Attacco cracker: 1,5 milioni di carte di credito rubate in un’unica mossa

Attacco cracker carte di credito

Il numero totale delle carte di credito che, stando all’allarme dato lo scorso venerdì, sarebbero a rischio corrisponde a circa 1,5 milioni, sebbene all’inizio si parlasse di diverse decine di migliaia, e a dare l’annuncio ci ha ben pensato Global Payments Inc., una piccola azienda statunitense partner di Visa e MasterCard.

Nel corso delle ultime ore, infatti, la Global Payments Inc. ha fatto sapere di essere stata soggetta ad una grave incursione da parte di alcuni hacker che sono riusciti ad intrufolarsi all’interno dei propri sistemi informatici nei giorni compresi tra il 21 ed il 25 febbraio dell’anno corrente.

Tale incursione avrebbe permesso ai malintenzionati di impossessarsi dei numeri delle carte di credito e dei codici di autorizzazione unitamente ad altri dati mediante i quali sarebbe possibile procedere alla contraffazione.

Facebook è al lavoro su un motore di ricerca?

Facebook motore di ricerca

Stando ad alcuni rumors iniziati a circolare nel corso degli ultimi giorni Mark Zuckerberg ed il suo team sarebbero al lavoro su un nuovo ed interessante progetto mirante all’espansione di quanto offerto attualmente da Facebook e, nello specifico, alla realizzazione di un mirabolante motore di ricerca.

Ad alimentare i rumors vi è una fotografia diffusa online dallo stesso giovane CEO del social network in blu in occasione del debutto in borsa nella quale viene mostrato un MacBook su cui risulta aperta una pagina di Facebook dal layout decisamente inconsueto.

Nella foto, infatti, è incluso un box di colore bianco che, a quanto pare, sarà destinato ad ospitare il nuovo motore di ricerca reso disponibile, appunto, da Facebook.

Google Car, anche i non vedenti possono guidare

Google car non vedente alla guida

Per Google, in un futuro non molto lontano, anche i non vedenti potranno condurre senza problemi un’autovettura e la dimostrazione più palese ne è il video pubblicato su YouTube, nel corso delle ultime ore, dal gran colosso delle ricerche in rete nel quale viene mostrato il funzionamento di quella che prende il nome di Google Car.

Si tratta di un’automobile in grado di guidarsi da sola e parte integrante del progetto denominato Google Self-Driving Car nato qualche anno addietro nei laboratori di Mountain View, di cui si era già parlato in passato e del quale si torna a discuterne in occasione, appunto, della pubblicazione del filmato, visionabile alla fine di questo post, nel quale viene mostrato Steve Mahan, il primo passeggero che ha avuto l’opportunità di beneficiare della tecnologia applicata alla Google Car.

Steve Mahan è cieco al 95% e, nonostante ciò, ha comunque potuto condurre senza problemi il prototipo proposto da Google della Toyota Prius senza utilizzare né mani e né piedi ma sfruttando telecamere, radar e laser mediante cui è stato possibile monitorare la carreggiata, gli ostacoli ed i cartelli stradali.

RIM, la trimestrale è negativa ma BlackBerry non abbandona il mercato

RIM trimestre in perdita

Research in Motion, l’azienda canadese altrimenti conosciuta molto più semplicemente come RIM, ha annunciato i risutlati finanziari relativi al quarto trimestre 2012 e, stando a quanto emerso, la situazione non proprio tra le migliori, anzi.

Per la quinta volta di seguito la ben nota azienda canadese non ha risposto alle proiezioni degli analisti concludendo il trimestre in negativo e perdendo diversioni milioni di dollari.

Nel dettaglio, l’azienda ha registrato una perdita equivalente a 125 milioni di dollari, il che mette chiaramente in evidenza un notevole calo rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente quando, appunto, registrava utili netti per 934 milioni di dollari di dollari, ed il fatturato è risultato pari a 4,2 miliardi di dollari, una cifra decisamente inferiore ai 5,6 miliardi  dello scorso anno.

Ad essere particolarmente negative per RIM sono però le performance degli smartphone BlackBerry, specie se si considera che nel corso del quarto trimestre l’azienda ha spedito 11,1 milioni di device e che tale cifra risulta in calo del 21 percento se si prende in esame la precedente trimestrale.

Apple: alla Foxconn si lavora male ma le condizioni miglioreranno

Foxconn report FLA

Nel corso delle ultime ore è stato reso noto il report dell’inchiesta effettuata dalla Fair Labour Association in merito alle condizioni di lavoro dei dipendenti Foxconn, una tra le più note aziende appaltatrici di Apple, e la situazione che ne è emersa appare tutt’altro che rosea e promettente.

