Google è al lavoro su una speciale versione di Chrome per Windows 8

Google Chrome per Windows 8

Il nuovo obiettivo degli sviluppatori di browser web è diventato, a quanto pare, Windows 8, il nuovissimo sistema operativo di casa Microsoft, e la dimostrazione più palese di ciò ne è il fatto che, a quanto pare, il team di big G è al lavoro su una speciale versione di Chrome in grado di integrarsi perfettamente con l’interfaccia e le funzioni del neo OS.

Stando infatti a quanto dichiarato, nel corso delle ultime ore, da un portavoce di Google a Mashable, Chrome per Windows 8 andrà a poggiarsi interamente sull’architettura utilizzata sino a questo momento per la classica versione desktop del browser web (quindi non su quella di Android come invece si credeva inizialmente) ed integrerà anche svariate funzionalità facenti riferimento al supporto touch.

Per Google Chrome, nello specifico, è quindi prevista l’applicazione dell’interfaccia Metro che faciliterà quindi l’utilizzo del browser web su display touchscreen.

Censura sul web, Reporter Senza Frontiere pubblica il suo report annuale

Censura sul web Reporter Senza Frontiere

Reporter Senza Frontiere, in concomitanza con la Giornata Mondiale contro la cyber-censura, ha pubblicato il suo report annuale di quelli che vengono identificati come i “Nemici di internet”, ovvero tutti quei paesi che limitano la libertà di espressione in rete degli utenti e da cui originano, seppur in maniera indiretta, non poche problematiche.

L’elenco, ottenuto anche tenendo conto dell’applicazione delle leggi restrittive di internet in quelli che sono i paesi democratici condannando inoltre la collaborazione delle aziende occidentali con i regimi autoritari, fa riferimento, nel dettaglio, a quelli che vanno a configurarsi come i 12 nemici giurati del World Wide Web unitamente a 14 paesi che, per così dire, pur non essendosi “classificati” sono comunque tenuti “sotto sorveglianza”.

Per quanto concerne la prima lista i paesi che, per varie ragioni, sono stati identificati come i nemici del web, sono Bahrain, Bielorussia, Birmania, Cina, Cuba, Iran, Corea del nord, Arabia Saudita, Siria, Turkmenistan, Uzbekistan e Vietnam.

Google Nexus Tablet: big G è al lavoro con Asus per lanciare un suo tablet?

Google Nexus Tablet

Il nuovo iPad è stato presentato soltanto da pochi giorni ma, nonostante non sia stato ancora messo in vendita, sembrerebbe essere già un gran successo, Google, però, non ha alcuna intenzione di stare a guardare le glorie di Apple, così come confermato dalle più recenti indiscrezioni provenienti direttamente dall’Asia.

Stando infatti alle info che, nel corso delle ultime ore, hanno iniziato a circolare, il gran colosso delle ricerche in rete sembrerebbe essere intenzionato a lanciare sul mercato il Google Nexus Tablet, vale a dire il tablet che dovrebbe fungere da perfetto elemento complementare relativamente a tutti i vari smartphone Nexus che sono stati proposti sino a questo momento e che, a quanto pare, farà il suo debutto già a Maggio dell’anno corrente.

Secondo le indiscrezioni il tablet verrà realizzato in partnership con Asus, presenterà uno schermo da 7 pollici avente una risoluzione pari a 1280×800 e sarà basato sul SoC nVidia Tegra 3.

Apple Samsung accordo brevetti

Yahoo! trascina Facebook in tribunale: in ballo 10 brevetti

Yahoo! violazione brevetti Facebook

La questione aveva già preso il via sul finire di Febbraio quando Yahoo!, forte del suo portafoglio brevettuale, aveva fatto notare a Zuckerberg e company il fatto che Facebook avrebbe dovuto chiedere, pagare ed ottenere la licenza per poter utilizzare alcuni dei brevetti della nota società statunitense fornitrice di servizi internet.

I vertici di Yahoo! avevano incitato Zuckerberg ed il suo team a giungere ad un accordo onde evitare di dover portare la questione in tribunale ma, a quanto pare, la vicenda è stata trascinata direttamente dinanzi la legge.

Nel corso delle ultime ore, infatti, Yahoo! ha deciso di denunciare Facebook presso il tribunale di San Francisco tirando in ballo ben 10 brevetti e con l’accusa, appunto, di presunta violazione di proprietà intellettuale da parte del rinomato social network in blu.

Record di prenotazioni per il nuovo iPad: le scorte nazionali sono esaurite

Record prenotazioni nuovo iPad

Il nuovo iPad, il primo appartenente all’era post-Jobs, è stato presentato ufficialmente soltanto da pochissimi giorni e, stando a quelle che sono le ultime informazioni attualmente disponibili, sembrerebbe proprio che sia partito con la marcia giusta, quella di un futuro che, a quanto pare, si prospetta decisamente glorioso.

Apple, infatti, avrebbe registrato un tasso di prenotazioni decisamente elevato e di gran lunga superiore rispetto ai numeri facenti riferimento alla precedente ed apprezzata versione del tablet.

