Immagine di un uomo con un MacBook che fa ricerche su Google

Google, ecco l’algoritmo che scova le bufale

Cercare di fare scorpacciate di click, pratica altrimenti definita come click baiting, diffondendo notizie false, le cosiddette bufale, con il solo scopo di aumentare il numero di visitatori verso uno specifico sito web è ormai diventata una pratica ben consolidata. Consapevole della cosa ed al fine di porre un punto alla questione Google ha però fatto sapere di aver messo a punto un nuovo algoritmo che a seconda dei casi va a premiare o penalizzare i siti web in base all’attendibilità dei contenuti che pubblicano.

Immagine di un uomo con un  MacBook che fa ricerche su Google

Il nuovo algoritmo si chiama Knowledge-Based Trust ed entrerà in vigore a partire dal prossimo 21 aprile. L’algoritmo sfrutta le informazioni di Knowledge Vault, una grande base di dati scaricati dalla rete, già archiviati dal motore di ricerca e considerati ragionevolmente attendibili. Le pagine web che conterranno informazioni contraddittorie rispetto a Knowledge Vault verranno automaticamente penalizzate.

Foto che mostra i risultati di ricerca di Google in Chrome

Google, nuove funzioni per impedire l’installazione di malware

Al fine di garantire un maggior livello di sicurezza e di protezione per i suoi utenti nel corso degli ultimi giorni Google ha introdotto alcune novità in Chrome, nel motore di ricerca e per quanto concerne le inserzioni pubblicitarie.

Foto che mostra i risultati di ricerca di Google in Chrome

Nello specifico Google ha scelto di focalizzare la sua attenzione sulla lotta ai malware cercando di impedirne l’accidentale installazione durante la visualizzazione dei siti web.

Screenshot che mostra le emoji multietniche introdotte con con le nuove beta di iOS 8.3 e OS X 10.10.3

Apple, emoji etniche in arrivo con iOS 8.3 e OS X 10.10.3

Entro tempi più o meno brevi l’universo della comunicazione istantanea diventerà ancora più rispettoso della grande varietà dell’essere umano. Infatti, con le nuove beta di iOS 8.3 e OS X 10.10.3 Apple ha deciso di abilitare quel che è stato definito come “emoji diversity” ovvero la possibilità di personalizzare i tratti di faccine ed altre icone sia a livello somatico sia a livello culturale.

Screenshot che mostra le emoji multietniche introdotte con con le nuove beta di iOS 8.3 e OS X 10.10.3

Quanto accennato a novembre dello scorso anno è dunque destinato a prendere ufficialmente forma a partire dalle prossime versioni stabili del sistema operativo di Apple per Mac e per device mobile offrendo agli utenti la possibilità di decidere il colore della pelle della faccina e di strutturare elementi locali o culturali oltre che le bandiere del paese di residenza, così com’è anche possibile notare osservando l’immagine annessa a questo post.

Immagine che mostra la tastiera in uso su un computer Windows

Windows, nel 2014 è risultato meno vulnerabile di OS X

Nel corso delle ultime ore GFI ha pubblicato la classifica dei sistemi operativi e delle applicazioni più vulnerabili nel 2014 ormai trascorso. Osservando la classifica quel che è saltato subito all’occhio è stata un’inattesa novità: le varie versioni di Windows sono risultate più sicure di OS X.

Immagine che mostra la tastiera in uso su un computer Windows

Le sorprese, però, non finiscono qui, Nei primi tre posti in classifica ci sono infatti anche iOS e il kernel di Linux mentre Internet Explorer è andato a confermarsi come il browser più vulnerabile con un numero di bug nettamente superiore rispetto a Google Chrome e Mozilla Firefox.

Foto che mostra il logo di Apple in un Apple Store

Apple, l’iCar arriverà nel 2020

Nei giorni scorsi era emersa online la notizia che per le strade della California avevano cominciato a sfrecciare alcuni misteriosi veicoli Apple presumibilmente costruiti per permettere all’azienda di Cupertino di lanciare un proprio Street View. Sulla falsariga delle informazioni già disponibili di recente sono però venuti a galla altri interessanti dettagli.