Le ispezioni che avevano preso il via, dopo le accuse del NYT a Tim Cook e previa richiesta della stessa Apple, verso la metà del mese di febbraio dell’anno corrente hanno infatti messo in evidenzia la violazione di oltre 50 norme FLA unitamente al non rispetto delle leggi che regolano il diritto di lavoro in Cina.

Gli ispettori di FLA hanno infatti intervistato ben 35 mila dipendenti, hanno effettuato sondaggi di opinione e ne hanno controllato la busta paga ed i programmi di produzione trascorrendo oltre tremila ore nelle fabbriche cinesi appaltatrici di Cupertino e mettendo quindi in risalto diversi punti sui quali è necessario apportare degli immediati miglioramenti.

Google lancerà un negozio online per vendere tablet Android?

Google store online tablet

Secondo le ultime indiscrezioni Google, allo stato attuale delle cose, starebbe pianificando il lancio di un apposito store online che, seguendo la scia dei competitor Apple ed Amazon, consenta di vendere alla vasta utenza tablet equipaggiati del sistema operativo mobile Android e realizzati dalle aziende partner Asus e Samsung evitando quindi agli utenti di doversi recare fisicamente in negozio così come concesso sino a questo momento.

I consumatori, dunque, avrebbero in tal modo la possibilità di effettuare gli ordini via web vedendosi poi recapitare direttamente al proprio domicilio quanto richiesto online.

Un’operazione analoga venne eseguita da Google già qualche tempo addietro, nel 2010, ovvero l’anno durante il quale venne lanciato il suo smartphone Nexus One, anche se lo store online non riscosse il successo sperato ed il progetto fu quindi abbandonato nel giro di breve tempo.

UE, nasce il centro che lotta contro la cybercriminalità

European Cybercrime Centre

Il cybercrimine è una realtà che, purtroppo, risulta oramai ben affermata da diverso tempo a questa parte e verso la quale, specie durante l’ultimo periodo, si sta dedicando sempre maggiore attenzione, così come testimonia anche la recente intervista a Shawn Henry, uno dei massimi esponenti dell’FBI.

A tal proposito, nel corso delle ultime ore, la Commissione Europea ha proposto l’istituzione di un apposito polo impegnato nella lotta alla cybercriminalità, un centro, denominato European Cybercrime Centre (EC3), che verrà inaugurato il primo gennaio del 2013 e sarà collocato presso la sede dell’Europol dell’Aia, avente l’obiettivo di proteggere tanto i cittadini quanto le aziende dalla criminalità informatica, così come sancito anche mediante l’apposito comunicato diramato.

Il centro, nel dettaglio, andrà a concentrarsi sulle attività illegali online svolte da gruppi della criminalità organizzata, in particolar modo quelle che generano ingenti proventi illeciti come nel caso delle frodi mediante l’abuso di carte di credito e coordinate bancarie.

Amazon Tablet

Amazon: quattro nuovi tablet entro la fine del 2012?

Amazon Tablet

Dopo il gran successo che il Kindle Fire, la “tavoletta” dal prezzo contenuto lanciata da Amazon qualche mese addietro, ora Jeff Bezos, unitamente al suo team, si prepara a proporre alla vasta utenza ulteriori nuovi tablet che, stando a quelle che sono le indiscrezioni attualmente in circolo, dovrebbero fare la loro comparsa sul mercato già prima della fine dell’anno corrente.

Infatti, unitamente al recente lancio del Kindle Touch in Italia, tra i piano di Amazon per questo 2012 vi è anche quello di rendere disponibili almeno due nuovi tablet o, addirittura, quattro, così come reso noto da Digitimes indicando come fonti i produttori di hardware dei device in questione.

Sempre attenendosi alle indiscrezioni il primo modello che dovrebbe fare la sua comparsa sul mercato sarà un device dotato di uno schermo da 10.1 pollici con un prezzo che, a quanto pare, risulterà compreso tra i 249 e i 299 dollari ed il cui debutto si ritiene sia stato fissato per luglio.

Apple, Australia e il caso 4G: rimborsi in arrivo per il nuovo iPad

Nuovo iPad rimborso Australia

Il nuovo iPad ha fatto il suo esordio sul mercato soltanto da pochissimo ma, nonostante ciò, le polemiche sorte attorno al device reso disponibile dalla ben nota mela morsicata risultano già molteplici e, a quanto pare, il principale pomo della discordia è risultato il suo essere stato proposto come tablet 4G.