Stando infatti a quanto reso noto da USA Today i device riservati alle prenotazioni negli Stati Uniti sarebbero già tutte esauriti, un dato qusto che implica l’inevitabile necessità di attingere ad un bacino di unità che, allo stato attuale delle cose, non è disponibile alla distribuzione poiché ancora in fase di assemblaggio.

Phishing, e-mail truffaldine camuffate da Agenzia delle Entrate

Phishing Agenzia delle Entrate

Mediante un apposito comunicato apparso direttamente sul sito web ufficiale dell’Agenzia delle Entrate i cittadini del Bel paese, nel corso delle ultime ore, sono stati messi in guardia dall’eventuale ricezione di e-mail, frutto di truffatori informatici, aventi come obiettivo quello di sottrarre i dati personali degli utenti meno accorti e, per così dire, più ingenui.

Trattasi, nello specifico, di veri e propri attacchi di phishing mediante cui il destinatario del messaggio di posta elettronica incriminato, avente come oggetto “Notifica di rimborsi fiscali” e con tanto di logo dell’Agenzia delle Entrate esposto nel corpo dell’e-mail, viene invitato a scaricare e compilare un apposito modulo mediante il quale ottenere un presunto rimborso.

Tra i vari dati richiesti per la corretta compilazione del modulo l’utente viene inoltre invitato ad immettere quelle che sono le informazioni relative alla propria carta di credito.

Mercato computer: per i PC è prevista la risalita tra il 2012 e il 2013

Crescita mercato computer

Uno dei settori che ha maggiormente sofferto del gran successo ottenuto, nel giro di breve tempo, dai tablet è stato quello dei personal computer, in particolare se si considera che, nel corso degli ultimi mesi, il numero delle vendite, mantenuto alto per decenni, è risultato di gran lunga inferiore alla norma.

Tuttavia, secondo quelle che sono le ultime stime di Gartner, il 2012 ed il 2013 dovrebbero andarsi a configurare come anni particolarmente importanti per il settore in questione sul quale, attenendosi alle previsioni, l’arrivo di Windows 8 e quello degli ultrabook andrebbero ad incidere in maniera particolare.

Nel dettaglio, nonostante la crescita risulti attualmente inferiore del 5%, nel corso del 2013 il mercato dei PC potrebbe comunque vedere un trend positivo preceduto da un buon numero di vendite nel 2012 che, sempre secondo le stime, dovrebbe corrispondere ad oltre 360 milioni di unità, ovvero più del 4,4% rispetto all’anno oramai trascorso.

Le consegne dei personal computer rimarranno però deboli durante l’intero 2012, così come dichiarato da Ranjit Atwal, research director di Gartner, a causa del inevitabile recupero del ritardo di innovazione a cui il mercato dei PC dovrà andare incontro e verso il quale Microsoft ha non poche responsabilità.

L’Antitrust USA vuole fare chiarezza sul cartello Apple degli ebook

Apple cartello eBook

Le critiche mosse, qualche tempo addietro, dalla Commissione Europea in merito alla politica di Apple sugli eBook hanno iniziato a diramarsi anche nel Dipartimento di Giustizia statunitense che, stando a quelle che sono le ultime informazioni attualmente disponibili, starebbe infatti preparando le carte necessarie per procedere alla denuncia della ben nota azienda di Cupertino unitamente a cinque diversi editori (Simon & Schuster, Hachette, Penguin, Verlagsgruppe Georg von Holtzbrinck GmbH e Harper Collins) con l’accusa di aver creato un cartello per mantenere più alti del dovuto i prezzi dei libri elettronici.

La questione, nel dettaglio, fa riferimento al prezzo degli eBook degli editori coinvolti presenti nello store online di Apple ed il loro scontrarsi con le regole del mercato relativamente alla concorrenza.

A creare problemi, infatti, sarebbe stato il modello d’agenzia impiegato secondo cui il prezzo degli eBook risulta stabilito dagli stessi editori coinvolti i quali vanno inoltre a cedere il 30% del guadagno al rivenditore.

Anonymous attacca e manda offline il sito web del Vaticano

Anonymous attacca il sito web del Vaticano

Durante le ultime ore Anonymous ha messo a segno un altro colpo puntando, questa volta, ai server del sito web del Vaticano e rendendo quindi vatican.va praticamente inaccessibile.

Se inizialmente vi erano state alcune incertezze circa la natura del down ed i suoi eventuali artefici dopo il comunicato di rivendicazione pubblicato su Pastebin e sul sito web ufficiale del gruppo tutti i dubbi a riguardo sono stati spazzati via andando quindi ad annunciare e confermare l’attacco al sito internet della Santa Sede.

LulzSec, arrestati 5 membri grazie alla collaborazione con l’FBI del loro ex leader

L'FBI arresta 5 membri di LulzSec grazie alla collaborazione di Sabu

Stando a quelle che sono le informazioni che, nel corso delle ultime ore, hanno iniziato a fare il giro dell’intero web Hector Xavier Monsegur, meglio conosciuto con il nickname di Sabu, ovvero l’ex leader del gruppo di hacktivisti denominato LulzSec, sarebbe diventato un collaboratore dell’FBI e le sue più recenti rivelazioni avrebbero permesso la cattura di ben cinque uomini sospettati finiti direttamente nelle mani delle forze dell’ordine durante un’operazione di polizia internazionale.