Foto che mostra il logo di Apple in un Apple Store

A quanto pare Apple ha intenzione di produrre un’auto elettrica e stando a quelle che sono le ultime previsioni sarà possibile mettersi al volante di quella che per convenzione è stata identificata con il nome di iCar a partire dal 2020.

Immagine che mostra il logo di Lenovo

Lenovo e il caso Superfish, ecco come rimuovere l’adware

Lenovo è senza ombra di dubbio una tra le principali aziende impegnate nella produzione di computer portatili. al fine di semplificare ulteriormente la vita dei suoi utenti e dunque con l’obiettivo di guadagnare ulteriore market share Lenovo ha provveduto ad installare su alcuni modelli dei suoi notebook (quelli venduti tra settembre 2014 e gennaio 2015) Superfish, un adware che dovrebbe essere utile a migliorare l’esperienza di shopping suggerendo i prodotti con i prezzi più bassi durante la navigazione online.

Immagine che mostra il logo di Lenovo

Stando tuttavia a quanto emerso nel corso delle ultime ore Superfish non funziona esattamente come dovrebbe. L’adware agisce infatti andando a mostrare popup nel browser e installando un falso certificato che potrebbe essere sfruttato per eseguire un attacco man-in-the-middle.

Screenshot dell'immagine annessa alla timeline celebrativa per i 25 anni di Photoshop

Adobe Photoshop ha compiuto 25 anni

Photoshop, il prodotto di Adobe dedicato alla creatività e al fotoritocco, è senza ombra di dubbio uno dei software più popolari al mondo. Anche se usato in ogni dove e per eseguire le più svariate operazioni che abbiano un minimo a che vedere con l’image editing forse non tutti sanno che il celebre programma che “tutto può” ha da poco compiuto ben 25 anni.

Screenshot dell'immagine annessa alla timeline celebrativa per i 25 anni di Photoshop

Era infatti il 19 febbraio del 1990 quando, in una sua prima versione disponibile esclusivamente per Mac, Photoshop faceva la sua comparsa sul mercato. In questi 25 anni son cambiate molte cose nonostante il software originale già contenesse in forma embrionale tutte le funzioni attualmente di punta come ad esempio lo scontorno delle maschere, i livelli, la regolazione della saturazione e via di seguito.

Immagine di Google Street View che mostra l’iceberg Ilulissat in Groenlandia

Street View, Google porta gli utenti a spasso in Groenlandia

La stagione invernale è ormai agli sgoccioli. Molti tra voi lettori saranno sicuramente ben felici della cosa ma per tanti altri, per coloro che da sempre si dicono insofferenti all’estate, potrebbe rappresentare un dispiacere. Coloro che reputano di appartenere al secondo “gruppo” non devono però disperarsi poiché grazie a Google e al suo Street View sarà possibile godere ancora a lungo del fascino del gelo anche se solo virtualmente.

Immagine di Google Street View che mostra l’iceberg Ilulissat in Groenlandia

Nel corso delle ultime ore il colosso delle ricerche in rete ha infatti annunciato di di aver aggiornato Street View con l’aggiunta di nuove immagini panoramiche a 360 gradi grazie alle quali è ora possibile avventurarsi tra le meraviglie della Groenlandia stando comodamente seduti dinanzi al computer o in poltrona con il proprio dispositivo mobile.

Immagine che mostra Apple Watch

Apple Watch doveva integrare più funzioni per la salute

Apple Watch è lo smartwatch che Apple si appresta a rendere disponibile sul mercato e che sino a questo momento è riuscito ad attirare in maniera particolare l’attenzione di un enorme numero di utenti non solo per la categoria d’appartenenza ma anche per le numerose features che porterà con sè.

Immagine che mostra Apple Watch

Stando tuttavia a quanto emerso proprio nel corso delle ultime ore Apple Watch avrebbe potuto integrare un maggior numero di funzioni avanzate per il monitoraggio della salute a cui l’azienda ha però dovuto rinunciare a causa di alcuni limiti tecnologici.

Immagine che mostra il funzionamento del servizio Google Helpouts

Google Helpouts chiuderà ad aprile

Google Helpouts, il servizio targato Google basato sulla piattaforma Hangouts mediante cui tutti gli utenti possono offrire o chiedere aiuto ad altri, non sembra essere riuscito ad ottenere il successo auspicato dai suoi ideatori. Non deve dunque sorprendere la recente comparsa online di un apposito cominciato mediante cui il team del colosso delle ricerche in rete ha annunciato la chiusura del servizio.

