Google servizio streaming musicale Android

Google è al lavoro su un servizio di streaming musicale?

Google servizio streaming musicale Android

Stando a quelle che sono le più recenti indiscrezioni, riportate nel corso delle ultime ore dal Wall Street Journal, Google starebbe trattando con le case discografiche per il lancio di un servizio musicale in streaming dedicato alla piattaforma Android.

Il servizio, così come reso noto da fonti anonime molto vicine all’azienda, dovrebbe offrire a tutti gli utenti in possesso di un device mobile basato sulla piattaforma del celebre robottino verde lo streaming dei brani musicali andandosi quindi a configurare come un diretto ed un temibile concorrente per Spotify, da poco disponibile anche in Italia, e per le varie altre soluzioni anologhe.

Il servizio di streaming musicale di big G potrebbe quindi rivelarsi una risorsa complementare a Google Music che già adesso permette di archiviare sul proprio dispositivo i brani musicali acquistati online e, eventualmente, di comprarne altri.

Il servizio di streaming musicale di Google potrebbe essere lanciato mettendo a disposizione degli utenti la possibilità di scegliere tra due diverse tipologie, una a pagamento e l’altra gratuita, entrambe supportate dagli annunci pubblicitari.

Samsung conferma la presentazione del Galaxy S IV per il 14 marzo

I rumors correvano da moltissimi mesi e gli utenti attendevano con ansia questo momento, Samsung ha finalmente ufficializzato l’arrivo del Galaxy S4. Questa volta, dunque, non parliamo solo di voci di corridoio, ma è stato JK Shin, il dirigente della divisione mobile di Samsung Electronics, a rilasciare un’intervista al sito EDaily. Parliamo della stessa personalità che ha anche anticipato il Galaxy Note 8.0.

La vita del Galaxy SIII sta per terminare, è ormai lontano il giorno in cui fu presentato l’ormai vecchio modello che sarà soppiantato dal fratello maggiore che non verrà presentato a Londra, ma questa volta l’azienda coreana terrà l’evento di presentazione a New York il 14 marzo. Questa data era già stata anticipata da molti giorni, ormai i rumors hanno un margine di errore davvero basso (a meno che non siano assurdi).

Mozilla Firefox OS presentato ufficialmente MWC 2013

Firefox OS, presentato ufficialmente da Mozilla al MWC 2013

Mozilla Firefox OS presentato ufficialmente MWC 2013

D’ora in poi Firefox non sarà conosciuto in tutto il mondo soltanto come il browser web del panda rosso ma anche per essere il primo sistema operativo mobile open source interamente basato su standard e tecnologie web e in particolare sull’HTML5.

Già da diversi mesi a questa parte si parlava dell’ingresso di Firefox nel tanto variegato quanto difficile mondo delle piattaforme mobile e, a tal proposito, alcune settimane fa Mozilla aveva fatto sapere di aver sviluppato, grazie alla collaborazione con Geeksphone, i primi due smartphone, destinati soltanto agli sviluppatori, basati, appunto, sulla nuova piattaforma.

All’edizione 2013 del Mobile World Congress, in corso proprio in queste ore a Barcellona, Firefox OS è stato però presentato ufficialmente dalla foundation.

Considerando la sua natura, il nuovo sistema operativo per device mobile sarà impiegato su numerosi smartphone di gamma medio-alta commercializzati però al prezzo dei feature phone più evoluti che verranno immessi sul mercato a partire dalla prossima estate e che saranno commercializzati con l’appoggio di diversi operatori telefonici tra cui ha aderito, qui in Italia, anche Telecom Italia unitamente a nomi quali América Móvil, China Unicom, Deutsche Telekom, Etisalat, Hutchison Three Group, KDDI, KT, MegaFon, Qtel, SingTel, Smart, Sprint, Telecom Italia Group, Telefónica, Telenor, Telstra, TMN e VimpelCom.

