota azienda della mela morsicata ed il suo iTunes.

Mercato smartphone: Android conquista gli Stati Uniti

Android batte iOS mercato americano

Qual è il sistema operativo mobile preferito dagli statunitensi? Secondo gli ultimi dati forniti da comScore la risposta è, al momento, unica e netta: Android.

Stando infatti a quelle che sono le ultime statistiche rese disponibili le vendite degli smartphone Android negli Stati Uniti hanno recentemente superato la soglia del 50% (50,1% per essere precisi!) facendo quindi registrare una crescita corrispondente a 3,2 punti rispetto ai dati relativi al mese di novembre dello scorso anno.

Questo, in altri termini, sta quindi a significare che chi, negli ultimi tempi, ha effettuato l’acquisto di un nuovo smartphone ha fatto ricadere la propria scelta prevalentemente su un device Android, che sia di fascia bassa, media o alta poco importa.

Anonymous attacca la Cina: oltre 480 siti web offline

Anonymous Cina

Dopo i recenti e ripetuti attacchi in terra nostrana Anonymous, nel corso delle ultime ore, torna a far parlare di sé ma, questa volta, l’attenzione risulta tutta focalizzata verso la grande muraglia, in Cina.

Il gruppo di hacker attivisti, infatti, ha recentemente portato a segno un attacco a centinaia di siti web cinesi appartenenti a istituzioni locali e aziende avvenuto in coincidenza dell’apertura dell’account Twitter ufficiale Anonymous China.

I siti web mandati offline sono, nel dettaglio, oltre 480 e, stando a quanto reso noto dagli stessi membri di Anonymous, sarebbero inoltre stati raccolti numerosi dati quali username, password, numeri di telefono ed email di personale del governo.

Flashback.K, infettati oltre 600 mila Mac

Mac Flashback.K

Quella che nel corso delle ultime ore ha infettato oltre 600 mila Mac (la maggior parte dei quali negli Stati Uniti e soltanto lo 0,3% dei casi fa riferimento all’Italia) altro non è che una nuova variante del già ben conosciuto Flashback ma questa volta, a differenza delle precedenti, il malware agisce sfruttando una vulnerabilità Java (CVE-2012-0507) scoperta sui sistemi operativi della mela morsicata.

Si tratta, nel dettaglio, della variante denominata Flashback.K e a dare l’annuncio è stata la società di sicurezza informatica F-Secure mediante la pubblicazione di un apposito avviso.

Nella sua variate originaria il malware agisce andando a scaricare il suo materiale da siti web remoti generando poi una backdoor nel browser web dell’utente e mediante cui le informazioni vengono poi inviate a server remoti.

Flashback.K, ovvero il primo malware riuscito ad infettare una scala di utenti Mac decisamente vasta, invece, entra in azione sfruttando una vulnerabilità relativa a Java scoperta in tempi recenti andando ad infettare l’OS senza richiedere alcun tipo di intervento da parte dell’utente.

Internet Explorer torna alla riscossa a spese di Chrome e non solo

Internet Explorer 9 recupera mercato

La situazione pareva essere oramai ben delineata e dopo circa un anno passato a perdere un numero considerevole di utenti Internet Explorer, il browser web targato Microsoft, sembrava pronto a cedere il passo a Google Chrome.

Tuttavia, stando a quelli che sono gli ultimi dati disponibili, Internet Explorer ha ricominciato a guadagnare punti, sopratutto nel corso del mese di marzo, facendo quindi registrare un’inaspettata inversione di marcia.

Nel dettaglio, secondo i dati forniti da NetApplication Internet Explorer risale al 53,83% dopo la brutta caduta del mese di dicembre mettendo i bastoni tra le ruote a Google Chrome che, nonostante tutto, mette a segno il terzo risultato utile consecutivo con l’attuale 18,57%.

Project Glass, il prototipo degli occhiali di Google per la realtà aumentata esiste davvero

Google Project Glass

Degli occhiali per la realtà aumentata di Google se ne parla già da qualche tempo in rete ma sino a poche ore addietro il gran colosso delle ricerche online non aveva dato ancora alcuna certezza a riguardo.