Immagine che mostra il funzionamento del servizio Google Helpouts

Il team al lavoro sulla piattaforma ha infatti reso noto che Helpouts chiuderà il 20 aprile del 2015. Il progetto verrà dunque definitivamente sospeso tra poco più di due mesi. Le motivazioni alla base della decisione sono esattamente quello accennate ad inizio post. Infatti, pur rappresentando un’idea brillante e in parte ben accetta dall’utenza Helpouts non è tuttavia riuscito ad ottenere il successo auspicato da Big G.

Foto che mostra l'insegna di un negozio Swatch

Swatch lancerà un suo smartwatch entro i prossimi tre mesi

Ammettiamolo, a tutti è concesso cambiare idea, anche ai grandi brand, specie quelli che hanno fatto la storia. Non deve dunque sorprendere se Swatch, che nell’ormai lontano 2013 aveva dichiarato di essere dubbiosa sul successo di Apple Watch all’epoca meglio noto come iWatch e di non vedere esattamente di buon occhio tutti gli altri orologi smart, nel corso delle ultime ore abbia invece provveduto a far sapere che entro i prossimi tre mesi provvederà a rendere disponibile sul mercato un suo smartwatch.

Foto che mostra l'insegna di un negozio Swatch

Il CEO di Swatch Nick Hayek sembra infatti essersi ricreduto sull’ormai variegato universo degli orologi smart, probabilmente anche grazie alle numerose tecnologie brevettate nel 2014 di cui una permetterebbe di raddoppiare l’autonomia dell batteria.

Immagine che mostra varie versioni del logo Apple

Apple si sta preparando al lancio di un suo Street View?

Mentre Google pensa a come sfidare Uber utilizzando le sue automobili a guida autonoma Apple pare invece stia mandando avanti un misterioso progetto in quel di Cupertino che vede protagoniste delle auto dotate di speciali fotocamere e di sensori non meglio specificati.

Immagine che mostra varie versioni del logo Apple

La notizia si è diffusa nel corso delle ultime ore sui network a stelle e strisce dove, appunto, hanno cominciato a circolare alcune immagini ed indiscrezioni riguardanti le misteriose auto Apple e le presunte intenzioni dell’azienda di Cupertino.

Foto di un edificio con il logo di Google

Google vuole sfidare Uber con le auto a guida autonoma?

Da diversi anni a questa parte Google lavora senza sosta alla cosiddetta self-driving car ovvero l’automobile in grado di “guidarsi da sola”. Nonostante i numerosi prototipi realizzati ed i numerosi test condotti al momento l’automobile a guida autonoma di Google non è ancora pronta a fare il suo ingresso sul mercato ma ciò non esclude che prossimamente possa essere impiegata per effettuare servizio taxi.

Foto di un edificio con il logo di Google

Stando infatti a quanto emerso proprio nel corso delle ultime ore nelle intenzioni di Google relativamente alla sua self-driving car vi sarebbe quella di entrare in competizione diretta con Uber, il servizio basato proprio sul noleggio di auto con conducente e per il quale la stessa azienda di Mountain View rappresenta uno dei principali finanziatori.

Screenshot che mostra la funzione per effettuare chiamate vocali su WhatsApp

WhatsApp: chiamate vocali in arrivo, ecco nuovi screenshot

Dell’arrivo delle chiamate vocali su WhatsApp se ne era cominciato a parlare in maniera sempre più insistente a partire dalla fine di dicembre dello scorso anno quando, appunto, vennero diffuse online le prime immagini dimostrative. A tal proposito, anche se per il momento da parte dell’acquisita di Facebook non è ancora giunta alcuna comunicazione ufficiale, nel corso delle ultime ore sono emersi online nuovi screenshot che preannunciano un imminente arrivo su WhatsApp della tanto desiderata funzionalità.

Screenshot che mostra la funzione per effettuare chiamate vocali su WhatsApp

Un utente indiano ha infatti pubblicato su Reddit alcuni screenshot (quelli annessi al post) della versione 2.11.508 di WhatsApp per Android in cui si nota una nuova interfaccia a tre schede ed un nuovo pulsante mediante il quale poter avviare una chiamata.