Microsoft più cool Facebook Twitter

Microsoft è ora più cool di Facebook e Twitter

Microsoft più cool Facebook Twitter

Stando ad un recente sondaggio condotto da Reuters/Ipsos Microsoft ha iniziato a guadagnare, proprio nel corso degli ultimi tempi, un sempre maggior grado di attenzione da parte del pubblico più giovane, quello avente un’età compresa tra i 18 e i 29 anni.

Anche se per il momento Apple e Google continuano a mantenere le prime posizioni in questa speciale classifica, il 50% degli intervistati ha dichiarato che Microsoft è più “cool” rispetto al passato arrivando addirittura a scavalcare Facebook e Twitter, quelli che sono i due social network maggiormente apprezzati dall’intera utenza mondiale e che, appunto, hanno ottenuto percentuali pari, rispettivamente, al 42% e al 47%.

Il merito è tutto, o quasi, da attribuire al lancio di Windows 8, dei Surface e della campagna di marketing avviata, appunto, per pubblicizzare il nuovo sistema operativo ed i tablet completamente made in Redmond.

Google Glass con Wi-Fi e Bluetooth: Google si apre ad Apple

In questo periodo si parla moltissimo dei famosi Google Glass di cui ormai si conoscono quasi tutte le caratteristiche innovative. Recentemente vi abbiamo evidenziato l’interesse di Mark Zuckerberg nel voler possedere gli occhiali speciali per sviluppare applicazioni per Facebook e, soprattutto, non ci siamo dimenticati di segnalarvi il concorso lanciato da Mountain View che consente di avere gratuitamente le lenti.

Recentemente è arrivata una nuova informazione, direttamente da Google, che modifica in parte l’idea dei particolari occhiali. Le famose lenti non utilizzeranno la rete 3G/4G, ma saranno dotate solo di modulo Wi-Fi e Bluetooth.

Microsoft risultati fiscali terzo trimestre 2013

Anche Microsoft è stata attaccata dagli hacker

Microsoft attacco hacker Java

Dopo Twitter, Facebook ed Apple anche Microsoft è stata vittima, proprio qualche giorno fa, di un attacco hacker di natura analoga a quelli precedenti.

A darne notizia è stata la stessa Microsoft mediante la pubblicazione di un post sul Microsoft Security  Response Center a nome di Matt Thomlinson, il manager generale della divisione Trustworty Computing Security della redmondiana.

Stando a quanto reso noto gli hacker hanno sfruttato una vulnerabilità zero-day di Java diffusa sul sito web per sviluppatori software iPhoneDevSDK, ora patchato dai proprietari per impedire di diventare nuovamente la base del malware in questione.

Gli hacker sono riusciti a infettare mediante un malware un numero ridotto di computer tra cui alcuni appartenenti all’unita Microsoft Mac Business.

Mobile Payment boom Italia

Mobile Payment, boom in Italia

Mobile Payment boom Italia

Per quanto impossibile possa sembrare anche in Italia i pagamenti tramite smartphone sono una realtà che giorno dopo giorno va sempre più a consolidarsi.

Infatti, dopo una partenza abbastanza lenta a causa della carenza di servizi ad hoc e, sopratutto, della mancanza di dispositivi abilitati all’esecuzione di operazioni di questo tipo, oggi il Mobile Payment sta andando incontro ad un vero e proprio boom anche nel Bel paese.

Stando ai dati forniti dall’Osservatoril’Osservatorio Nfc & Mobile Payment del Politecnico di Milano il Mobile Payment sta crescendo di circa il 30% ogni anno.

Tale crescita è riconducibile a tre fattori chiave.