Soltanto da pochissimo, infatti, Google ha confermato l’esistenza del progetto che prende il nome di Project Glass e che, appunto, risulta tutto incentrato sulla realizzazione di un prototipo di occhiali in grado di mostrare la realtà aumentata.

La conferma dell’esistenza del progetto è stata data sfruttando l’account ufficiale di Project Glass creato ad hoc su Google+ e mediante la condivisione di un video dimostrativo pubblicato su YouTube e visualizzabile alla fine di questo post nel quale vengono illustrati tutta una serie di possibili utilizzi degli occhiali per la realtà aumentata.

Brevetti Yahoo!: Facebook passa al contrattacco

Facebook brevetti Yahoo!

Della presunta violazione brevettuale di Facebook a carico di Yahoo!, della minaccia di denuncia e dell’azione legale intrapresa di conseguenza se ne parla già da qualche tempo a questa parte ma soltanto recentemente Mark Zuckerberg ed il suo team hanno deciso di passare al contrattacco.

Nel corso delle ultime ore, infatti, Facebook ha deciso di rispondere a Yahoo! denunciando la compagniaper la violazione dei suoi brevetti relativi al tag di foto, all’advertising ed ai suggerimenti online dando quindi il via ad un’aggressiva controffensiva e puntando il dito, nel dettaglio, contro Flickr.

Nel caso specifico di Flickr i brevetti contestati a Yahoo! sono quelli siglati con i numeri 7,827,208 e 7,945,653 e facenti riferimento, rispettivamente, alla personalizzazione dei feed ed alla funzione di tag nelle foto.

Google TV: in Europa a settembre?

Google TV Europa

L’avviso è stato dato da Stephane Labrousse, ovvero il responsabile marketing per Sony France: la Google TV sarà presto disponibile in Europa e, con molta probabilità, potrebbe fare la sua comparsa sul mercato già a settembre dell’anno in corso.

Questo, in altri termini, sta quindi a significare che il concept introdotto negli Stati Uniti dal gran colosso delle ricerche in rete e che, almeno in terra a stelle e strisce, non è riuscito a riscuotere particolare successo, tra non molto sarà disponibile anche nel vecchio continente.

La Google TV verrà lanciata in Europa sfruttando dispositivi Sony e, secondo le indiscrezioni, i modelli disponibili saranno ben due, quali un set-top box da 200 euro ed un altro dotato anche di lettore Blu Ray ed avente un prezzo pari a 300 euro.

Apple: una nuova class action contro Siri

Siri class action

È stata presentata come una tra le features di maggior rilievo dell’iPhone 4S ma, a partire dal momento del lancio sul mercato del nuovo device Apple, Siri, l’assistente vocale, ha ricevuto non poche lamentele da parte di un ampio numero di utenti che, senza far troppi giri di parole, ne sono rimasti insoddisfatti.

Infatti, così come già accaduto qualche settimana addietro, nel corso delle ultime ore David Jones, proprietario di un iPhone 4S, ha provveduto ad inviare una class action contro Apple in California relativamente a Siri e, nello specifico, alle sue qualità eccessivamente enfatizzate dagli spot pubblicitari mandati in onda dalla ben nota azienda della mela morsicata.

Trattasi, in altri termini, di pubblicità ingannevole, di spot nei quali viene raccontato un assistente vocale in grado di compiere operazioni che vanno ben oltre quelle che sono le effettive qualità di Siri che, pur rivelandosi estremamente innovativo, appare comunque limitato nelle sue capacità, almeno per il momento.

Instagram per Android è ora disponibile su Google Play

Instagram per Android

Se ne parla da dicembre dello scorso anno ma la questione ha iniziato a suscitare ulteriore attenzione nel corso delle ultime settimane, ovvero a partire da quando è stata data la notizia dell’imminente, o quasi, rilascio di Instagram in veste di app per Android.

Tuttavia, pur essendo stato annunciato l’arrivo, entro breve, di una versione beta di Instagram per Android, sino a qualche ore addietro l’app dedicata al photo-sharing non era stata ancora resa disponibile su Google Play.