L’operazione, nel dettaglio, stando a quelli che sono gli ultimi dettagli attualmente disponibili, sarebbe riuscita grazie alle informazioni fornite dall’ex leader del gruppo di hacktivisti che, arrestato mesi addietro poichè riconosciuto colpevole di ben 12 differenti attacchi informatici tra cui risultano compresi anche quelli verso PayPal, Sony, CIA, avrebbe poi accettato di collaborare con gli agenti federali statunitensi al fine di rendere quanto meno lunga possibile la sua permanenza in galera.

Equo compenso: respinti i ricorsi, anche quelli di Apple e Samsung

Equo compenso ricorsi respinti

Nel corso delle ultime ore il TAR del Lazio ha respinto tutti e otto i ricorsi presentati contro il famigerato decreto Bondi, ovvero la norma mediante cui è stato indotto il meccanismo dell’equo compenso sul prezzo effettivo dei supporti adibiti alla memorizzazione dei file audio e video (ad esempio i DVD, i flash drive USB, le SD Card etc.) basandosi sul discutibile principio secondo cui tenendo conto del fatto che questi potrebbero essere impiegati per eseguire la copia di contenuti protetti da copyright appare giusto aumentarne il costo, proporzionalmente alla memoria in dotazione, come forma di risarcimento.

La norma, nonostante sia stata attaccata a più riprese per il modo ben poco meritocratico ed estremamente semplicistico con la quale viene applicata, è stata comunque confermata e pienamente legittimata dalla giurisprudenza.

Android: oltre 360 mila virus in due settimane, parola di Kaspersky

Infografica Kaspersky malware Android

Del fatto che il 2012, secondo le previsioni di molteplici aziende produttrici di risorse adibite alla sicurezza informatica, si presentasse come un anno estremamente critico per il mondo dei device mobile se ne era già iniziato a parlare qualche tempo addietro ma, nonostante ciò, durante le ultime ore Kaspersky Lab ha rinnovato l’allarme.

La ben nota azienda specializzata nella produzione di risorse per la sicurezza informatica ha infatti pubblicato il suo consueto rapporto sull’andamento delle minacce in tal ambito sottolineando come Android, in maniera decisamente maggiore rispetto agli altri OS mobile, sia sempre più nel mirino dei produttori di malware.

Tra la fine del 2011 e l’inizio dell’anno corrente le varianti di malware per il sistema operativo mobile reso disponibile da Google sono aumentate in maniera esponenziale.

Sony, trafugati 50 mila file musicali di Michael Jackson

Brani di Michael Jackson trafugati dai server Sony

Dopo la caduta del PlayStation Network avvenuta qualche tempo addietro Sony si è poi ritrovata a dover fare i conti con un ulteriore e micidiale attacco informatico: infatti, stando a quanto reso noto nel corso delle ultime ore, l’archivio musicale di Michael Jackson, il re del pop, è stato trafugato con la conseguente fuoriuscita di circa 50 mila file musicali, compresi gli inediti ed i brani realizzati in collaborazione con altri artisti.

Secondo quanto indagato dal gruppo ed attenendosi anche a quanto riportato da numerose testate internazionali i malintenzionati sarebbero riusciti ad accedere ai server dell’azienda procedendo poi al download di della collezione completa dei brani del celebre cantante, brani che, tra l’altro, la stessa Sony aveva fatto propri nel 2010 sborsando una cifra pari a circa 250 milioni di dollari.

L’attacco, a quanto pare, sembrerebbe inoltre essere collegato a quello avvenuto, così come precedentemente accennato, al PlayStation Network.

Privacy su Android: le foto degli utenti a rischio?

Privacy utenti Android

Non molto tempo fa era emerso il fatto che molteplici app per iOS fossero in grado di recuperare i contatti dal device in uso utilizzandoli per svolgere le relative funzioni e spedendo poi il tutto a server remoti.

Unitamente ai contatti, però, così come fatto notare giorni fa dal New York Times, gli sviluppatori avrebbero inoltre l’opportunità di accedere in maniera piuttosto semplice agli album fotografici realizzati dagli utenti prelevando quindi qualsiasi foto da essi.

Nel corso delle ultime ore, però, il New York Times, tramite il portale Bits, ha risollevato nuovamente la questione sottolineando come, unitamente ad iOS, anche Android sia destinato ad andare incontro al medesimo destino.

Android, a quanto pare, sembrerebbe però essere esposto in maniera maggiore ad eventuali rischi per gli utenti finali poiché per gli sviluppatori risulterebbe ancor più semplice accedere alle informazioni archiviate sul device in uso.

Infatti, per quanto riguarda iOS, per accedere alle foto presenti su un dato device risulta necessario ottenere i privilegi per l’utilizzo dei servizi di geolocalizzazione, per quanto riguarda Android, invece, è sufficiente ricevere l’autorizzazione per l’accesso al web.