In primo luogo vi è da tenere conto dell’aumento del numero di servizi, specie quelli di uso comune, che consentono di effettuare pagamenti online, in secondo luogo è necessario considerare la sempre maggiore disponibilità di tecnologie che consentono di effettuare i pagamenti in mobilità, come nel caso di quelle rese disponibili da alcuni gestori telefonici italiani, e, infine, appare opportuno porre l’accento sulla politica e in particolar modo sulla legislazione che va ad incentivare l’utilizzo del pagamento elettronico.

Cina origine attacchi hacker Stati Uniti

Hacker, gli attacchi agli Stati Uniti partono dalla Cina

Cina origine attacchi hacker Stati Uniti

Il quartier generale della maggior parte delle attività di hacking contro istituzioni, organizzazioni, aziende e media a stelle e strisce che hanno avuto luogo nel corso delle ultime settimane è in Cina o almeno così sembrerebbe stando a quelle che sono le più recenti informazioni al momento disponibili.

A sostenere tale tesi è la società Mandiant che, appunto, in un rapporto, in cui sono pubblicati un insieme di numeri, di immagini e di documenti, viene messo in evidenza il coinvolgimento diretto di Pechino nell’attività di cyber-spionaggio e viene fatto notare come l’epicentro degli attacchi sia un edificio di Shanghai dove risiede un’unità dell’esercito del paese asiatico.

Per il momento non è stato possibile entrare all’intero dell’edificio ma a quanto pare sarebbe proprio da li che hanno orogine i numerosi attacchi, come quello al New York Times, che sono stati sferrati negli ultimi tempi.

Microsoft Office, problemi di licenze e di trasferibilità

Microsoft Office 2013 problema trasferibilità licenze

Chi sceglie di acquistare Office 2013 dovrà essere ben consapevole del fatto che non sarà più possibile cambiare PC poiché, in tal caso, la licenza della suite d’ufficio risulterà invalidata.

È esattamente questo quanto è stato possibile apprendere in seguito alla pubblicazione dei termini di contratto relativi alla versione 2013 di Office nei quali, appunto, viene specificato che tutte le copie retail di Office 2013 sono indissolubilmente legate al computer su cui vengono installate la prima volta.

La licenza software viene ceduta in modo definitivo al computer con licenza. I componenti del software vengono concessi in licenza come singolo prodotto. Il licenziatario non potrà separare o virtualizzare i componenti e installarli su computer diversi.

Diversamente dalle precedenti versioni della gloriosa suite d’ufficio per le quali era sufficiente disattivare la licenza sul vecchio computer ed attivarla su quello nuovo la versione 2013 di Office impedisce di eseguire l’operazione in questione.

Gli hacker attaccano NBC.com: i visitatori vengono infettati!

I più grandi siti web della rete si stanno sgretolando sotto le mani misteriose di potenti hacker che non hanno problemi a scavalcare la loro sicurezza. Niente riesce a fermare i pirati informatici che hanno bucato nomi come Twitter, Facebook e persino il New York Times. La lista degli attacchi non sembra avere un punto e nelle ultime ore si è diffusa una notizia che lascia gli utenti americani a bocca aperta.

Il sito della NBC.com, la note emittente televisiva degli Stati Uniti, ha subito un invasivo attacco hacker. Niente paura, lo staff ha avvertito che i dati degli utenti non sono stati rubati dal portale, ma in realtà il pericolo è un altro.

Apple iWatch brevetto

Apple, spunta il brevetto di un possibile iWatch

Apple iWatch brevetto

Oramai il fantomatico smart watch Apple, quello che per convenzione è stato identificato con il nome di iWatch, è sulla bocca di tutti e rumors sempre più insistenti suggeriscono che durante i prossimi mesi l’orologio intelligente di Cupertino farà la sua comparsa sul mercato.

Ad alimentare ulteriormente le indiscrezioni nel corso delle ultime ore è apparso in rete un brevetto per un device che, a quanto pare, rispecchia a grandi linee quelle che sono le presunte caratteristiche dell’iWatch.