Il nuovo iPad è, in effetti, un tablet 4G ma ciò che forse non tutti sanno (almeno stando a quanto accaduto nel corso degli ultimi giorni!) è che tale copertura risulta, ad oggi, estremamente limitata, confinata a pochi carrier statunitensi e canadesi, un dato questo che è stato messo in chiaro sin da subito da Apple.

Nonostante la celebre azienda di Cupertino abbia provveduto ad informare gli utenti il grado di comunicazione adottato potrebbe però risultare ancora lacunoso, motivo per il quale hanno avuto origine le polemiche in merito al nuovo iPad.

I problemi, in particolare, sono iniziati ad arrivare dall’Australia dove le autorità hanno attaccato Apple sottolineando il fatto che sebbene quest’ultima prometta un device Wi-Fi+4G in effetti risulta praticamente impossibile che un qualsiasi cittadino australiano possa sfruttare la seconda opzione nel proprio continente.

FBI, gli hacker stanno avendo la meglio nella guerra alla cybercriminalità

FBI hacker

Il piatto della bilancia dell’oramai eterna, o quasi, guerra alla cybercriminalità potrebbe pendere, stando a quelle che sono le ultime informazioni al momento disponibili, dalla parte dei pirati informatici ed a lanciare l’allarme sono gli stessi servizi segreti statunitensi.

Nel corso delle ultime ore, infatti, Shawn Henry, uno dei massimi esponenti dell’FBI, ha sollevato la questione nel corso di un’intervista al Wall Street Journal che, proprio per le informazioni in essa contenuta, ha fatto il giro dell’intero web, e non solo, in pochissimo tempo.

Musica digitale: buone nuove per il mercato del download legale

Mercato musica digitale in ripresa

L’industria musicale sembrerebbe proprio essere in gran ripresa o, almeno, così risulta prendendo in considerazione quelli che sono i numeri raccolti dall’ultimo Digital Music Report dalla International Federation of Phonographic Industry (IFPI) nel quale viene messo in evidenza come l’anno oramai trascorso sia risultato il meno negativo dal 2004.

Il mondo della musica è dunque in forte ripresa ma, questa volta, ad avere la meglio non è il materiale illegale, nonostante la pirateria continui a costituire un ostacolo, ma i formati digitali e le numerose nuove soluzioni a disposizione degli utenti che sono nel pieno rispetto del copyright, così come chiaramente evidenziato dai numeri in crescita.

Megaupload processo

Megaupload: i dati a rischio e l’amicizia delle major

Megaupload dati

Dopo l’oramai ben noto blitz delle autorità statunitensi che ha portato alla successiva ed inevitabile chiusura dei servizi Megaupload, all’arresto di Kim Dotcom ed alla sua libertà vigilata sono seguiti periodi di silenzio, seppur brevi, circa l’evoluzione della vicenda.

Nel corso delle ultime ore, però, il caso Megaupload è tornato nuovamente a far parlare di sè a gran voce e la questione, questa volta, verte prevalentemente sulle sorti dei dati archiviati dagli utenti mediante l’oramai ex servizio di file hosting.

Già qualche settimana fa, a tal proposito, si era discusso del problema della conservazione dei dati archiviati dagli utenti su Megaupload, una procedura che, upload del materiale protetto da copyright a parte, veniva eseguita da numerosi internauti per il backup o, ancora, per la condivisione di file dalle grandi dimensioni perfettamente legali.

Quindi, al fine di ovviare all’insorgere di ulteriori spiacevoli situazioni, la EFF, in collaborazione con Carpathia, avrebbe attivato un apposito servizio per permettere agli utenti di rientrare in possesso dei propri file ma a partire dal momento dell’annuncio e sino ad oggi i conti dell’hosting provider non hanno ricevuto alcun versamento da parte di Dotcom.

Sony vuole lanciare il suo Chromebook Vaio

Chromebook Sony Vaio C111

Direttamente dalle maglie della Federal Communications Commission (FCC) è venuta a galla della documentazione da cui ne è emerso che tra non molto potrebbe e dovrebbe essere lanciato sul mercato un nuovo dispositivo portatile basato sul sistema operativo Chrome OS di Google e relativamente al quale la diretta interessata sembrerebbe essere Sony.

Infatti, stando a quanto emerso durante le ultime ore, il ben noto gruppo nipponico sarebbe attualmente al lavoro sulla presentazione del CC111, ovvero quello che, senza far troppi giri di parole, può essere definito come un Chromebook, un netbook con Chrome OS.

Sempre attenendosi alle info attualmente in circolo il device in questione apparterrebbe inoltre alla gamma Vaio, un dato questo che consentirebbe di rilanciare al meglio l’idea di Chromebook andnado a mescolare la bontà dei progetti targati big G con quella di Sony.