Soltanto da pochissimo, infatti, Instagram è stata finalmente inserita nel market place dedicato ai device equipaggiati del sistema operativo del gran colosso delle ricerche in rete previo invio di una mail informativa a tutti coloro che avevano provveduto a fornire il proprio indirizzo di posta elettronica nella pagina apposita mediante cui ricevere un allert al momento della disponibilità dell’app.

La celebre app è scaricabile, anche in questo caso, in maniera totalmente gratuita e secondo le prime statistiche snocciolate il numero complessivo di utenti in lista d’attesa come beta tester è risultato pari a ben 43 mila per un totale di 30 milioni suddivisi tra Android users ed iOS users.

Motorola blocco Microsoft Germania

UE: Motorola accusata da Microsoft ed Apple per abuso sui brevetti

Motorola indagine UE

Stando a quelle che sono le ultime informazioni al momento disponibili la Commissione Europa potrebbe provvedere, tra non molto, ad effettuare l’apertura di un apposito fascicolo contro Motorola Mobility e nell’occhio del ciclone vi sarebbero, a quanto pare, il prezzo imposto per le licenze di alcun propri brevetti.

Motorola Mobility è stata acquisita qualche mese addietro da Google ma, nonostante la protezione del gran colosso delle ricerche in rete, si ritrova ora a dover fare i conti tanto con Microsoft quanto con Apple.

Nello specifico, la celebre azienda redmondiana ha contestato royalty fino a 22,50 dollari per la vendita di laptop di media caratura, le lamentele da parte di Cupertino, invece, fanno riferimento alla richiesta del 2,25% degli introiti per ogni unità distribuita andando quindi ad ostacolare l’utilizzo di brevetti fondamentali per la produzione di prodotti compatibili con iPhone, iPad, Windows e Xbox.

MPAA torna alla carica e dichiara guerra ad altri cyberlocker

MPAA file hosting

Sul fatto che nel mirino della Motion Picture Association of America (MPAA) non ci fosse soltanto Megaupload è cosa ben nota a tutti così come anche che dopo la chiusura dell’impero di Kim Dotcom numerosi altri servizi analoghi preferissero sparire dalla scena o, ancora, limitare quanto offerto onde evitare di incorrere nel medesimo destino, tuttavia, conseguenzialmente alle rivelazioni dell’ultim’ora, la situazione potrebbe essere soggetta a nuove e catastrofiche evoluzioni.

Ulteriori risorse dedicate alla condivisione di contenuti in rete potrebbero infatti andare incontro ad un processo di oscuramento come nel caso specifico di Wupload, Putlocker, DepositFiles, Fileserve, Mediafire, ovvero alcuni tra i servizi della categoria in questione che risultano maggiormente utilizzati dalla vasta utenza, in particolar modo in seguito alla chiusura di Megaupload.

A volere fortemente l’oscuramento di queste e di altre piattafome è sempre la MPAA di cui ne fanno parte sei delle più grandi case di produzione cinematografica americana e delle quali la Paramount Pictures sarebbe la più agguerrita nei confronti del file sharing.

Xbox 360: gli hacker possono davvero accedere ai dati delle carte di credito?

Xbox 360 dati carte di credito

Stando alle più recenti dichiarazioni di Ashley Podhradsky, ricercatrice dell’Università di Drexel, l’xBox 360, la ben nota e fortunata consolle resa disponibile da Microsoft, sarebbe estremamente vulnerabile per quanto concerne la sicurezza dei dati sensibili immessi dagli utenti anche qualora effettuato un processo di resettaggio completo.

Questo, andando ancor più nel dettaglio, sta a significare che scandagliando il disco rigido formattato delle consolle Microsoft è possibile risalire a quelli che sono i dati delle carte di credito degli utenti, così come reso noto dalla ricercatrice mediante il magazine Kotaku.

Dallo studio condotto dalla ricercatrice ciò che ne emerge sono un insieme di dati non esattamente confortati considerando quanto precedentemente affermato e sopratutto considerando anche il fatto che per poter accedere ai presunti dati sensibili degli utenti presenti sulle consolle “ricondizionate” non è necessario essere degli hacker dalle grandi conoscenze.