Il brevetto, scoperto da AppleInsider, è stato presentato all’US Patent & Trademark Office nell’agosto del 2011, quindi ancor prima che i rumors sull’iWatch iniziassero a circolare.

Il dispositivo illustrato nel brevetto presenta linee decisamente futuristiche che vanno ben oltre quelle che sono le fatezze di un normale orologio.

Google Chromebook Pixel touch

Google annuncia Chromebook Pixel, il laptop touch basato su Chrome OS

Google Chromebook Pixel touch

A poche ore di distanza dalle indiscrezioni diffuse dal Wall Street Journal secondo cui Google avrebbe lanciato, nel corso del 2013, un laptop con schermo touch big G ha presentato ufficialmente il nuovo Chromebook Pixel.

Si tratta, così come suggerivano i rumors, del primo notebook basato su Chrome OS prodotto da Google stessa e che, diversamente da tutti quelli commercializzati sino a questo momento, risulta dotato di uno schermo ad altissima risoluzione e sensibile al tocco.

Lo schermo, vero fiore all’occhiello del laptop, è di proporzioni 3:2, in modo tale da agevolare la navigazione, è dotato di vetro Gorilla Glass e, così come già accennato, di display trouch screen permettendo quindi di navigare online e tra i contenuti del Chromebook a colpi di dita.

Superiore a quello dello straordinario MacBook Pro Retina da 13 pollici, lo schermo del Chromebook Pixel, da 12,85 pollici, presenta una risoluzione pari a 2560 x 1700 pixel con una densità di 239 PPI.

Display a parte il nuovo Chromebook totalmente made in Google presenta poi  un processore Intel i5 Dual Core 1.8GHz, 4GB di RAM, 32 GB o 64 GB di archiviazione interna (più disponibilità su Google Drive), 2 porte USB 2.0, mini display port, un lettore SD / MMC e una batteria da 59Wh per oltre 5 ore di lavoro.

Chromebook touch screen

Google sta sviluppando un Chromebook touch screen

Chromebook touch screen

Delle presunte intenzioni di Google di immettere sul mercato un Chromebook touch se ne era già iniziato a parlare a novembre dello scorso anno quando, appunto, circolavano voci in merito alle intenzioni di big G di dare il via, entro la fine del 2012, alla produzione di un device di questo tipo.

Sino a questo momento non si era avuta più alcuna notizia ma nel corso delle ultime ore hanno cominciato ad impazzare online nuove voci a riguardo.

Stando a quanto reso noto dall’autorevole Wall Street Journal Google, a detta di fonti anonime ben informate e molto vicine all’azienda, starebbe sviluppando il suo primo Chromebook con tecnologia touch screen, una notizia questa che qualora fondata andrebbe a confermare un effetivo ulteriore adeguamento di big G a quelle che sono le tendenze del momento nel sempre più variegato e competitivo panorama dell’IT.

Google Glass contest utenti USA

Google Glass, un contest permette di ottenerli in esclusiva a 1500 dollari

Google Glass contest utenti USA

I Google Glass, gli occhiali per la realtà aumentata nati da un concept presentato lo scorso anno, hanno compiuto, proprio nel corso delle ultime ore, un ulteriore ed importante passo avanti che sancisce il termine del loro essere destinati soltanto agli sviluppatori.

Google, infatti, ha esteso il programma a tutti gli utenti USA che, in tal modo, potranno partecipare ad un concorso per ottenere una versione di prova dei fantomatici, ma non troppo, occhiali per la realtà aumentata.

Per partecipare al contest tutto ciò che gli utenti in terra a stelle e strisce dovranno fare non sarà altro che rispondere su Google+ o su Twitter alla domanda “Cosa faresti se avessi i Google Glass?”.

La selezione, che avrà termine il 27 febbraio, pur essendo limitata non è gratuita.

Per poter testare le fattezze del dispositivo gli utenti scelti come vincitori dovranno poi sborsare una cifra pari a 1500 dollari.